Il 2025 delle famiglie reali: i fatti più importanti

Dai viaggi diplomatici agli anniversari, dai lutti agli scandali, il 2025 ha confermato i reali come protagonisti delle copertine dei magazine internazionali

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Gilda Faleri

Giornalista e Royal editor

Royal Watcher toscana laureata in comunicazione. Scrive principalmente di famiglie reali e ha fondato uno dei primi blog italiani a tema royals.

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Il 2025 si è rivelato un anno di passaggio più che di grandi eventi per molte monarchie del mondo. Un anno meno rumoroso rispetto al precedente, ma non per questo meno significativo. Se il 2024 aveva mostrato il volto più fragile delle case regnanti, soprattutto di quella britannica con le malattie di Re Carlo e della Principessa di Galles, il 2025 è stato all’insegna del consolidamento dei nuovi regni e di alcune scelte difficili che diversi monarchi hanno dovuto affrontare.

Regno Unito: continuità, ripresa e una frattura definitiva

Per la monarchia britannica, il 2025 è stato l’anno della continuità e della ripresa. Il Re ha affrontato il suo secondo anno segnato dalle cure oncologiche senza rinunciare al ruolo di sovrano. Anzi, per Carlo III, il 2025 è stato l’anno in cui ha assolto più impegni pubblici. Secondo i dati ufficiali del Court Circular, il Re ha completato 535 impegni ufficiali nel corso del 2025, diventando così il membro della famiglia reale britannica con il maggior numero di eventi pubblici dell’anno.

Re Carlo e i tanti impegni reali

Ha così superato persino la sorella, la Principessa Anna, tradizionale “hardest-working royal” degli anni precedenti. Un atteggiamento che ha rafforzato l’idea di una monarchia che continua a garantire stabilità, capace di adattarsi alle difficoltà senza mostrare cedimenti istituzionali. Nel dicembre 2025, Carlo III ha aggiornato pubblicamente il suo popolo sulle sue condizioni di salute annunciando che le cure oncologiche potranno essere ridotte nel 2026, grazie a una risposta positiva alle terapie e ai progressi medici.

Il viaggio ufficiale in Italia

Tra i momenti diplomatici più significativi per il Re, sono da ricordare anche i viaggi ufficiali in Italia e in Vaticano. L’accoglienza calorosa e lo spazio dedicato da tutti i media durante le due visite di Carlo III e della Regina Camilla hanno dimostrato il grande fascino che esercita la monarchia britannica anche in Italia. In particolare, l’incontro con la Santa Sede ha assunto un valore simbolico senza precedenti, rafforzando l’immagine di un sovrano da sempre attento all’amicizia tra religioni e alla dimensione spirituale del suo ruolo.

La Principessa di Galles è in ripresa

Il 2025 ha portato una buona notizia anche sul fronte della salute di Catherine, Principessa di Galles. Dopo aver annunciato nel gennaio 2025 che il tumore di cui aveva parlato pubblicamente nel 2024 era entrato in remissione, la Principessa ha gradualmente ripreso i suoi doveri ufficiali, con un ritorno progressivo alla vita pubblica.

Andrea Mountbatten Windsor

Accanto alle notizie di speranza e alla continuità, però, il 2025 ha sancito anche una rottura definitiva e inevitabile all’interno della famiglia reale. Lo scandalo che ha coinvolto Andrea Mountbatten Windsor, culminato proprio nell’anno del suo 65° compleanno, ha portato alla sua esclusione totale dalla vita pubblica e istituzionale. Non più titoli operativi, non più rappresentanza, non più ruoli ufficiali: una decisione dura ma inevitabile che segna la parola fine al rapporto tra la monarchia e una delle sue figure più controverse.

Andrea Mountbatten Windsor, Re Carlo e i Principi di Galles al funerale della Duchessa del Kent
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Andrea Mountbatten Windsor, Re Carlo e i Principi di Galles al funerale della Duchessa del Kent

La morte della Duchessa di Kent

Il 2025 è stato anche l’anno dell’addio a Katharine, Duchessa di Kent, figura discreta e silenziosa, simbolo di una generazione di reali ormai al tramonto, una generazione diversa e molto lontana. La sua scomparsa ha ricordato quanto il volto della monarchia britannica stia ormai profondamente cambiando.

