Dalla Sicilia alla Toscana, fino ai cuori di moltissimi fan. È morto l’iconico DJ e vocalist Franchino – vero nome Francesco Principato -, come annunciato dai suoi cari in un post condiviso a mezzo social. “Con immensa tristezza e profondo dolore, la famiglia e gli amici più stretti comunicano la scomparsa dell’amato Franchino, che si è spento oggi, dopo alcune settimane di ricovero in ospedale”, recita il messaggio che si conclude precisando che i funerali si terranno in forma privata.
Morto DJ Franchino, aveva 71 anni
“Sei stato una persona speciale per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerti e hai illuminato le nostre vite con il tuo sorriso, la tua forza e il tuo coraggio. Fai buon viaggio Franco, resterai sempre nei nostri cuori. Vivere per vivere…”, prosegue il lungo e triste post condiviso su Instagram e sui canali social ufficiali dell’artista scomparso all’età di 71 anni dopo un ricovero in ospedale di alcune settimane.
L’iconico DJ – conosciuto anche con altri pseudonimi come DJ F.G. o Liquid Sky o Mr. Frank o Frankino – era nato in Sicilia (a Caronia per l’esattezza) ma era cresciuto in Toscana e proprio lì aveva mosso i primi passi nel mondo della musica. Al secolo Francesco Principato, aveva esordito negli anni Settanta come DJ e speaker di Disco Music, il genere da dancefloor più in voga in quel decennio ed è proprio da quel momento che Franchino comincia a imporsi nella scena musicale.
L’amore per l’elettronica, nato a Ibiza, è diventato centrale nella sua concezione di musica al punto da decidere di lavorare come vocalist al fianco dell’amico DJ Miki il Delfino, allora resident al Club 64 di Portoferrario. Sono tanti i luoghi che lo hanno consacrato re della console e che lo hanno fatto entrare a stretto contatto con volti noti nell’ambiente come Francesco Farfa, Mario Più: l’Imperiale di Tirrenia, il Tartana di Follonica, l’Insomnia di Ponsacco, il Jaiss di Empoli.
Franchino e la rivoluzione alla consolle
È “solo” rumore per ballare in pista direbbero i meno avvezzi (e ignoranti in merito), ma è tutt’altro ciò che ha fatto Franchino tra gli anni Ottanta e Novanta. Quel “rumore” ha rappresentato una vera e propria rivoluzione alla consolle. Franchino è stato il primo a utilizzare voci campionate ed effetti sonori, cantando in un modo tutto suo che lo ha reso una vera e propria icona. Non un semplice vocalist ma più un cantastorie, capace di creare un’atmosfera unica con la sua voce e l’elettronica che adoperava con estrema cura.
Sono stati anni importanti in cui Franchino ha lasciato il segno, producendo anche dei dischi che lo hanno consacrato protagonista assoluto di molte stagioni musicali dell’epoca. Ha anche fondato la sua etichetta discografica – Metempsicosi – insieme ai colleghi e amici Ricky Le Roy e Mario Più. Franchino ha lavorato, poi, nelle discoteche techno del Piemonte tornando nella sua Toscana tra il 2004 e il 2005.
Non ha mai smesso di esibirsi, acclamato da una generazione che non ha vissuto quella dei suoi esordi ma che ha ben compreso il suo valore artistico. Franchino si è esibito in tutto il mondo con il tour Metempsicosi, persino in America Latina e in Giappone, e nel 2022 ha pubblicato il suo ultimo album, C’era una volta.