Gabriella Greison, le parole oscurate da una scollatura e la solidarietà delle Rettrici

Dopo aver risposto (anche con ironia) ai commenti inappropriati sul suo look e ricevuto la solidarietà delle Rettrici, la fisica Gabriella Greison condivide il suo discorso ai neolaureati

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

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“Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”. A maggior ragione se il saggio è una saggia e se, molto semplicemente, decide di indossare un bell’abito. Gabriella Greison, fisica e divulgatrice tra le più apprezzate in Italia, è stata investita da una pioggia di commenti sul look sfoggiato in un video nel quale esprimeva tutto il suo entusiasmo prima della partenza per Taormina, dove era stata invitata dall’Università di Messina nelle vesti di madrina della cerimonia di consegna dei diplomi di laurea.

Greison ha fatto rumore, non è rimasta in silenzio ed è stato un bene. Ha risposto con ironia, poi ha condiviso il discorso pronunciato al Teatro antico, oscurato dall’inutile polemica. Infine, ha mostrato la nota della Rettrice dell’Ateneo siciliano: “Non possiamo che esprimerle solidarietà per i commenti sessisti ricevuti”.

Gabriella Greison risponde agli insulti

La risposta immediata della fisica non si è fatta attendere, dopo aver ricevuto i sopracitati commenti. “Sono partita con un vestitino verde estivo che mi metteva allegria, e la metteva anche a chi avevo intorno. E siamo nel 2025. Cioè: il mondo brucia, i ghiacciai si sciolgono, l’intelligenza artificiale ci legge nel pensiero… e a voi sconvolge una donna che parla di scienza con un bel décolleté? Ma sul serio?”.

Quello che vi ha turbato non è il vestito – ha sottolineato Gabriella Greison su Instagram -. È il fatto che una donna possa parlare di fisica quantistica senza ricordare un uomo, e quindi senza chiedere il permesso. (…) Non c’è un dress code per la dignità. E se cercate la decenza in un centimetro di stoffa, invece che nel contenuto delle parole, vi consiglio un esperimento: provate a usare il cervello e a posizionarvi nell’anno in corso, con tutte le lotte che sono state fatte da quelle prima di me”.

È bastato a far cessare i commenti incriminati? Certo che no. “E non hanno ancora sentito cosa ho detto dal palco, tra l’altro – ha aggiunto in un post successivo -. E sì, tranquillizzo tutti, l’abito della cerimonia era ancora peggio di quello che ho messo per il viaggio. (…) Nel 2025 una donna bella può parlare di fisica quantistica, emozionare una platea, e scegliere da sola cosa mettersi. Sì, anche se è scollato. Sì, anche se vi distrae. Si chiama shock culturale”.

Il discorso per i neolaureati dell’Università di Messina

Sì, l’abito della cerimonia era “peggio”. Un longdress rosso con bretelle sottili, schiena nuda e un’altra scollatura. Abito che in nessun modo potrebbe cancellare il discorso che ha preparato e pronunciato davanti a neolaureate e neolaureati, docenti, dottorande e dottorandi, famiglie.

“Io lì, su quel palco rovente (47 gradi, registrati. Non percepiti: veri!), davanti a cinquemila ragazzi emozionati, parlavo di libertà, scelte fuori rotta, fallimenti utili, stranezze da coltivare – ha scritto, condividendo un video del suo discorso -. Parlavo di voi, che state cominciando. E anche un po’ di me, che non ho mai smesso”.

“Avete tempo per perdervi, per reinventarvi, per cambiare strada a metà del viaggio e poi ricambiare di nuovo”. “E se vi chiedono: ‘Ma cosa vuoi fare da grande?’, rispondete sereni: ‘Sto ancora scrivendo la prefazione’”. “Siate onde, non muri. Siate luce, anche quando tutto intorno sembra buio. E siate voce, quando tutti stanno zitti”. E ancora: “Ogni volta che il mondo diventa troppo pesante, applica una forza ironica in direzione opposta”. Sono solo alcune delle (splendide) frasi della Greison.

Infine, una chiosa ironica: “E comunque tranquilli: nessuna particella subatomica è stata turbata dalla mia scollatura. Le equazioni stanno tutte bene”.

La solidarietà delle Rettrici

Gabriella Greison ha ricevuto il sostegno di molti, di chi segue il suo lavoro di divulgazione ma anche delle Rettrici, su tutte quella della stessa Università di Messina, Giovanna Spatari. “Quella vera, non quella immaginaria dei moralisti da tastiera. Con il suo messaggio elegante, profondo, solidale. E con lei, anche altre rettrici di università italiane mi hanno scritto. (…) Questa è la vera eleganza. Questa è la vera scollatura”, ha scritto.

“Ritengo di interpretare la volontà di chi è intervenuto alla cerimonia di Taormina, nel ringraziare la dott.ssa Gabriella Greison per lo splendido intervento che ci ha regalato. Le sue parole hanno offerto a tutti noi una visione profonda e originale di ciò che è il nostro tempo (…). Non possiamo che esprimerle solidarietà per i commenti sessisti ricevuti da chi, evidentemente, non ha strumenti per comprendere lo spessore della persona e l’importanza dei messaggi che veicola. Da chi, ancorato a una cultura desueta e antistorica, ne continua a utilizzare le modalità e i codici espressivi”, le parole della Rettrice.