Ecografia apparato urinario: che cos’è e a cosa serve

L'ecografia all'apparato urinario è un esame diagnostico non invasivo che utilizza onde sonore ad alta frequenza per produrre immagini dettagliate dei reni, della vescica e, nei maschi, della prostata, permettendo di identificare anomalie strutturali, calcoli, tumori o altre patologie

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Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

Pubblicato: 30 Aprile 2024 09:31

L’ecografia del sistema urinario, nota anche come ecografia renale o urologica, rappresenta un esame di imaging diagnostico non invasivo e privo di radiazioni, che sfrutta le onde sonore per produrre immagini dettagliate delle strutture urinarie. Questo esame è fondamentale per valutare le condizioni dei reni, della vescica, degli ureteri e, negli uomini, anche della prostata.

Attraverso l’ecografia si possono identificare anomalie come calcoli, cisti, masse e altre patologie che possono influenzare la funzionalità del sistema urinario. L’esame è particolarmente utile per indagare cause di sintomi quali dolore lombare, difficoltà nella minzione, presenza di sangue nelle urine o altre alterazioni della funzione urinaria. Essendo una tecnica sicura e non invasiva, l’ecografia è spesso utilizzata per valutare patologie croniche come la malattia renale polististica o gestire pazienti con patologie renali acute.

Come si fa l’ecografia all’apparato urinario completo

L’ecografia è una tecnica che si basa sull’utilizzo degli ultrasuoni, onde sonore ad alta frequenza in grado di viaggiare attraverso il corpo. Quando queste onde sonore attraversano il corpo, rimbalzano sui tessuti e sugli organi verso cui sono dirette in determinati modi. Le onde riflesse possono essere utilizzate per creare a computer delle immagini degli organi stessi. 

L’ecografia renale viene eseguita nel reparto di radiologia di un ospedale o in un centro di radiologia. Il paziente viene invitato a spogliarsi e a sdraiarsi su un lettino. La stanza, in genere, è abbastanza buia, così che le immagini possano essere viste chiaramente sullo schermo del computer. 

L’ecografista sparge prima un apposito gel chiaro e caldo sull’addome, nell’area dei reni, che aiuta a trasmettere le onde. Quindi, appoggia una sonda, il trasduttore, sul gel e la muove con movimenti circolari, su e giù, avanti e indietro. Il trasduttore emette onde sonore ad alta frequenza, che raggiungono gli organi da analizzare: questi, a loro volta mandano delle onde di rimando, che dal trasduttore vengono trasmesse a un computer. Il computer trasforma quelle onde sonore in immagini in bianco e nero, che mostrano la struttura interna degli organi dell’apparato urinario. 

La procedura, in genere, richiede meno di 20-30 minuti, ma la durata dipende dall’operatore e dai protocolli della struttura.

Cosa vede l’ecografia all’apparato urinario

Come dice il nome stesso, l’ecografia all’apparato urinario serve a visualizzare questo apparato, che è composto da reni, pelvi renale, ureteri, vescica e uretra e ha il compito di filtrare il sangue e creare l’urina come sottoprodotto di scarto. 

Occorre sapere che, dopo che l’organismo ha assunto i principi nutritivi dagli alimenti introdotti tramite la dieta, convertendoli in energia, i prodotti di scarto rimangono nell’intestino e nel sangue. Ebbene, i reni e il sistema urinario si occupano dell’eliminazione dei rifiuti liquidi, chiamati urea, oltre che di mantenere in equilibrio le sostanze chimiche, come il potassio, il sodio e l’acqua. L’urea viene prodotta quando i cibi contenenti proteine, come carne, pollame e alcune verdure, vengono scomposti nel corpo. L’urea viene trasportata nel flusso sanguigno ai reni, dove viene rimossa insieme all’acqua e ad altri rifiuti sotto forma di urina. 

Quali organi analizza l’ecografia all’apparato urinario

Ecco nel dettaglio quali sono gli organi che compongono l’apparato urinario e che vengono analizzati nel corso di un’ecografia all’apparato urinario.

