Chi l’ha visto? di cosa si è parlato ieri sera: il caso della donna accoltellata a Milano

A "Chi l’ha visto?", Federica Sciarelli riaccende l’attenzione sul caso dell’accoltellamento a Milano e sulle scomparse di Matteo Vendramin e Alessandro Venturelli

Foto di Paola Landriani

Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

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Mercoledì 5 novembre Federica Sciarelli è tornata in onda con una nuova puntata di Chi l’ha visto?, uno degli appuntamenti più seguiti dal pubblico di Rai 3.


Come ogni settimana, la trasmissione ha riportato l’attenzione su storie ancora sospese: sparizioni improvvise, identità da chiarire, piste riaperte dopo anni e domande che non hanno ancora una risposta definitiva. Tra i casi al centro della puntata, anche quello della donna accoltellata a Milano, un episodio recente che potrebbe intrecciarsi con vicende risalenti a oltre dieci anni fa.

Il caso della donna accoltellata a Milano

Federica Sciarelli apre la puntata di mercoledì 5 novembre con il caso della donna aggredita con un coltello in piazza Gae Aulenti, a Milano. L’episodio è avvenuto pochi giorni fa: la vittima è stata soccorsa in tempo, ora si trova in ospedale e non è in pericolo di vita.

I carabinieri hanno diffuso l’immagine dell’aggressore e, grazie a quella foto, una donna lo ha riconosciuto: si tratta di suo fratello, Vincenzo Lanni, già noto alle forze dell’ordine. Nel 2015, infatti, Lanni era stato arrestato per aver accoltellato due persone che non conosceva, in provincia di Bergamo.

In studio, la conduttrice si è chiesta se possano esistere altri episodi irrisolti collegabili allo stesso uomo, riportando l’attenzione su un delitto del 2009: quello di Pasqualina Labarbuta, mai risolto. Durante la diretta è stato mostrato l’identikit dell’epoca, affiancato a una foto di Lanni del 2015, mettendo in evidenza una possibile somiglianza.

Secondo quanto emerso dalle parole dell’avvocata che lo aveva assistito nel 2015, l’uomo raccontava di trovarsi in un momento di forte crisi personale: licenziato, isolato, segnato da sentimenti di fallimento e pensieri distruttivi. “Mi sentivo davanti a un bivio: uccidermi o uccidere“, avrebbe dichiarato. “Ma ero troppo vigliacco per togliermi la vita”.

Dopo il periodo in carcere, Lanni era stato inserito in una comunità, dalla quale è stato allontanato poco prima dell’aggressione avvenuta a Milano.

La scomparsa di Matteo Vendramin

L’attenzione si sposta poi su Matteo Vendramin, un ragazzo di 31 anni che vive a Conegliano. Il giorno in cui scompare sembra essere un giorno qualunque. Esce di casa con l’auto, il pranzo e la borsa da lavoro. Avverte i colleghi che farà un po’ di ritardo: deve sottoporsi a un’ecografia. Ma a lavoro non arriverà mai.

La sua auto viene ritrovata in un parcheggio di una piccola frazione non distante da Conegliano, con dentro il cellulare e le sue cose personali, come se avesse lasciato tutto con l’idea di tornare. Le telecamere della zona lo riprendono mentre si allontana a piedi: prima appare incerto, poi più sicuro, come se stesse andando verso un luogo o un incontro già previsto.

Dai tabulati emerge che Matteo era stato in quella stessa zona più volte nelle settimane precedenti, un dettaglio che ha sorpreso la famiglia e gli amici: nessuno sapeva che frequentasse quel posto o che avesse appuntamenti lì.

A parlare in un servizio per Chi l’ha visto? è sua sorella Elena: “Non ha mai dato segnali di voler sparire volontariamente. Ci siamo sentiti il giorno prima, mi aveva detto di essere un po’ preoccupato per un dolore addominale“. A confermare questo malessere anche alcuni colleghi, che raccontano di un disturbo fisico che Matteo stava cercando di capire, motivo per cui avrebbe prenotato l’ecografia.

Mamma Roberta continua a cercare Alessandro Venturelli

Alessandro Venturelli è scomparso il 5 dicembre 2020 da Sassuolo e, da allora, la sua famiglia non ha mai smesso di cercarlo. Nelle ultime settimane, però, qualcosa si è mosso: alcune segnalazioni lo collocherebbero a Torino, dove diversi cittadini hanno detto di aver visto un giovane che gli somiglia.

La mamma, Roberta, ha pubblicato nuovamente le foto del figlio nella speranza che qualcuno possa riconoscerlo. Insieme a un’inviata della trasmissione, è andata di persona nel capoluogo piemontese, raccogliendo testimonianze e verificando segnalazioni. “Cerco di rimanere cauta, ma la speranza c’è”, ha detto davanti alle telecamere.

Tra le testimonianze, anche quella di una signora che sostiene di aver incontrato un ragazzo che vive per strada da anni e che si fa chiamare Alessandro. Un dettaglio che ha riacceso l’attenzione sul caso.

Nel suo appello, Roberta si rivolge direttamente al figlio: “Non siamo arrabbiati io e papà. Siamo pronti a rispettare le tue scelte, ma abbiamo bisogno di sapere che ci sei, che stai bene. E vogliamo offrirti il nostro aiuto”.

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