Lussemburgo: il cambio di granduca

Se il 2024 aveva preparato il terreno, il 2025 è stato l’anno in cui il Lussemburgo ha visto il cambio del Granduca. Pochi mesi dopo aver compiuto 70 anni, Henri di Lussemburgo ha formalizzato la sua abdicazione.

Il 3 ottobre 2025, Henri ha ufficialmente lasciato il trono al figlio Guillaume di Lussemburgo, completando una transizione annunciata e iniziata in modo graduale l’anno precedente. Un passaggio di consegne che non ha sorpreso nessuno nel piccolo Stato perché è una procedura quasi standard per i granduchi che si sono susseguiti negli anni.

Spagna: esclusioni, vendette e riconoscimenti

La seconda parte del 2025 ha visto due eventi contrapposti in Spagna: i festeggiamenti dei 50 anni dalla restaurazione della monarchia e l’uscita dell’autobiografia di Juan Carlos I. A inizio dicembre è uscito in Spagna il libro con le memorie di Juan Carlos I, intitolate Reconciliación, pubblicato il mese precedente in Francia.

Un’autobiografia che divide

Il libro ha riacceso il dibattito pubblico sul ruolo dell’ex sovrano nella storia recente del Paese, suscitando opinioni contrastanti: alcuni commentatori lo hanno definito un tentativo di riabilitazione personale che allontana ulteriormente Juan Carlos dal suo popolo, mentre altri riconoscono l’importanza delle sue riflessioni e del suo ruolo sulla transizione democratica del Paese.

il libro di memorie di Re Juan Carlos I
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Il libro di memorie di Re Juan Carlos I

Durante le celebrazioni per i 50 anni della restaurazione della monarchia spagnola – anniversario che ricorre il 22 novembre 2025 – Juan Carlos non è stato invitato, mentre la Regina emerita Sofia è stata protagonista di un momento storico.

Il riconoscimento alla Regina Sofia

Il 21 novembre, al Palazzo Reale di Madrid, il Re Felipe VI ha conferito a sua madre, la Regina Sofia, il Collare dell’Ordine del Toson d’Oro, una delle onorificenze cavalleresche più antiche e prestigiose d’Europa, tradizionalmente riservata a sovrani, nobili e capi di Stato. Sofia è diventata la prima regina consorte spagnola a ricevere questo riconoscimento.

Leonor, il futuro della monarchia

Nel frattempo, Leonor, futura regina, continua la preparazione silenziosa alla sua futura posizione. Sta proseguendo il suo percorso di formazione militare che è entrato nell’ultima fase del suo addestramento. Le presenze pubbliche della Principessa delle Asturie, sempre più autonome, raccontano una monarchia che investe sul futuro.

Norvegia: problemi di salute e di giustizia

Per la Norvegia, il 2025 è stato un anno delicato. Le condizioni di salute della Principessa ereditaria Mette-Marit e la fragilità fisica di Re Harald V hanno riportato al centro dell’attenzione il tema della successione e della tenuta dell’istituzione. Una monarchia molto amata dall’opinione pubblica, con un alto grado di supporto, che si è trovata a fare i conti con i limiti umani ma anche con scandali.

Il peggioramento di salute di Mette-Marit

Il 2025 ha segnato un peggioramento significativo delle condizioni di salute della Principessa ereditaria Mette-Marit, affetta da anni da fibrosi polmonare cronica. Poche settimane fa, il Palazzo Reale norvegese ha confermato che la malattia è entrata in una fase più delicata e che un trapianto di polmone potrebbe rendersi necessario, qualora l’evoluzione clinica lo imponesse. Le autorità sanitarie, in coordinamento con la Corte, hanno avviato le valutazioni preliminari per l’eventuale inserimento in lista d’attesa, pur precisando che non è stata ancora fissata alcuna data per l’intervento.

