Mentre si gode un soggiorno in Italia con il marito Orlando Bloom, per Katy Perry è arrivata una notizia tutt’altro che positiva. Sembra proprio che il singolo Lifetimes, che avrebbe dovuto rappresentare per lei l’ennesimo successo musicale insomma, stia portando più guai che altro. La cantante è finita, infatti, al centro di un’indagine aperta dal governo delle Isole Baleari a proposito del videoclip della canzone in questione che, secondo un comunicato ufficiale, sarebbe stato girato in un’area protetta senza le dovute autorizzazioni.
Katy Perry, l’indagine per il video di Lifetimes
Stupenda come sempre, nel videoclip si vede una Katy Perry super in forma, strizzata in un mini bikini e intenta a danzare e divertirsi sotto il caldo sole delle Baleari. A dirigerlo è stato Stillz – nome d’arte di Matias Vasquez – che ha scelto come location le affascinanti isole di Ibiza e Formentera, mete che in estate sono tra le più gettonate per gli amanti della spiaggia e della movida notturna.
La società di produzione non avrebbe tenuto conto, però, di un dettaglio mica da poco. Come riporta il Guardian, in particolare non avrebbe richiesto – e quindi ottenuto – le autorizzazioni necessarie per effettuare riprese a S’Espalmador, un’altra piccola isola delle Baleari che vanta un’area protetta con delle affascinanti dune di sabbia. Proprio quelle su cui si dimena la cantante.
Non parliamo di un’area qualunque, quindi, ma di un’importante parte del parco naturale Ses Salines de Ibiza e Formentera. L’isola è disabitata e a oggi conserva il sistema dunale meglio conservato di tutte le Baleari e dal grande valore ecologico.
Ecco perché il governo delle Isole Baleari ha rilasciato un comunicato ufficiale, nel quale dichiara l’intento di aprire un’indagine per comprendere cosa sia andato storto in tutta questa faccenda. “Di fronte alle numerose informazioni che stanno emergendo intorno alle presunte violazioni commesse (…) [il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Ambiente Naturale chiarisce che, ndr] in nessun caso la società di produzione aveva chiesto l’autorizzazione per effettuare le riprese e per questo sono state avviate le attività istruttorie“.
Il Ministero precisa anche che “in nessun caso, però, costituirebbe reato di violazione dell’ambiente, poiché, come recita il comma 2 dell’articolo 65 del Piano di Gestione delle Risorse Naturali (PORN): ‘Le riprese di reportage fotografici, cinematografici, videografici o di qualsiasi altro genere che comportano la ripresa di immagini su qualsiasi supporto e formato a fini pubblicitari o di esposizione commerciale, richiede l’espressa autorizzazione del competente Ministero dell’ambiente, fatte salve altre autorizzazioni che possono essere concesse dalle autorità e dagli organismi corrispondenti, comprese quelle relative ai diritti di proprietà”.
Il ritorno di Katy Perry tra le critiche
Mentre le Baleari cercano di capire a quanto potrebbe ammontare la sanzione per la violazione in seno al video di Lifetimes, Katy Perry non sta vivendo esattamente un momento d’oro per la sua carriera. L’album 143 con il primo singolo Women’s World avrebbe dovuto rappresentare il suo grande ritorno in pista, lei che è tra le popstar più amate degli ultimi anni e ha letteralmente segnato un’epoca con brani come I kissed the girl, Roar e Fireworks.
La critica non era stata affatto clemente con lei già con Women’s World. Brian Hiatt su Rolling Stones lo aveva definito un “catastrofico flop”, con un testo “da morte cerebrale” e un ritornello che “sembra scritto da un’intelligenza artificiale”. Laura Piton del Guardian l’ha definita “una canzone che mi ha fatto sentire più stupida ogni volta che l’ho ascoltata”.
Ma è tutto l’album ad aver lasciato perplessi critici e ascoltatori. Cat Zhang su The Cut si è chiesta “Chi è Katy Perry adesso? Una giudice di American Idol andata in pensione di recente, la moglie della star del cinema Orlando Bloom, una neomamma, la designer di una linea di scarpe stravaganti in vendita nei centri commerciali. Soprattutto, è una reliquia degli anni Dieci, una pop star sbiadita che tenta freneticamente di ritornare alla ribalta”.