Ogni donna coraggiosa nasconde una storia. Non lasciare che gli altri la giudichino

C’è una storia dietro ogni donna forte e coraggiosa che gli altri non conoscono. Ecco perché non dovremmo mai giudicare ciò che non comprendiamo

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 18 Maggio 2019 10:10Aggiornato: 10 Settembre 2024 13:38

Tutti abbiamo una storia, nascosta, dimenticata, incompresa e non accettata. Bella, brutta, fatta di dolori e fallimenti, di gioia e di risate, di perdite e anche di errori. Nessuna è giusta, nessuna è sbagliata. Nessuna di queste è perfetta. Sono solo le nostre storie, quelle che ci accompagneranno per tutta la vita, che l’hanno caratterizzata e influenzata, e che oggi, e per sempre, fanno parte del nostro bagaglio esperienziale.

Tutti ne abbiamo una, ma quanto possiamo dire di conoscere quelle degli altri? Forse degli amici, dei familiari o dei partner. Forse conosciamo dei dettagli più o meno importanti e probabilmente ne ignoriamo di altri, fatto sta che è nostro il dovere di rispettare il vissuto degli altri, anche quando non lo comprendiamo o è distante dal nostro modo di essere.

Ho letto da qualche parte che ogni donna coraggiosa nasconde una storia, io sono fermamente convinta del fatto che tutti ne conserviamo una sotto la pelle. E mai, e per nessuna ragione al mondo, dovremmo giudicarla.

Imparare a smettere di giudicare ciò che non si conosce

Tutti giudichiamo, lo facciamo in forme e maniere differenti, lo facciamo consapevolmente e non. Siamo “programmati” in questo senso, perché siamo cresciuti con tutta una serie di aspettative e convinzioni che, inevitabilmente, hanno manipolato, e continuano a farlo, la nostra realtà e la nostra percezione.

Ma andare oltre i giudizi e gli stereotipi è altresì qualcosa che ci appartiene: è ciò che ci rende umani, sicuramente migliori. In questo senso parlare di empatia, di quella capacità di mettersi nei panni dell’altra persona, è doveroso. Si tratta davvero un dono prezioso che tutti dovremmo fare nostro per imparare a conoscere gli altri e accettare ciò che sono, anche nella diversità.

Sì perché è sicuramente facile esprimere un giudizio, anche in maniera leggera, tutte le volte che ci troviamo davanti a qualcuno che si comporta in maniera così distante da noi. Che forse sembra duro o arrabbiato, diffidente e poco disponibile. Diverso. Ma la verità è che non abbiamo idea dei motivi che hanno reso quella persona così. Forse si tratta solo di carattere, spesso è davvero così. Ma se invece quel determinato atteggiamento che non comprendiamo è solo la conseguenza di una storia che non conosciamo?

Una donna, un universo di storie

Dietro a una donna, e più in generale a una persona, si nascondono infinite storie. Alcune, con razionalità oggettiva, sono sbagliate o hanno a che fare con errori che si sarebbero potuti evitare. Ma non sono forse nostri il diritto e il dovere di vivere la vita e i suoi eventi a nostro modo? Ecco, quello che voglio dire è che esprimere un giudizio senza aver vissuto una stessa esperienza, senza aver provato le stesse sensazioni e assaporato quel determinato dolore, non è giusto. Non è quello che vorremmo noi dagli altri.

Noi esseri umani siamo un contenitore infinito di sentimenti ed emozioni, di racconti ed esperienze. Di azioni e reazioni. A volte ci perdiamo, per poi ritrovarci. Altre volte commettiamo degli errori, li perpetuiamo e ci ricaschiamo e, altre volte ancora, troviamo dentro di noi il coraggio di cambiare e di evolvere. A volte, invece, abbiamo soltanto bisogno di qualcuno disposto a tenderci la mano.

Ma c’è una sempre storia dietro a ogni azione, dietro a ogni sbaglio. Nessuno potrà mai giudicare le nostre scelte, noi non dovremmo mai giudicare le decisioni degli altri. Possiamo e dobbiamo scegliere di chi circondarci, questo è chiaro, ma dovremmo concedere agli altri, e soprattutto a noi stessi, la possibilità di andare oltre il visibile, di conoscere per davvero una persona e di ascoltare la sua storia.