La Principessa ereditaria Mette-Marit con il figlio Marius Borg Höiby
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La Principessa ereditaria Mette-Marit con il figlio Marius Borg Höiby

Lo scandalo del figlio della Principessa

Nei mesi precedenti, la famiglia reale ha dovuto affrontare anche un capitolo giudiziario complesso e imbarazzante: Marius Borg Høiby, figlio maggiore della Principessa Mette-Marit, è stato incriminato per 32 reati, tra cui quattro stupri e affronterà un processo a partire da febbraio 2026. La vicenda ha profondamente scosso l’opinione pubblica norvegese.

Il documentario Netflix che provoca imbarazzo a Corte

Ad alimentare le tensioni nel 2025 è stata anche l’uscita su Netflix di un documentario che ha come protagonista Märtha Louise di Norvegia, figlia del Re Harald V. Il documentario Rebel Royals: An Unlikely Love Story racconta in modo dettagliato e senza filtri la relazione tra la Principessa Märtha Louise di Norvegia e il suo secondo marito, lo sciamano americano Durek Verrett, dai primi incontri fino al loro matrimonio, celebrato il 31 agosto 2024.

Il progetto, incentrato sulla loro storia personale e spirituale, ha suscitato forti imbarazzi a Palazzo, poiché affronta temi molto intimi della coppia, aspetti legati alla spiritualità alternativa e a scelte di vita già in passato oggetto di controversie. Secondo la stampa norvegese, la produzione, che non è stata sostenuta dalla Corte, ha riacceso il dibattito sul ruolo pubblico dei membri della famiglia reale che non svolgono funzioni istituzionali, ma che continuano comunque a incidere sull’immagine della monarchia.

Giappone: compleanni importanti per il futuro

Il 2025 è stato un anno di festeggiamenti per la famiglia imperiale giapponese. Fumihito, erede al trono, ha compiuto 60 anni, un anniversario seguito con grande attenzione in un contesto di successione delicata e di dibattito sul futuro dell’istituzione. La figlia dell’Imperatore Naruhito non rientra nella linea di successione, dal momento che l’attuale legge imperiale esclude le donne dal Trono del Crisantemo.

Il futuro della Casa Imperiale

Lo scorso settembre, la Casa Imperiale giapponese ha anche celebrato ufficialmente la maggiore età del Principe Hisahito, sebbene avesse compiuto 18 anni nel 2024. Le cerimonie tradizionali, tenutesi al Palazzo Imperiale di Tokyo, erano state posticipate di un anno per consentirgli di concentrarsi sugli studi.

Hisahito del Giappone durante i riti di passaggio all'età adulta il 6 settembre 2025
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Hisahito del Giappone durante il rito di passaggio all’età adulta il 6 settembre 2025

Si è trattato del primo rito di passaggio maschile nella famiglia imperiale dopo quasi quarant’anni, un momento altamente simbolico per una dinastia che oggi conta pochissimi eredi uomini ma che non riesce ad abolire la legge salica, penalizzando le donne della famiglia e creando incertezza sul futuro.

Grecia: un royal wedding

Dopo il riconoscimento ufficiale del cognome “De Grèce” da parte dello Stato greco, arrivato alla fine del 2024, che ha sancito una nuova relazione con il Paese, chiudendo una lunga stagione di contenziosi, è arrivata un’altra bella notizia per la famiglia reale greca nel 2025.

A febbraio Nikolaos di Grecia si è sposato in seconde nozze con Chrysí Vardinogianni, dopo un divorzio arrivato come un fulmine a ciel sereno nell’aprile 2024.

Il matrimonio di Nikolaos Di Grecia con Chrysi Vardinogianni
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Il matrimonio di Nikolaos Di Grecia con Chrysi Vardinogianni

Dai compleanni simbolici agli scandali, dai viaggi diplomatici alle transizioni dinastiche, il 2025 ha confermato che le monarchie sono istituzioni in continuo movimento. Il 2026 è già alle porte e le agende di Palazzo sono in gran parte definite. Ma, come insegnano gli ultimi anni, anche per i reali l’imprevisto resta sempre dietro l’angolo.