Erriquez, la dolcissima dedica di Enrico Greppi alla moglie e al figlio

Il leader dei Bandabardò, appena scomparso, aveva scritto un messaggio alla moglie Silvia e al figlio Rocco

Pubblicato: 14 Febbraio 2021 15:06

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Redazione

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Enrico Greppi, meglio noto a molti con lo pseudonimo di Erriquez, è stato uno dei pochi esponenti del folk italiano con i Bandabardò, la band di cui faceva parte.

Proprio sulla pagina Facebook del gruppo, nel giorno della morte del suo leader, è stato pubblicato un messaggio che l’artista aveva scritto, quasi congedandosi dal resto del mondo e soprattutto dai suoi affetti più cari.

“Ogni storia ha una sua vita e ogni vita ha mille storie. La mia vita è stata musica che accade, incontri di popoli, magie, racconti, mille soli splendenti e vento in faccia. Non ho rimorsi, non ho rimpianti, la mia vita è stata tutta un’avventura”, scriveva il cantante, che si è spento nella sua casa di Fiesole, dopo un anno di lotta contro un tumore.

“Finalmente, dopo tanto inutile errare, ho trovato la donna perfetta e l’ho sposata, rendendola mia per sempre, la mia compagna di vita, di viaggio e di sogni, la mia migliore amica, la mia donna, mia moglie Silvia a cui devo tanto, a cui devo tutto”, è la dedica che rivolge alla donna che gli è stato accanto. Di lei si sa davvero poco, vista la vita ormai riservata che il cantante conduceva da anni. Di certo il loro è stato un legame forte e intenso. In queste dolci parole si scorge tutto l’affetto e la cura che Silvia ha avuto nei confronti di Erriquez.

Il pensiero di Greppi va poi al figlio: “Sono padre felice di un figlio strepitoso, il migliore che si possa desiderare, con il sorriso più bello del mondo. Rocco”, scriveva ancora. Proprio con lui e con la sua fidanzata il cantante aveva trascorso il lockdown in primavera, come aveva raccontato a un giornale locale qualche mese fa.

“È stata un’occasione fantastica per godermelo, felicemente innamorato, pieno di progetti nei suoi venticinque anni. Non è facile per un ragazzo accettare di perdere un anno così, soprattutto per uno attivo e progettuale come lui. Sono stato contento di poter vivere questo periodo con lui. Se fosse stato a Londra, dove ha vissuto a lungo, distante, avrei vissuto peggio questo periodo”, spiegava.

Nel suo messaggio di congedo, infine, un messaggio proprio per i Bandabardò: “Ho goduto abbestia con i migliori compagni potessi avere, la mia Banda del cuore, la nostra creatura meravigliosa dai mille colori. In questo grande girotondo saluto e ringrazio tutti quelli che mi hanno amato e tutti quelli che ho amato, i nomi sono tanti, voi sapete chi”.