Achille Lauro, Gemitaiz e Salmo, testo e significato di Banda Kawasaki

Achille Lauro apre una nuova era artistica con "Banda Kawasaki", il nuovo singolo con Gemitaiz e Salmo

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Grande ritorno per Achille Lauro, che dopo aver annunciato la sua presenza a X Factor nel ruolo di giudice pubblica Banda Kawasaki, un singolo in collaborazione con Salmo e Gemitaiz che potrebbe aprire una nuova era per il cantante. Scopriamo testo e significato.

Achille Lauro, significato di “Banda Kawasaki”

Disponibile a partire da venerdì 28 giugno, Banda Kavasaki è il nuovo singolo di Achille Lauro. Un brano in collaborazione con Salmo e Gemitaiz, due grandissimi del panorama musicale italiano. Solita voce inconfondibile, ma un mood decisamente più urban e delle bande forti, lapidarie.

Un ragionamento critico della vita urbana contemporanea e delle sue contraddizioni. Il ritornello ha un ritmo molto scandito e, quasi come una filastrocca, ha la capacità di insediarsi immediatamente nella testa.

Parlando del brano, Achille Lauro ha spiegato che nasce dalla sua permanenza negli Stati Uniti: un periodo che lo ha aiutato a ragionare sul proseguo della sua carriera e a lavorare sulla volontà di iniziare una nuova era.

In un’intervista a La Repubblica ha infatti raccontato: “Negli ultimi tempi sono stato molto negli Stati Uniti, Los Angeles, New York e altri posti. Lì ho sviluppato una visione futurista, un po’ Jim Morrison che si schianta contro Travis Scott. Per la prima volta collaboro con Salmo e Gemitaiz, lo spirito che mi anima è simile a quello degli esordi, l’America mi ha aiutato a capire come sono diventato quello di oggi. Il fatto è che nessuno riesce a ingabbiarmi, voglio sabotare la mia carriera.”

 

Insieme al singolo, un video che il cantante racconta come “La sfilata dei ragazzi della comunità Kayros.” Banda Kawasaki pare essere solo l’inizio di una svolta più ampia che il prossimo giudice di X Factor non ha alcuna volontà di fermare: “Ho tanto da dire, tante cose che non ho mai detto. È solo l’inizio di una rivolta. La moda nasce dalla strada”.

Il testo di “Banda Kawasaki”

Pe-re-pe, pe-re-pe, pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe

Sì, bella camicia, sì, buona famiglia
No-non ho una lunga lingua, gioco della bottiglia
Sì, sì, ho bella vie ma con una bella vista
Mi-mi torna il sorriso, meglio che l’analista (Vroom, vroom, alè)
Ho latte derivati (Derivati)
Sì, è l’ultima foto prima di essere arrestati (Arrestati)
Prima-prima erano scimmie, sì, da Guinness dei primati
Pollice opponibile, impronte digitali (Ohi-ohi-alè)

È il gatto e la volpe
Foto segnaletica, non è una fashion blogger
Ho una casa vacanze, non una casa degli specchi
Il sordo non dorme, chi dorme non piglia pesci, yeah, yeah, yeah

Ohi-ohi-alè-lè-lè, alè-lè-lè
Ohi, alè-lè-lè, alè-lè-lè
Ohi-ohi-alè-lè-lè, alè-lè-lè
Ohi, alè-lè-lè, alè-lè

Per le strade, pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Kawasaki fanno pe-re-pe, pe-re-pe
Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Per le strade, pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Kawasaki fanno pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe (Ahahah, brr)

Sai che c’è? Chi se ne fre’

La mia tipa c’ha due pere che, pe-re-pe
Tutto fatto come Andrea Diprè che fa karate
Mentre sta volando il cash dalla Chevrolet
Arrivo al club per le tre (Uh, ah)
Ti metto in fila senza figa né crediti
Ti hanno cresciuto con i “credici, credici”
Pia-piacere, questa mano non la meriti
Coglione subumano col mito 2016 (Ah)
Social manager (Ah), mental coach (Yeah)
Mossa a Kansas City e ti fottono lo Swatch
[Papa don’t preach?], fa cagare Papa Roach (Ah)
Libera espressione con in bocco lo scotch (Ah)
Fatti una doccia fredda, digiuno a intermittenza
Preferisco senza e godermi la demenza
Sono partito e torno al punto di partenza (Ah)
A questo giro ti ho doppiato, Fabio Celenza

Per le strade, pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Kawasaki fanno pe-re-pe, pe-re-pe
Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Per le strade, pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Kawasaki fanno pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe

Faccio i numeri come Maison Margiela
Dogman, sembra un film di Besson la sera
Poi ci arrestano come a Nelson Mandela
Le gazzelle che fanno paura a una pantera
Sì, un branco come gli animali, uh (Uoh)
Con l’attitudine di paninari, uh (Ih)
Il flow è grosso, prende staminali, uoh (Ehi)
I nostri amici sono casi umani, sì (Ah)
Però vestiti bene come al matrimonio (Ah-ah)
Frate’, mangio questi rapper, sì, mi passi l’olio? (Mhm-mhm)
Il mio amico ha gli occhi giappo’ ma senza il kimono
Non mi dici niente, fra’, se sai chi sono (Uh)

Sulle strade fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
Per le strada fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
Sugli spalti fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
Per la strada fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”

Per le strade, pe-re-pe, pe-re-pe
Pe-re-pe-re-pe-re-pe, pe-re-pe
Kawasaki fanno pe-re-pe, pe-re-pe
Pe-re-pe-re-pe-re-pe
Sulle strade fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
Per le strada fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
Sugli spalti fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe”
Per la strada fanno: “Pe-re-pe, pe-re-pe, pe-re-pe”

Sono El Pibe de oro
Niño della cantera
Seicento metri quadri, uh
Se fai un’altra cameriera
Ho quindici avvocati pool
Come si alza la parcella
E i maialini al forno
È una vera porce–