Che fine ha fatto Gaia Tortora?

L'informazione prima di tutto: ecco di cosa si occupa oggi Gaia Tortora, figlia di uno dei più grandi conduttori televisivi italiani, Enzo Tortora

Foto di Valentina Vanzini

Valentina Vanzini

Content Editor e Lifestyle Specialist

Cacciatrice di storie, esperta di lifestyle e curiosa per natura. Scrivo con e per le donne. Autrice del bestseller Mia suocera è un mostro.

Si potrebbe dire che buon sangue non mente: Gaia Tortora, figlia del celebre Enzo Tortora, è tutt’oggi una giornalista e conduttrice televisiva esattamente come suo padre. Il suo desiderio di conoscere e indagare la realtà inizia ad accendersi quando era bambina, ma divampa quando il suo papà viene ingiustamente arrestato con l’imputazione di diversi capi d’accusa gravissimi.

La voglia di far sentire non solo la sua voce, ma in generale le voci di coloro che si trovano a percorrere lo stesso cammino, ha portato la Tortora a impegnarsi sempre di più e a non fermarsi davanti a nulla, diventando una delle giornaliste più ferrate, complete e intelligenti del panorama italiano.

Gaia Tortora, l’infanzia e l’arresto di Enzo

Gaia Tortora nasce il 24 aprile 1969 da mamma Miranda Fantacci e dal celebre papà Enzo Tortora. Mentre la mamma era molto riservata e si teneva a debita distanza dalle luci della ribalta, Enzo Tortora stava vivendo un momento luminoso della sua carriera: in tv conduceva La Domenica Sportiva e Bada come parli! mentre alla radio il quiz Il gambero. Frattanto, faceva anche il giornalista per La Nazione e de Il Resto del Carlino, venendo ampiamente apprezzato sotto tutti i punti di vista.

Al netto di tutto questo, Enzo restava un padre meraviglioso per Gaia e per la sorella minore Silvia, che hanno entrambe passato un’infanzia spensierata. Il contrario, purtroppo, dell’adolescenza: quando Gaia aveva 14 anni, infatti, il suo papà è stato arrestato dai Carabinieri, con l’accusa di traffico di stupefacenti e associazione di stampo camorristico. Come più volte la Tortora ha ribadito, in quel mondo le è caduto il mondo addosso: non voleva più uscire dalla sua stanza, non voleva più parlare. Finché non ha realizzato che era il momento di reagire.

Una vita dedicata al giornalismo

Sempre più convinta (a ragione) che il padre fosse vittima di un clamoroso caso di malagiustizia, Gaia ha analizzato la complicità dei media. Enzo Tortora è stato a tutti gli effetti vittima di una condanna che precedeva quella della giustizia, perché ogni quotidiano, ogni titolone e ogni trafiletto che lo additavano come colpevole lo stavano lentamente divorando e consegnando al pubblico come ciò che non era. Gaia decide quindi di entrare nel mondo del giornalismo, per cercare di fare l’opposto: del buon giornalismo, sempre e comunque.

Inizia così la sua carriera giornalistica nella redazione di Teleroma 56, storica emittente locale della Capitale in cui ha, per molti anni, condotto il telegiornale. In seguito, sempre a Teleroma 56 conduce il programma giornalistico-politico Chiedi al Sindaco. Dopo qualche anno, si sposta su altri canali: Telemontecarlo, Cinquestelle e Telepiù. Frattanto, collabora anche con l’agenzia stampa AdnKronos

La grande notorietà arriva con LA 7, dove conduce nel 2005 il programma di informazione mattutina Omnibus insieme ad Andrea Pancani, per poi approdare cinque anni dopo all’edizione serale del TG LA7, dove sostituisce Enrico Mentana il sabato ed i giorni festivi. Nel 2015 torna a condurre Omnibus, la trasmissione mattutina di LA7 che da il via alla giornata informativa.

Il libro e i rumors sull’arrivo in Rai

Gaia, naturalmente, non ha mai superato l’arresto del papà, Come ha raccontato proprio quest’anno a Oggi è un altro giorno: «Non l’ho mai superata, convivo col dolore – ha detto ai microfoni di Serena Bortone – è cambiata la nostra vita, eravamo in battaglia, tutti con l’elmetto come soldati. Non ci potevamo permettere nessun tipo di crollo, eravamo tutti impegnati a proteggerci l’uno con l’altro».

Sempre quest’anno, per condividere ancora di più l’accaduto, la Tortora ha scritto un libro Testa alta, e avanti. In cerca di giustizia, storia della mia famiglia in cui non solo racconta per filo e per segno quei giorni, quei mesi devastanti, ma spiega che «condividere il mio intimo dolore diventa un modo per combattere contro l’ingiustizia, per impedire che tutto ciò si possa ripetere. E andare avanti, come mi diceva mio padre, a testa alta».

Di recente, sembra che Gaia possa trovare un posto in Rai: diversi rumors danno per certo che sarà lei a sostituire Bianca Berlinguer, che ha lasciato la Rai dopo 30 anni.