Francesca Carocci, chi era l’attrice morta per infarto a 28 anni

Francesca Carocci, promettente attrice romana di 28 anni, è morta improvvisamente a marzo 2024 a causa di un infarto

Foto di Ilaria di Pasqua

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

La notizia della morte di Francesca Carocci ha scosso il mondo dello spettacolo e il cuore di chi l’ha conosciuta. Francesca Carocci, giovane attrice romana di 28 anni, è scomparsa improvvisamente a marzo 2024, lasciando un vuoto incolmabile nella vita di chi le stava vicino e in quella dei tanti che avevano apprezzato il suo talento.

Il tragico evento ha dato vita a una vicenda che sta scuotendo l’opinione pubblica e facendo riflettere sul sistema sanitario. La sua morte è infatti al centro di un’indagine per presunta malasanità, aprendo ferite profonde sia per la sua famiglia che per i suoi fan.

Francesca Carocci, chi era l’attrice morta per infarto a 28 anni

Francesca Carocci aveva iniziato la sua carriera artistica giovanissima, con un talento naturale per il teatro che l’aveva portata rapidamente a farsi notare nella scena romana. Con la sua energia e passione, aveva saputo conquistare ruoli importanti, facendosi strada tra le difficoltà che spesso incontrano i giovani attori.

Ma a marzo, quello che sembrava essere un futuro brillante è stato brutalmente interrotto. La giovane, colpita da un infarto, è stata vittima di una serie di circostanze che oggi sono al centro di una delicata indagine giudiziaria.

Francesca Carocci era una giovane donna in salute, piena di energia, sempre impegnata tra set teatrali e televisivi. Ma il 28 febbraio 2024, dopo aver avvertito un’improvvisa fitta al petto, decide di recarsi al pronto soccorso dell’Aurelia Hospital a Roma.

Un dolore che lei stessa non riusciva a spiegare, ma che avrebbe dovuto essere trattato con maggiore cautela. I medici, invece, dopo una serie di esami, tra cui un elettrocardiogramma, decidono di dimetterla con una semplice prescrizione di antidolorifici. Nulla che potesse far presagire l’imminente tragedia.

L’autopsia successiva alla sua morte ha rivelato che Francesca Carocci soffriva di una patologia cardiaca, già visibile dagli esami effettuati durante il primo ricovero.

Il tracciato dell’elettrocardiogramma e i valori della troponina, sostanza che aumenta in presenza di un problema cardiaco, erano segnali evidenti di sofferenza del cuore. Ma quei segnali non sono stati colti. Il medico legale Luigi Cipolloni, incaricato di effettuare l’autopsia, ha confermato che gli esami mostravano chiaramente un quadro di allarme, che se interpretato correttamente avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi.

 

La seconda corsa in ospedale e la tragica fine

Due giorni dopo quella prima visita in ospedale, il destino di Francesca Carocci ha preso una piega irreversibile. Il dolore al petto si ripresenta, più forte e violento di prima. Francesca si sente nuovamente male e questa volta la situazione appare immediatamente più grave.

Viene chiamata un’ambulanza e durante il tragitto verso l’Aurelia Hospital subisce un primo arresto cardiaco. I soccorritori riescono a rianimarla, ma quando arriva in ospedale, la giovane attrice subisce un secondo infarto, che le sarà fatale.

Nonostante i tentativi disperati dei medici di salvarla, Francesca Carocci muore a soli 28 anni. Una vita spezzata troppo presto, e una morte che, secondo i familiari, avrebbe potuto essere evitata.

Oggi la procura di Roma ha aperto un’indagine per omicidio colposo contro ignoti, cercando di fare luce su quello che sembra essere un caso di malasanità. Al centro delle indagini ci sono proprio quei segnali non colti durante la prima visita in pronto soccorso, e la decisione di dimettere Francesca con degli antidolorifici, invece di approfondire la diagnosi.

L’indagine e la richiesta di giustizia della famiglia

La famiglia di Francesca Carocci, sconvolta dalla tragedia, ha deciso di fare chiarezza sulla morte della loro amata figlia. Hanno presentato una denuncia per malasanità, chiedendo che venga fatta giustizia per Francesca.

La loro denuncia, basata sulla consulenza del medico legale Cipolloni, sostiene che gli esami a cui Francesca era stata sottoposta durante il primo ricovero mostravano già segni chiari di un problema cardiaco, ma che quei segni non sono stati presi in considerazione dai medici dell’Aurelia Hospital.

Secondo il legale della famiglia, l’avvocata Paola Cittadini, gli esami effettuati su Francesca durante le quattro ore di ricovero erano più che sufficienti per diagnosticare la patologia cardiaca.

Ma quei risultati, che mostravano chiaramente un livello di troponina fuori norma e un tracciato dell’elettrocardiogramma preoccupante, sono stati letti con troppa superficialità. Ora, l’inchiesta aperta dalla procura cerca di stabilire le responsabilità di quanto accaduto, e di fare luce su un caso che potrebbe essere l’ennesimo esempio di malasanità.

La morte di Francesca Carocci lascia un vuoto incolmabile nella vita di chi l’ha conosciuta e ammirata, ma solleva anche una questione cruciale sulla qualità delle cure mediche.

I suoi genitori, straziati dal dolore, hanno dichiarato: «Vogliamo solo giustizia per Francesca. Non possiamo accettare che una giovane vita venga spezzata in questo modo». Le loro parole, forti e dolorose, riflettono il senso di impotenza che spesso accompagna chi si trova di fronte a tragedie evitabili.

Francesca Carocci: una vita tra il teatro e il sogno

Francesca Carocci, attrice apprezzata nella scena teatrale romana, si è formata al Teatro dell’Opera di Roma e ha lavorato presso l’Accademia della Comunicazione e dello Spettacolo di Stefano Jurgens e la Scuola Fondamenta.

Ha partecipato a numerosi spettacoli, tra cui Le Dionisiache, La Commedia degli errori, L’Orlando furioso e Dondolo di Samuel Beckett, esibendosi in teatri prestigiosi come il Marconi e il Brancaccio.

Amava interpretare principesse Disney per i bambini, collaborando con la compagnia Road to Wonderland. Soprannominata “Alice” per il suo spirito sognatore, condivideva la sua vita sui social, riflettendo la sua connessione con la poesia e l’arte, come dimostrato dalla citazione di Fernando Pessoa presente nella sua biografia su Instagram.