Secondo uno studio, gli uomini che puliscono sono più felici

I ricercatori dell'Università di Umeå affermano che chi condivide le faccende domestiche vive meglio

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Stirare, lavare, cucinare, apparecchiare e spazzare in terra. A compiere i gesti quotidiani nelle famiglie sono principalmente le donne, che dedicano il 100% del proprio tempo libero in più alla cura della casa rispetto ai propri compagni.

Secondo uno studio, il 98,6% degli uomini italiani non ha mai svolto alcuna faccenda domestica, ritenendola ancora, arcaicamente, una “mansione da donne”. Quando poi arrivano i figli, la situazione si va, via via, moltiplicandosi. A detta dei ricercatori dell’Università di Torino, il 58,3% degli uomini italiani non cucina, ed il 70,5% non fa nemmeno la spesa.

Questa tendenza è decisamente lontana dalle ideologie di genere, ma se fosse proprio nello svolgere i lavori di casa il segreto della felicità?

La lampadina si è accesa nel corso di un’indagine svolta dall’Università di Umeå, in Svezia, che ha monitorato la routine quotidiana di 723 persone nel corso di ben 26 anni. I risultati sono stati sorprendenti: chi non contribuiva ai lavori di casa, tendeva a soffrire di ansia, nervosismo e problemi di concentrazione. Anche le donne risentivano di questa situazione, poiché subivano un netto sovraccarico delle mansioni, rendendosi così molto più vulnerabili a malanni e patologie.

Fare le faccende di casa può diventare un modo semplice, ma efficace, per svincolarsi dall’idea stereotipata del “maschio alfa”, che si dedica a sostituire pneumatici, tagliare siepi infinite e riparare tetti. Un metodo decisamente alternativo per passare il sabato pomeriggio, togliendosi le vesti da ufficio e tramutandosi in un super-casalingo.

Parlare con il proprio partner, raccontandosi vicendevolmente le fatiche incorse durante la giornata, crea la possibilità, per entrambi, di raggiungere un compromesso: creare un planning e dividersi i compiti.

Lo studio pone il focus su alcune problematiche che si sono sviluppate nel corso degli anni. Nonostante questo mondo cosmopolita e globalizzato veda le donne avanzare in materia di istruzione e carriera, certi retaggi culturali legati al passato sembrano essersi fossilizzati negli usi e nei costumi odierni.

Molti uomini, infatti, si aspettano che sia la propria metà a fare la maggior parte dei lavori in casa. I ricercatori spiegano questa tendenza con una sorta di coerenza ideologica in contrapposizione al reale modo di porsi. Esternamente, infatti, promuovono e sostengono la parità e l’indipendenza di genere, ma quando arriva il momento di mettersi in gioco nei panni altrui, diventa difficile scegliere di aiutare la propria donna.

In realtà, cercare l’uguaglianza, sia nelle parole, che nei fatti, quindi dividendosi i compiti e aiutando in tutto e per tutto, contribuirà a mantenere sano il rapporto rendendo felici entrambi.