Anna Foglietta vittima di sessismo: “Come ho potuto permetterlo?”

Anna Foglietta, nel corso di un'intervista, ha ammesso di essere stata vittima di sessismo: il suo sostegno a tutte le donne vittime di violenza

Foto di Serena De Filippi

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

No, non è per niente facile parlare di determinati argomenti. Non è facile aprirsi, tornare indietro nel tempo, rivivere gli episodi che ci hanno segnato. Inevitabilmente. Quando poi si discute di sessismo, è un tema talmente vasto che il rischio di risultare banali, scontati, irrispettosi è sempre dietro l’angolo. Così, Anna Foglietta, attrice di indiscutibile talento, ha voluto parlarne apertamente, raccontando di essere stata vittima di sessismo.

Anna Foglietta vittima di sessismo

Per Anna Foglietta, è importante parlare di parità di genere, di violenza sulle donne, di argomenti spinosi, che richiedono riflessioni ampie, accurate e soprattutto attente. Contrariamente a tante altre donne, infatti, l’attrice può dire “per fortuna”, perché, nonostante sia stata vittima di sessismo sul lavoro, non ha avuto esperienze che le hanno lasciato segni indelebili. Ne ha parlato durante un’intervista al Settimanale F, spiegando quanto sia importante parlare con i propri figli di tematiche non facili, ma necessarie, per educare esseri umani migliori.

“Nel lavoro ho subito il sessismo, quel godimento nel mettermi a disagio, e, risoluta come sono, mi ha fatto male la mia incapacità di reagire: ero ferita, vulnerabile. Come ho potuto permetterlo? Eppure gliel’ho permesso”. Una dinamica che non sempre si comprende sul momento, perché chi abusa, purtroppo, sa come mascherarsi, e le dinamiche ci pongono in situazioni così estreme che, talvolta, facciamo fatica ad ammetterle nel momento in cui ci succedono. Ed è anche il motivo per cui parlarne è un imperativo: per dare la possibilità a tutte le donne di riconoscere situazioni estreme.

Più conosci le forme di violenza che puoi incontrare – anche le più subdole – meglio ti puoi proteggere. La reazione degli uomini? ‘Non si può dire più niente, non si può fare più niente, Alberto Sordi dava pacche sul sedere alle attrici e tutti ridevamo’. Vero, ma oggi non ridiamo più. A quei tempi si poteva fare, oggi no, e per fortuna”.

Anna Foglietta, il sostegno a tutte le donne vittime di violenza

Sposata con il consulente finanziario Paolo Sopranzetti, la Foglietta è mamma di tre figli: Lorenzo, Nora e Giulio. L’attrice si è sempre battuta per la tematica: ha sempre sostenuto in prima persona tutte le donne vittima di violenza sessuale. Lo ha fatto anche in occasione della Fondazione Italiana per il Contrasto alla Violenza sulle Donne, Una Nessuna Centomila, nata da Fiorella Mannoia, Giulia Minoli, Celeste Costantino e Lella Palladino. Grande sostenitrice della Fondazione, la Foglietta non ha mai voluto definirsi una “ambassador o testimonial”.

L’educazione – lo sappiamo bene – svolge un ruolo importante nel contrastare qualsiasi forma di violenza, pregiudizio, di orrore. Ed è per questo che la Foglietta ha spiegato come sta affrontando temi delicati come la violenza, costruendo un dialogo con i figli Lorenzo, Nora e Giulio. “Ai figli maschi bisogna dare l’esempio, e glielo devono dare i padri. (…) Stiamo iniziando a parlare di molestie: non è mai troppo presto. Diciamo loro che, ogni volta che si sentono in una situazione di disagio, devono venire a parlare con noi, perché li possiamo aiutare. Ma la costruzione di un dialogo figli-genitori è un processo lungo e quotidiano, e noi siamo privilegiati“.