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Che cos’è il ciclo mestruale?
Il ciclo mestruale che accompagna la vita delle donne per circa 40 anni, rappresenta per molte un punto di rassicurazione sul fatto che tutto vada bene e che non si è in gravidanza, per molte altre solo una grande scocciatura di cui si farebbe volentieri a meno. Al di là di tutto, ha tanti significati anche simbolici e culturali. Le nuove generazioni hanno nella loro vita fertile più mestruazioni delle generazioni precedenti: il numero di figli, l’allattamento e il fatto che le gravidanze avvenivano in un’età inferiore rispetto ad ora faceva sì che il numero dei cicli mestruali delle donne di un tempo fossero, nell’arco di vita, molti meno di quanti non ne tocchino alle ragazze di oggi.
Il ciclo mestruale rappresenta la manifestazione visibile del lavoro ovarico; ogni mese a partire dal primo giorno del ciclo mestruale l’ovaio si attiva, rispondendo a stimoli che provengono dall’ipofisi ed a questa dall’ipotalamo, e comincia a selezionare i follicoli, cioè un gruppo di cellule organizzate intorno all’ovocita (la cellula che viene fecondata in caso di gravidanza) e che producono fino all’ovulazione prevalentemente estrogeni. Man mano che vanno avanti i giorni viene selezionato un solo follicolo, quello più efficiente che arriverà fino all’ovulazione, cioè a liberare l’ovocita.
Di pari passo alla selezione e crescita del follicolo principale si assiste anche ad una stimolazione dell’endometrio, cioè della mucosa che riveste la parte interna dell’utero. Con la stimolazione da parte degli estrogeni l’endometrio cresce. Già da poco prima che avvenga l’ovulazione quelle stesse cellule del follicolo iniziano a produrre progesterone (corpo luteo) che nei giorni successivi trasforma e compatta l’endometrio. Se l’ovocita che intanto è stato ovulato non incontra uno spermatozoo, quindi non c’è fecondazione e gravidanza, dopo qualche giorno la produzione di progesterone e di estrogeni da parte delle cellule del corpo luteo inizia a diminuire. In qualche modo viene a mancare il nutrimento all’endometrio che comincia a sfaldarsi, cioè a staccarsi dalla parete uterina; in sostanza il ciclo mestruale è rappresentato dall’endometrio che si stacca per rinnovarsi ogni mese e dal sangue che lo accompagna.
Si possono cambiare i tempi del ciclo mestruale?
Proprio per quello che abbiamo detto, il ciclo segue un ritmo dettato dal lavoro congiunto di ghiandole (ipotalamo, ipofisi, ovaio) che collaborano con altre ghiandole del nostro corpo (per esempio la tiroide) e che tengono anche conto di quello che succede dentro e intorno a noi. Cambiare questo ritmo è difficile, quindi la risposta alla domanda “si può cambiare la data del ciclo mestruale” è “qualche volta si, la maggior parte delle volte no“. Se per esempio, con l’arrivo dell’estate, il ciclo mestruale si presenta nei giorni in cui per esempio si va al mare, può essere effettivamente una bella seccatura. La stessa cosa vale se il ciclo si ipotizza si possa presentarsi per esempio in coincidenza di un evento importante. Non esiste un modo per anticipare il ciclo mestruale a meno che non si assuma una contraccezione ormonale. Chi prende la pillola, cerotto o l’anello contraccettivo, può giocare facilmente con la data del ciclo mestruale, semplicemente allungando i tempi di somministrazione in modo da posticipare il ciclo.
È bene allungare i tempi e non diminuirli per spostare la data del ciclo mestruale. Per esempio se si assume un contraccettivo con la tradizionale pausa di una settimana e proprio in quella settimana di pausa in cui verrà il ciclo siete al mare, non fate la pausa e prendete due scatole una dietro l’altra; oppure posticipate la pausa con il ritorno dalle vacanze. In questo modo il ciclo non verrà fino a quando non sospenderete l’assunzione della pillola. Stesso discorso vale per cerotto e anello contraccettivo.
Se non state assumendo un contraccettivo allora riuscire in quest’impresa è più complesso. Impossibile anticipare il ciclo spontaneo, il ciclo arriva seguendo un ritmo interno. Per quello che riguarda invece poterlo posticipare, ci si può provare prendendo un progestinico dal momento dell’ovulazione in poi, per un tempo più lungo di quanto il corpo non produca fisiologicamente. Alla sospensione del progestinico arriva la mestruazione. Bisogna considerare che questo sistema non è così sicuro nel procrastinare la mestruazione: delle volte il ciclo arriva nonostante il progestinico extra, oppure può esserci spotting (piccole perdite di sangue). Bisogna effettivamente valutare il senso di assumere un farmaco per ritardare il ciclo mestruale, parlatene con il vostro ginecologo di fiducia e fatevi consigliare.
Quindi cosa possiamo fare considerando che abbiamo poche possibilità? Organizziamoci per tempo con quello che abbiamo: imparando a gestire il ciclo mestruale anche in situazioni scomode, controllando, verificando, programmando, chiedendo un contraccettivo anche per motivi extracontraccettivi per esempio un ciclo doloroso, oppure troppo lungo o troppo abbondante.
- Imparate a scrivere ogni mese la data del ciclo mestruale (ci sono tante app che possono esservi d’aiuto in questo);
- fatevi spiegare dal vostro ginecologo come maneggiare il contraccettivo in caso vogliate spostare la data della mestruazione o saltarla;
- considerate che con il caldo i dolori mestruali e la durata eccessiva del ciclo diventano ancora più fastidiosi: parlate dell’ipotesi di assumere un contraccettivo anche se non vi serve per evitare gravidanze indesiderate;
- imparate a conoscere il vostro corpo in modo che possiate utilizzare anche in situazioni particolari la protezione mestruale interna (assorbenti interni o coppetta mestruale);
- se potete, programmate un evento durante il quale non volete essere disturbate dal ciclo mestruale, facendo riferimento al vostro calendario mestruale.
In sostanza se il ciclo è un problema, cercate aiuto per limitare questo fastidio, se è gestibile organizzate in modo da avere una qualità della vita uguale ai giorni senza ciclo mestruale.