Vertigini, cosa può provocarle e sintomi

Questa puntata di "Pillole di Salute quotidiana" ci spiega quali sono le cause delle vertigini, dalla circolazione all'ansia

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Pubblicato: 10 Febbraio 2021 17:37

Le vertigini possono essere causate da diversi fattori e solo uno specialista può fare una corretta diagnosi, sono infatti molti gli elementi che concorrono a mantenere la posizione del corpo nello spazio.

Vertigini e circolazione

Sul fronte vascolare, in chi soffre di aterosclerosi o ha comunque un deficit della microcircolazione, il danno potrebbe interessare le zone deputate alla discriminazione degli stimoli provenienti dalla periferia del corpo dislocate in diverse aree del sistema nervoso centrale.

Un piccolo danno vascolare o comunque un’insufficiente irrorazione ai neuroni specializzati in questa funzione potrebbero entrare in gioco nelle vertigini. Le cellule nervose infatti hanno un costante bisogno di nutrimento, in particolare di glucosio e ossigeno che sono trasportati dal sangue e un deficit della microcircolazione può determinare carenze localizzate e impercettibili che però potrebbero alterare il funzionamento di queste zone di controllo.

Qualcosa di simile può essere chiamato in causa nelle forme di anemia grave, perché l’emoglobina che trasporta l’ossigeno all’interno dei globuli rossi è insufficiente.

In alcuni casi, il danno non è legato direttamente alla circolazione ma piuttosto ad una carenza dei neurotrasmettitori. Le risposte di adattamento dell’organismo che normalmente si attivano in pochi millesimi di secondo quando cambiamo posizione, possono ritardare e questo può dare la sensazione di perdita dell’equilibrio.

Ansia e percezione visiva

Nel cervello possono nascere le vertigini in chi è ansioso. In questo caso però è coinvolto il sistema limbico che entra nella gestione delle emozioni. Vengono inviati segnali alla corteccia temporale che a sua volta può avere difficoltà a svolgere la funzione di controllo, quindi la testa “gira”.

A volte le vertigini possono nascere dalla percezione visiva, ad esempio quando ci si trova in cima a una montagna molto alta e guardando in basso si ha la sensazione di perdere l’equilibrio e cadere. In questo caso il problema nasce dagli occhi che non trovano i punti di riferimento cui sono abituati e sono quindi costretti a spostare la mira troppo lontano. Dall’apparato visivo il segnale errato arriva al cervello che tenta di riequilibrare il corpo senza che sia necessario.

Infine, anche se si parla spesso di labirintite quando gira la testa, ci sono le vertigini che nascono da questa parte dell’orecchio. In questo caso il problema è legato a un eccesso di endolinfa. Anche qui entra in gioco la microcircolazione.

Vista la complessità del quadro, solo il medico può dare una risposta corretta nella situazione specifica.

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“Pillole di Salute quotidiana” è la serie in podcast di DiLei TakeCare, a cura di Federico Mereta. In ogni puntata si parla di prevenzione, cure e buone abitudini.