Morto Kevin Clark, batterista di “School of Rock”

Kevin Clark, uno dei bambini protagonisti di "School of Rock" è morto a 32 anni investito da un auto. Il dolore di Jack Black

Kevin Clark, uno dei bambini protagonisti del film campione di incassi School of Rock, del 2003, è morto prematuramente a Chicago, a soli 32 anni, dopo essere stato investito da un’auto mentre era in bicicletta.

Lo riporta il sito americano Tmz citando alcune fonti, secondo le quali a uccidere Clark sarebbe stata una ragazza di 20 anni. Secondo il rapporto del medico legale, Clark, soccorso mentre si trovava ancora parzialmente sotto la macchina è stato portato d’urgenza in ospedale ma è stato dichiarato morto poco dopo.

L’attore 32enne era noto per aver interpretato Freddy Jones nel film e si era riunito al cast rispettivamente nel 2013 e nel 2018.

Abbandonato il cinema per la musica, aveva appena formato una band, Jess Bess and the Intentions, che si era esibita dal vivo per la prima volta sabato scorso.

“Una notizia devastante. Kevin è morto. Troppo presto. Bella anima. Tanti beni ricordi. Ho il cuore spezzato. Invio amore alla sua famiglia e all’intera comunità di School of Rock”, ha scritto il musicista e attore Jack Black sul proprio profilo Instagram. Tantissimi i messaggi increduli dei fan del film del 2003 diretto da Richard Linklater con Black protagonista, che fu un vero e proprio successo con incassi che superarono i 130 milioni di dollari.

Oltre a Jack Black, anche gli altri componenti del film hanno espresso il loro cordoglio sui social. La collega co-star Miranda Cosgrove, che ha interpretato la precoce manager della band e factotum di classe Summer Hathaway, ha scritto: “Stordita e rattristata da questa notizia oggi. Il mondo ha perso un’anima straordinaria. Ricorderò sempre il tuo spirito e quanto sei stato gentile con me. Non dimenticherò mai tutti i ricordi. Kevin mi mancherà sempre”.

Rivkah Reyes, che interpretava la bassista Katie, ha postato: “Ho il cuore spezzato. Kev è stato il mio primo amico sul set. Ci siamo subito uniti perché eravamo ebrei di Chicago. Mi ha introdotto al Green Day ed è stato il catalizzatore della mia fase pop punk (che non è finita). Mi ha sempre sostenuta e ha sostenuto i miei sforzi. La sua famiglia veniva spesso alle mie commedie e ai miei spettacoli, e ogni volta che il tenace D era in città, andavamo insieme. A volte ci incontravamo a caso a Chicago e lui mi dava sempre i più grandi e calorosi abbracci. Ti amerò per sempre, spaz”.