Tumore al seno, il nostro impegno per renderlo curabile e prevenirlo

La “Breast Cancer Campaign” arriva alla trentesima edizione: gli obiettivi della ricerca per sconfiggere definitivamente il cancro al seno

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Nel 2022 è arrivata alla trentesima edizione la “Breast Cancer Campaign, la campagna globale contro il tumore al seno ideata da Evelyn H. Lauder, simboleggiata dal nastro rosa e promossa da The Estée Lauder Companies, di cui Fondazione AIRC è partner ufficiale in Italia. Madrina della campagna è Roberta Capua.

Tumore al seno, quante donne sopravvivono

 Grazie ai progressi della ricerca per la diagnosi e la cura del cancro al seno, dal 1992 a oggi nel nostro Paese la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è cresciuta dal 78 all’88%. Un progresso che si traduce in decine di migliaia di vite salvate, perché il tumore al seno colpisce ogni anno solo in Italia 55.000 donne, una su otto nell’arco della vita. Il 12% che ancora manca per salvare tutte le pazienti è dovuto alle forme più aggressive, come il carcinoma mammario metastatico, che riguarda circa 37.000 donne (fonte: Fonte: AIOM e AIRTUM. I numeri del cancro in Italia 2015 e 2021).

Perché la spilla col nastro rosa incompleto

Il simbolo scelto da AIRC per rappresentare questa sfida è un nastro rosa diverso dagli altri perché incompleto. Per essere colorato interamente richiede l’impegno di tutti: l’impegno delle donne, che devono sottoporsi agli screening e agli esami di controllo raccomandati; l’impegno dei ricercatori, al lavoro per mettere a punto nuove terapie; e l’impegno dei partner e dei sostenitori, che hanno consentito ad AIRC di destinare solo nel 2022 15 milioni di euro a 161 progetti di ricerca e borse di studio in quest’ambito.

Indossare la spilletta con il nastro rosa di AIRC, come hanno già fatto oltre 750.000 persone, significa mostrare vicinanza e sostegno alle donne e ai ricercatori impegnati contro il tumore al seno. Viene distribuita a fronte di una donazione minima di 2 euro grazie ai partner e ai Comitati Regionali di Fondazione AIRC, in migliaia di farmacie e punti di distribuzione su tutto il territorio indicati sul sito nastrorosa.

Come sostenere la ricerca

Anche testimonial e ambasciatori AIRC indossano il Nastro Rosa e si fanno promotori di un’asta corale su CharityStars in programma dal 5 di ottobre per raccogliere fondi da destinare ai progetti di ricerca sul tumore al seno.

Dalle proposte gourmet firmate dagli chef Andrea Berton, Daniel Canzian, Moreno Cedroni, Carlo Cracco, a cimeli unici autografati da Giulia Arena, Gigi Buffon, Caterina Caselli, Giorgio Chiellini, Justine Mattera e Gianmarco Tamberi. E ancora tante esperienze esclusive: uno speciale dietro le quinte con Antonella Clerici, il meet and greet in occasione del live di Gaudiano, la lezione di scherma con la medaglia olimpica Mara Navarria, la cena con saluto di Claudio Marchisio, la creazione da parte di una Style Therapist by Parfait di un file con look per occasioni speciali e una visita alla cantina veneta di Costa Arente.

Trent’anni di progressi e di sfide

Ricorda Lucia Del Mastro, ricercatrice AIRC presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e l’Università di Genova e volto della campagna Nastro Rosa AIRC di quest’anno:Sono stati 30 anni di straordinari progressi per il trattamento del tumore al seno: interventi chirurgici sempre più conservativi e rispettosi del corpo della donna, trattamenti radioterapici meno tossici e più brevi, personalizzazione dei trattamenti medici. Tutto ciò ha portato ad un considerevole incremento della percentuale di persone guaribili o curabili a lungo termine. La ricerca deve però continuare per rendere guaribili tutti i tumori della mammella”.

Con il sostegno di AIRC, Lucia Del Mastro ha affiancato al suo impegno come oncologa quello di ricercatrice, con l’obiettivo di preservare nelle donne colpite da tumore al seno la possibilità di diventare madri dopo le terapie. “Grazie a uno studio durato 12 anni, abbiamo dimostrato che il trattamento ormonale finalizzato a mettere a riposo le ovaie durante la chemioterapia non solo è efficace per preservare la fertilità, ma non interferisce con l’efficacia del trattamento anti-tumorale”.

La testimonianza di Roberta Capua

Madrina della Breast Cancer Campaign 2022 è la conduttrice televisiva e testimonial AIRC Roberta Capua ha dichiarato: “30 anni fa muovevo i miei primi passi nel mondo della tv, sono tanti i momenti belli di quel periodo. Ricordo però che sui media non si parlava mai di tumore, una parola che faceva paura.

Se oggi le cose sono cambiate credo sia merito anche di Evelyn Lauder che nel 1992 ha ideato il Nastro Rosa, un vero e proprio simbolo universale che ha contribuito a tenere alta l’attenzione sul tumore al seno. Sono orgogliosa di essere la madrina italiana della Breast Cancer Campaign che da 8 anni vede The Estée Lauder Companies Italia al fianco di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. Se oggi quasi il 90% delle donne è viva a 5 anni dalla diagnosi lo dobbiamo alla ricerca, ma questo risultato non può bastare, noi vogliamo curare tutte le donne!”.