Chiara Caselli è un talento poliedrico. Attrice, regista e fotografa, ha alle spalle una carriera lunghissima fatta di grandi successi e di momenti bui, che ha saputo superare con tutta la tenacia di cui è capace. Oggi, all’età di 56 anni è nata a Bologna il 22 dicembre 1967), continua a essere una figura importantissima per il nostro spettacolo, divisa tra cinema, teatro e fotografia. Il suo percorso artistico è ricco di esperienze diversificate, che dimostrano la sua capacità di esplorare diverse forme di espressione creativa.
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La carriera al cinema e in teatro
Negli anni ’90, Chiara Caselli è diventata famosa per le sue interpretazioni in vari film di rilievo, tra cui Il cielo è sempre più blu (1996), Nel nome del padre (1992) e Le amiche del cuore (1992). Uno dei ruoli che l’ha resa celebre a livello internazionale è stato nel film Al di là delle nuvole (1995), diretto da Michelangelo Antonioni e Wim Wenders, dove ha recitato accanto a star come John Malkovich e Sophie Marceau. Ha recitato inoltre in OcchioPinocchio con Francesco Nuti, definendolo come un’esperienza devastante.
Negli anni, ha lavorato con registi italiani e internazionali di grande calibro, e il suo talento è stato riconosciuto con numerosi premi, come il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista e altri riconoscimenti che l’hanno trasformata in una delle figure più apprezzate degli anni recenti. Caselli si è però progressivamente allontanata dai grandi schermi, concentrandosi su progetti più personali e meno commerciali.
A teatro, Caselli ha continuato a esibirsi in produzioni di alto livello, collaborando con registi noti e partecipando a spettacoli che hanno evidenziato la sua sensibilità artistica e la sua versatilità come interprete. Il teatro, infatti, le ha permesso di esplorare più a fondo la dimensione intima della recitazione, spesso lontana dai riflettori del grande pubblico.
Chiara Caselli regista e fotografa
Oltre alla recitazione, Chiara Caselli ha intrapreso con successo anche la carriera di regista e fotografa. Ha diretto diversi cortometraggi, tra cui L’Isola che però non è andato in porto, cercando di portare alla luce storie personali e intense. Questi progetti spesso riflettono il suo interesse per tematiche esistenziali, psicologiche e umane. La sua transizione dietro la macchina da presa dimostra una profonda comprensione del linguaggio cinematografico e un interesse per la narrazione visiva, che ha perfezionato nel corso degli anni.
La fotografia è un’altra delle sue grandi passioni. Caselli ha sviluppato una carriera solida come fotografa, esponendo il suo lavoro in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Le sue immagini, prevalentemente in bianco e nero, sono apprezzate per la loro sensibilità e per la capacità di cogliere l’essenza dell’animo umano. Il suo approccio alla fotografia è intimo e riflessivo, cercando di catturare momenti fugaci e di esplorare il rapporto tra l’essere umano e il suo ambiente.
Ha inoltre dichiarato in più occasioni che la fotografia è un mezzo per lei naturale, che le permette di esprimere la sua visione del mondo in modo diverso rispetto alla recitazione o alla regia. Attraverso la fotografia, riesce a rappresentare le sue riflessioni personali su temi come il tempo, la memoria e l’identità.
Del suo essere fotografa, ha raccontato: “Non sono più in fuga, e vorrei lasciare il mistero su questo tema, che mi entra dentro, dell’immagine cristallizzata in contrasto con le mie corse. Penso di essere una strana fotografa. Ricordo quando, in una scatola di cartone, trovai il velo da sposa di mia madre, poco dopo che morì nel 2016. E lo ritrassi. Per mesi, se dovevo partire, lo portavo con me. Poi una notte in campagna l’ho appeso a un albero di ciliegio in fiore e l’ho fatto volare, l’ho fatta volare. Ho fatto volare mia madre
La vita privata
Nonostante sia una figura pubblica, Chiara Caselli ha sempre mantenuto un forte senso di riservatezza riguardo la sua vita personale. Ha raramente parlato dei dettagli della sua vita privata nei media, preferendo concentrarsi sulle sue attività professionali e artistiche. Sappiamo che ha un figlio adulto che studia psicologia e che lui ha una ragazza con la quale ha stabilito un ottimo rapporto.
“Sto bene, da qualche anno sono “mediosola”, cioè non single al 100 per cento, ho un figlio che amo, studia psicologia, ha una fidanzata fantastica, l’ho cresciuto da sola che aveva 3 anni, un impegno duro anche fisicamente. Ho avuto per tanti anni un compagno, Jacopo Quadri, che non era giusto come secondo padre”, ha raccontato a Corriere della Sera.
Cosa fa oggi
L’impegno di Chiara Caselli continua nel mondo del cinema, con due film in uscita tra il 2024 e il 2025: “Due, quello di Elisabetta Sgarbi, L’isola degli idealisti, alla Festa del cinema, ed è curioso che abbia interpretato lei nel film sui suoi genitori realizzato da Pupi Avati, con cui ho appena girato un terzo film, L’orto americano. Pupi è unico”.
Dei suoi ruoli con Pupi Avati, ha raccontato: “Interpreto una vedova allegra nel Dopoguerra, la didascalia di una scena dice: sale le scale muovendo il sedere come una che la dà facilmente. Solo che tutto questo non c’è, lui pensava all’ambiguità di quella donna. E nel Signor diavolo, dove sono una donna aristocratica con un’ombra cattiva e piena di dolore, avevo un monologo di sei minuti. Mi disse: Caselli (chiama sempre per cognome), come siamo messi con la memoria? Motore. Buona la prima. Passiamo alla prossima scena”.