La notte tra il 12 e il 13 marzo si sono tenuti all’Olympia di Parigi i premi César, gli Oscar del cinema francesce. Un’edizione, quella 2021, che i transalpini non dimenticheranno facilmente e non perché sono i primi a tenersi in epoca di Covid o per la bellezza dei film premiati, ma per il fuoriprogramma offerto da Corinne Masiero.
L’attrice, 57, si è infatti denudata in diretta mostrandosi così com’è di fronte alle telecamere. Il motivo? Attirare l’attenzione sul problema che – anche in Francia – il mondo della cultura sta affrontando a causa della pandemia.
Masiero, che era stata invitata a partecipare ai César per consegnare il premio per i migliori costumi, è salita sul palco travestita da asino, con tanto di testa e lunghe orecchie (e fin lì poteva sembrare una trovata a tema con il premio). Che però ci fosse sotto qualcosa è apparso evidente quando ha iniziato a spogliarsi, lasciando cadere il copricapo e mostrando un ulteriore abito imbrattato di vernice rossa, prima di far scivolare anche quello per rimanere completamente nuda.
Solo a quel punto è apparso chiaro il motivo del gesto, quando sul petto scoperto ha mostrato la scritta “No culture, no future”. Un messaggio chiaro: senza cultura non c’è futuro. Un appello che, malgrado i modi, ha voluto sollevare una questione che anche in Italia è diventata argomento di dibattito: una società senza arte, cinema, teatro, incontri è una società che non offre bellezza, occasioni di scambio e confronto e dunque è una società destinata a morire.
“Rend nous l’art, Jean” è un’altra delle scritte riportata sul corpo dell’attrice, questa volta sulle spalle, mostrata a favore di camera per rendere ancora più chiaro il suo grido d’allarme. Un invito al ministro Jean Castex a trovare un modo per ridare vita alla cultura, mettendo fine alle chiusure prolungate che hanno messo in ginocchio interi settori.
La protesta di Corinne Masiero non è un avvenimento isolato. Certo, lo è nei modi assolutamente plateali, ma fa parte di un sentimento attivo già da mesi. A dicembre 2020 centinaia di attori, registi, musicisti, tecnici e critici avevano protestato a Parigi e in altre città della Francia contro la decisione del Governo di chiudere i luoghi dedicati alla cultura. Una scelta considerata inevitabile dall’esecutivo, a dispetto delle rimostranze degli addetti ai lavori che chiedevano di trovare delle alternative per poter andare avanti in sicurezza.
Inutile dire che il gesto di Masiero sia stato il più commentato della serata, avendo catalizzato l’attenzione (pur essendo stato comunque molto criticato). Per la cronaca: a vincere come miglior film è stata la commedia Adieu les cons di Albert Dupontel.