Le Iene, l’ultimo video di Nadia Toffa: “Non conta quanto vivi, ma come”

Nella prima puntata delle Iene, un tributo speciale a Nadia Toffa. Un video voluto da lei, quando sapeva di dover morire, in cui si rivolge alle persone care

Pubblicato: 30 Settembre 2019 12:14

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Redazione

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Tornano Le Iene e con loro, inevitabilmente, il ricordo e la presenza di Nadia Toffa. Nella puntata che andrà in onda martedì primo ottobre, ci sarà un ricordo speciale della giornalista e conduttrice scomparsa ad agosto. Un video tributo voluto da lei, realizzato a dicembre 2018, quando già sapeva che non le sarebbe rimasto molto da vivere. Un omaggio che in realtà è una sorta di testamento spirituale, un regalo che Nadia fa a noi, al suo pubblico.

Perché venti minuti sono un pugno nello stomaco, le parole di una persona che sa di essere condannata a morte e ciononostante vuole avere accanto e ringraziare tutti quelli cui vuole più bene, perché “Non conta quanto vivi, ma come lo fai“.

Dice Nadia nel video, registrato a casa sua, alla presenza dello storico fidanzato nonché autore del programma Max Ferrigno e di Giorgio Romiti, altro autore che ha spesso lavorato con lei:

La sorpresa è che vorrei incontrare amici, vecchi, nuovi, persone care, parenti, colleghi che hanno lasciato un segno in questo mio ultimo anno tremendo, persone che contano davvero. Vorrei che tu mi aiutassi a filmare questi incontri. Lo voglio fare perché in questo ultimo anno sono cambiata tantissimo. Non è il quanto vivi, ma come vivi. Quando muore una persona, trovo stupida la domanda: quanti anni aveva? Non contano gli anni, ma se hai vissuto intensamente. Io sto facendo il possibile per ritardare la mia morte, tutte le cure possibili. Vedremo quanto tempo avrò ancora, ma non credo molto

Nadia dice nel video di voler incontrare le persone che contano perché vuole sapere da loro cosa pensano davvero di lei, vuole vivere un momento di pura verità e lasciare un bel ricordo.

Mia madre Margherita, persona meravigliosa, mi spiace più per lei che per me; Max che sarà con noi alla chemio; due mie compagne di liceo classico, Margherita e Francesca; un mio amico di Brescia, Tommaso; il mio boss Davide Parenti. Poi la mia amica Sara, la mia nonna Maria donna tutto d’un pezzo; la mia nipotina Alice (sono orgogliosa perché mi assomiglia un sacco). E Silvio Berlusconi: non l’ho mai conosciuto ma avrei tante curiosità da chiedergli. Provo molta gratitudine per lui, ha fatto partire l’elicottero per me per farmi portare subito al San Raffaele quando sono stata male a Trieste. Gli direi: “Io non l’ho mai votata, non sono la migliore conduttrice di Mediaset, perché mi vuole bene?”

Perché Nadia era questo, non riusciva nemmeno a comprendere tutto il bene che le volevano le persone che le gravitavano intorno. Che non potevano che restare affascinate dalla sua energia, dalla sua forza, dalla combattività che metteva in tutto ciò che faceva. Fino all’ultimo giorno della sua vita.