Fioretta Mari, oltre 30 tentativi di abusi: “Perché non ho mai denunciato”

L'attrice, in una lunga intervista, ha ricordato le volte in cui è stata molestata nel corso della sua carriera

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Una voce che si aggiunge a quelle di altre donne del mondo dello spettacolo, Fioretta Mari fa luce sugli oltre trenta tentativi di abusi che ha subito nel corso della sua lunga carriera e spiega il perché non ha mai denunciato. Con le sue parole, come hanno fatto altre artiste, mostra un’altra faccia di quel mondo scintillante che in apparenza sembra perfetto, ma che – evidentemente – nasconde molte più insidie e pericoli di quanto possiamo immaginare.

Fioretta Mari, gli oltre trenta tentativi di abusi

Era il 2017 quando il movimento MeToo si è fatto largo sui social dando voce alle molestie e agli abusi subiti dalle donne soprattutto sul posto di lavoro, tra le tante storie anche quelle di molti personaggi famosi che hanno raccontato la loro esperienza.

Come riportato da La Repubblica, mentre l’associazione Amletea che si occupa di contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo ha raccolto oltre cento denunce in un anno, anche Fioretta Mari ha voluto riportare la sua esperienza. Lo ha fatto in una lunga intervista in cui ha ripercorso alcuni, degli oltre trenta tentativi di abusi, di cui è stata vittima nel corso della sua lunga carriera.

Classe 1942, Fioretta Mari ha un lungo e ricco curriculum nel mondo della recitazione, insegna nella scuola di Simona Izzo e al Lee Strasberg Institute di New York e ha fatto la docente ad Amici di Maria De Filippi. E proprio per Maria De Filippi, e per molti colleghi del mondo dello spettacolo come Pippo Baudo o Nino Manfredi, ha speso bellissime parole nel corso dell’intervista.

A La Republica ha raccontato delle molestie subite: “Oltre trenta volte – ha risposto alla domanda “è mai stata molestata?” -: hanno tentato di portarmi a letto nei modi più spaventosi. A volte tutto fila liscio e poi all’improvviso ti saltano addosso e ti trovi ad augurarti di invecchiare perché ti lascino in pace”.

L’attrice ha ricordato alcune di queste situazioni terribili: “Ricordo con orrore quando il marito di un’amica mi ha assalita nella loro villa in Sicilia. Stavamo per fare il bagno quando mi chiese se volevo vedere una foto, dentro casa. Gli dissi di sì: mi ha aggredita con la mia amica che nuotava a pochi metri. Gli ho chiesto se non si vergognasse”.

Oppure la paura quando un noto regista l’ha chiusa con lui in bagno durante un evento: “Non avevo via d’uscita e non potevo urlare perché oltre la parete c’erano bambini – ha raccontato -. Se lo avessi pregato di non toccarmi sarebbe diventato ancora più cattivo, perché è così che ragionano i predatori. Allora gli ho detto una cosa violentissima e si è spaventato. L’indomani mi ha estromessa dalla fiction con una scusa surreale. Avevo il contratto per 11 episodi e ne feci uno. Ma mi pagarono per intero”.

Eventi durissimi, che le sono anche costati delle parti come lei stessa ha raccontato, ricordando come i suoi no e i rifiuti abbiano influito su alcuni progetti di lavoro.

Fioretta Mari, perché non ha denunciato e cosa consiglia ai giovani

Mettersi nei panni degli altri non è facile, tanto più in quelli di una donna che ha dovuto farsi valere nel suo lavoro, ha dovuto proteggersi. Fioretta Mari a La Repubblica ha voluto spiegare perché non ha denunciato gli oltre trenta tentativi di abusi subiti: “Non ero la guerriera che sono oggi – ha detto -, avrebbe significato non lavorare più e minacciare la carriera di mio zio, che era amico di tutti loro. Senza denunce mi hanno comunque tolto moltissime parti, alcune cucite su di me”.

E l’attrice ha anche voluto dare un consiglio alle nuove leve, a tutti coloro che sognano una carriera nel mondo dello spettacolo: “Prego le giovani di non restare mai da sole con questi uomini e di andare ai provini sempre con amiche o amici”.

Una lunga intervista a cuore aperto, in cui non ha voluto fare nomi, ma che ha avuto il potere di accendere ancora una volta i riflettori sugli abusi e le violenze che subiscono le donne sul posto di lavoro e non solo.