Quante volte abbiamo sperato di avere in dono una seconda possibilità per non commettere quell’errore? Perché ci siamo fidate della persona sbagliata, perché abbiamo dato amore a chi in cambio non ci ha dato niente e ancora, abbiamo permesso agli altri di prendere decisioni al posto nostro.
Sì, guardando il passato disastroso che abbiamo alle spalle, tutte abbiamo desiderato almeno una volta nella vita di tornare indietro per cambiare le cose. Ma questo non è possibile; nessuna macchina del tempo è stata ancora inventata per portarci negli anni passati e darci l’opportunità di cambiare tutto.
Ma se anche questa esistesse, dovremmo davvero farlo? No, non sarebbe giusto, perché è il passato che ci ha reso quello che siamo oggi. Il dolore, è vero, non si può cancellare, così come è vero che quelle ferite del cuore e dell’anima resteranno sempre lì, ma sarà nostro compito farle brillare, come cimeli di una guerra che abbiamo vinto.
Perché tutto quello che è stato ci ha portato ad essere donne consapevoli e forti, anche fragili sicuramente, ma fiere di aver commesso quegli errori, quei sbagli che oggi ci conducono qui. Fermiamoci un momento a pensare a chi siamo diventate, ai sogni e agli obiettivi raggiunti.
Non avremmo percorso tutta questa strada senza il nostro passato, senza quelle scelte che oggi consideriamo tanto sbagliate. Perché siamo la somma delle nostre esperienze e imparare ad accettare ciò che siamo state e quello che abbiamo vissuto può solo renderci orgogliose di chi siamo oggi.
Il passato ci rende uniche e diverse, ci rende reali e autentiche, con i nostri punti di forza e debolezza. È ancora lui che, se analizzato lucidamente, ci fa rendere conto delle cose che desideriamo e degli errori nei quali non dobbiamo più cadere.
Le esperienze ci insegnano tante cose, sta a noi prenderle e trasformarle in nuove linee guida da seguire per raggiungere successi, per essere felici. E le cicatrici, quei lividi indelebili del cuore, anche loro possono essere trasformate in simboli di vittoria.
Il passato ci mostra dove siamo adesso. E dal modo in cui lo guardiamo dipendono le nostre scelte e il nostro futuro, non dimentichiamolo.