A vederli insieme, complici e affettuosi come una coppia di amici di lunga data, Angelina Jolie e Alessandro Baricco sono stati senza dubbio la coppia più attesa, bella e fotografata del Torino Film Festival.
Arrivano per presentare il film diretto e prodotto da Angelina, Without Blood, tratto dal romanzo di Baricco Senza sangue e raccontano come è nato il loro incontro e la loro alchimia.
Due anime ferite – lei dalla vita, lui dalla malattia – e introverse, spesso giudicati antipatici ai più: non è un mistero il carattere schivo e “selvatico” dello scrittore e l’ostilità di Angelina ad Hollywood, dove la sua ritrosia e il non essere un animale da party l’hanno etichettata come snob e resa invisa al “gotha” dello showbiz, che si sono ritrovate e innamorate, nel senso più spirituale del termine.
Dice Alessandro Baricco in conferenza stampa: “Angelina mi ha scritto una mail, era come se l’avessi ricevuta da Jessica Rabbit o da Topolino, non credevo che lei esistesse realmente: invece era proprio lei. È stato il testo più bello che ho letto come comprensione, dolcezza, intelligenza; la conservo come una delle lettere più belle ricevute in vita mia”. Un complimento davvero unico e non scontato, detto da lui.
“Angelina mi ha invitato a Los Angeles a casa sua, non abita in una casa ma nella casa più alta di tutte, che era appartenuta a Cecil B. De Mille, l’uomo che ha inventato Hollywood. Lei ha reso tutto facile. Si è messa a cucinare un piatto di spaghetti”. Sorride Angelina, e illumina la stanza, perché potrà pure mettersi a cucinare gli spaghetti, ma resta talmente bella da sembrare finta, disegnata, anche a 49 anni compiuto, 50 il prossimo anno.
“Un’americana che cucina gli spaghetti a un italiano, vi rendete conto? “- dice l’attrice – “Ho avuto un atteggiamento di grande umiltà, ho cercato di ascoltare le pagine scritte e di entrare nella mente di Alessandro, sulle questioni del libro e sulla loro complessità. Qui non si trovano buoni o cattivi”.
Il film, dicono i due, è una “Storia violenta senza buoni o cattivi. È uno studio sull’umanità”. Continua Angelina: “Sono una ammiratrice da tanto di Alessandro, scrive quasi come un regista, con tale chiarezza, e in un linguaggio cinematografico. Ma ho cercato di restare il più fedele possibile alla scrittura originale. È uno studio sull’umanità di ciascuno di noi”. Aggiunge Baricco: “È una storia in cui è impossibile identificare personaggi positivi e negativi. Tutti hanno colpa e nessuno le ha”.
Nell’attesa di vedere il film, ci gustiamo le immagini di loro due insieme, pubblicate da ieri ovunque e non possiamo non pensare che due anime così belle, insieme, si vedono di rado. Ed è un regalo.