  • Reni: sono una coppia di organi a forma di fagiolo situati verso la parte posteriore della cavità addominale, appena sopra la vita. Hanno il compito di filtrare il sangue, depurandolo dalle sostanze tossiche e dai prodotti di rifiuto del metabolismo (l’insieme delle reazioni che trasformano il cibo in energia) e producono l’urina. Inoltre, eliminano, proprio con l’urina, l’acqua e i sali minerali (come sodio, potassio, magnesio, calcio, fosforo) in eccesso. I reni producono, infine, due ormoni: la renina, fondamentale nel regolare la pressione arteriosa, e l’eritropoietina, che stimola il midollo osseo a produrre i globuli rossi. I reni regolano anche l’equilibrio acido-base.
  • Ureteri: sono due tubi sottili che portano l’urina dai reni alla vescica. I muscoli delle pareti dell’uretere si contraggono e si rilassano continuamente spingendo l’urina verso il basso, lontano dai reni. 
  • Pelvi renale: è la parte più alta dell’uretere, quella a diretto contatto con il rene. 
  • Vescica: è un organo cavo a forma di triangolo che si trova nell’addome inferiore. È tenuto in posizione da legamenti attaccati ad altri organi e alle ossa pelviche. Le pareti della vescica si rilassano e si espandono per immagazzinare l’urina e, quando la vescica è piena, si contraggono e si appiattiscono per svuotare l’urina attraverso l’uretra. La tipica vescica adulta sana può immagazzinare fino a due tazze di urina per due o cinque ore.
  • Uretra: è un tubo che consente all’urina di passare all’esterno del corpo, che sfocia nel meato uretrale, un piccolo forellino. Nelle donne esso è situato appena sopra l’apertura della vagina, nell’uomo l’uretra attraversa prostata e pene e il meato si trova sulla punta del glande. 

Quando la vescica è piena, il cervello segnala ai suoi muscoli di stringersi, per far fuoriuscire l’urina. Poi, il cervello segnala ai muscoli dello sfintere di rilassarsi. Quando tutti i segnali si presentano nell’ordine corretto, si verifica la normale minzione.

A cosa serve l’ecografia dell’apparato urinario

In genere, il medico prescrive questo tipo di ecografia quando sospetta che il paziente abbia problemi a carico di uno o più organi dell’apparato urinario. Questo esame può mostrare: la dimensione e la struttura dei reni e degli altri organi del tratto urinario; segni di lesioni ai reni; anomalie all’apparato urinario presenti fin dalla nascita; la presenza di blocchi o calcoli renali; complicanze di un’infezione del tratto urinario (UTI); cisti; tumori. 

L’ecografia dell’apparato urinario è utile dunque per:

  • individuare la presenza di malattie come calcoli, malformazioni, cisti, tumori;
  • controllare il drenaggio della vescica. Attraverso l’esame può essere misurata la quantità di urina che rimane nella vescica dopo la minzione (“residuo post minzionale”);
  • verificare la presenza di eventuali ostruzioni;
  • visualizzare la struttura degli organi dell’apparato urinario;
  • indagare su eventuali gonfiori o noduli a uno degli organi dell’apparato. 

Quando fare l’ecografia dell’apparato urinario

Il medico potrebbe prescrivere questo esame in presenza di uno o più dei seguenti sintomi:

  • sangue nelle urine;
  • infiammazioni e/o infezioni dell’apparato urinario;
  • problematiche legate alla minzione (come difficoltà a iniziare o mantenere la minzione; difficoltà a svuotare la vescica; incontinenza urinaria; urgenza urinaria; bruciore durante la minzione);
  • bruciori, dolori o fastidi a livello del meato uretrale e della zona genitale;
  • dolori all’addome, all’inguine e/o alla schiena;
  • massa o gonfiore addominale;
  • valori del sangue alterati; 
  • ipertensione.

Cosa aspettarsi dall’ecografia all’apparato urinario completo

L’ecografia all’apparato urinario è indolore. La persona potrebbe sentire una leggera pressione sull’addome quando il trasduttore viene spostato su di esso. È importante rimanere fermi durante la procedura in modo che le onde sonore possano raggiungere efficacemente l’area. L’ecografista potrebbe chiedere al paziente di sdraiarsi in posizioni diverse o di trattenere brevemente il respiro.

Questo test non richiede il digiuno. Se non bisogna controllare i residui post minzione, è necessario avere una vescica piena: per questo al paziente potrebbe essere chiesto di bere molti bicchieri d’acqua prima dell’esame e di non urinare. 

Solitamente, i risultati vengono consegnati al termine dell’esame (ma questo può non essere valido in tutte le strutture e in tutti i casi) e vanno discussi con il proprio medico. Se è emersa qualche anomalia, potrebbe essere necessario eseguire nuove indagini. 

Costi

L’ecografia all’apparato urinario può essere prescritta dal medico di medicina generale ed essere eseguita tramite il Sistema sanitario nazionale. In questo caso, si pagherà solo il ticket, laddove previsto, con prezzi che sono diversi da regione a regione. In alternativa, può essere eseguita privatamente, a un costo variabile a seconda della struttura scelta, ma solitamente compreso fra i 50 e i 100 euro. 

Questa ecografia non comporta rischi. Non prevede l’utilizzo di raggi X, ma di ultrasuoni, che sono innocui per la salute. 

Fonti bibliografiche: