La salute è di tutte. E la cura parte dall’ascolto

D.i.Re e Novartis Italia insieme per un obiettivo comune: rendere la salute un diritto reale, non più un privilegio per poche

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

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La violenza non lascia solo lividi sulla pelle: scava ferite invisibili, profonde, che spesso tolgono alle donne anche la forza di prendersi cura di sé. È un colpo silenzioso al diritto più universale, quello alla salute. Da oggi, però, arriva un segnale forte: nasce “La salute è di tutte”, il progetto di D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, realizzato con il supporto di Novartis Italia, che vuole restituire alle donne la possibilità di rimettere al centro il proprio benessere, fisico ed emotivo.

Il punto di partenza è un’indagine che racconta una realtà difficile ma necessaria da guardare in faccia. Su un campione di 207 donne accolte nei centri antiviolenza della rete D.i.Re, quasi la metà (48,8%) non ha mai partecipato a programmi di screening, e una su tre incontra ostacoli nell’accesso alle cure a causa della violenza subita. A questo si aggiungono le difficoltà economiche (per il 24% delle intervistate) e una sensazione diffusa di isolamento: oltre il 70% parla di solitudine, di un mondo che si allontana proprio quando servirebbe sostegno.

Eppure, dentro queste storie di fatica, si intravede anche una luce. Perché la salute, per chi ha attraversato la violenza, può diventare una forma di libertà, un modo per dire “io ci sono ancora”. È su questo che il progetto sceglie di agire: nei prossimi mesi, una selezione di centri antiviolenza della rete D.i.Re ospiterà giornate di prevenzione in ambito senologico e cardiovascolare, due aree fondamentali per la salute femminile. Saranno spazi di ascolto, di visite, di consapevolezza, in cui la cura non sarà solo un controllo medico, ma un gesto di fiducia verso se stesse.

Dietro e accanto all’iniziativa c’è la visione condivisa con Novartis Italia, da sempre impegnata a rendere la salute più accessibile e inclusiva. Per l’azienda, innovazione significa anche questo: contribuire a costruire percorsi che uniscano scienza, empatia e comunità. «Parlare di salute delle donne significa parlare di diritti e di opportunità –  spiega Chiara Gnocchi, Country Communication & Patient Engagement Head di Novartis Italia – Non si tratta solo di garantire cure, ma di creare contesti in cui ogni donna possa sentirsi accolta e sostenuta».

La presentazione del progetto "La salute è di tutte"
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La presentazione del progetto “la SALUTE è di TUTTE”

A credere nel progetto anche il mondo delle istituzioni, con il plauso dell’onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, che ribadisce quanto la salute femminile debba essere riconosciuta come un diritto fondamentale, non un lusso o un privilegio. “La salute è di tutte” diventa così molto più di uno slogan: è una promessa. La prova che dalla violenza si può uscire anche passando attraverso la cura, la prevenzione, la fiducia nel proprio corpo. E quando la ricerca, la solidarietà e l’impegno sociale si incontrano, la rinascita diventa possibile — per ogni donna, davvero.