Come proteggere le orecchie del gatto dagli acari

Sapevate che le orecchie del gatto vengono minacciate ogni giorno da decine e decine di acari diversi? Ecco che cosa sapere per annientarli! 

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Monica Dellabiancia

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale con master in sanità pubblica veterinaria e igiene degli alimenti. La sua missione è proteggere la salute e il benessere degli animali. Per DiLei scrive approfondimenti e articoli informativi per la sezione Pets.

I gatti sono degli animali molto svegli e indipendenti che spesso riescono ad esercitare un grande fascino sull’essere umano. Proprio per questa ragione sono considerati sacri in alcune culture e per molti sono avvolti da un alone di mistero che non fa altro che donare loro ancora più fascino. 

Avere un gatto però è un’impresa che richiede tempo e dedizione: dobbiamo prenderci cura di lui sotto diversi punti di vista, da quello sociale a quello nutrizionale, affettivo e del benessere. Per molti avere un gatto vuol dire tornare a casa e giocare con un piccolo pelosetto affettuoso. La realtà è a volte è un po’ diversa: sapevi, per esempio, che le orecchie del gatto vengono minacciate ogni giorno da decine e decine di acari diversi? Ecco che cosa sapere per annientarli! 

Che cosa sono gli acari del gatto 

Molto spesso sentiamo parlare di acari anche se non sempre siamo molto ferrati sull’argomento. Gli acari sono degli esseri viventi microscopici con cui ogni giorno ci relazioniamo senza nemmeno accorgercene. 

Questo perché al mondo ne esistono moltissime specie diverse e alcune di queste vivono perfino sulla nostra faccia! Ovviamente anche cani e gatti non sono esenti da questi piccoli parassiti, che si spostano con estrema semplicità da un luogo all’altro, dando vita a vere e proprie infestazioni. 

Quelli che colpiscono le orecchie del gatto, per esempio, sono invisibili a occhio nudo e spesso vengono rilevati solamente quando l’infezione è già iniziata da un pezzo.

Gli acari delle orecchie del gatto appartengono alla classe degli aracnidi, motivo per cui fisicamente ricordano davvero molto il classico ragno e sono dei parassiti, in quanto hanno bisogno di un ospite che li sostenga per portare a termine il loro ciclo vitale. La specie più comune e, nella maggior parte dei casi, responsabile dell’infestazione nella zona delle orecchie risponde al nome di Otodectes Cynotis. 

Questi riescono a colonizzare il condotto uditivo del gatto, luogo perfetto per la loro sussistenza e proliferazione. Tendenzialmente questi piccoli insetti hanno una vita media che non supera le tre settimane, ma si riproducono con estrema velocità e depongono migliaia di uova alla volta. 

Quali acari colpiscono con più frequenza il gatto 

Una delle specie più diffuse è quella nota con il nome di Sarcoptes Scabiei: si tratta dell’agente che in molti casi riesce a scatenare una malattia molto grave che tutti conosciamo con il nome di rogna. In questo caso il prurito causato dagli acari può interessare la zona del muso e delle orecchie del gatto, coinvolgendo le zampe e comportando la comparsa di croste e delle scaglie sulla pelle.

Molto diffuso anche l’acaro che colpisce il pelo ovvero il Lynxacarus Radovskym. In questo caso la malattia si diffonde tramite il contagio diretto poiché i gatti finiscono per infettarsi se trascorrono molto tempo insieme. Il prurito è uno dei sintomi più diffusi, motivo per cui è necessario sottoporsi ad accertamenti mirati che vadano ad identificare il problema con precisione.  

Da non sottovalutare anche l‘acaro rosso, scientificamente conosciuto come Dermanyssus Gallinae. Questo tipo di parassita si trova con grande frequenza nei pollai e in tutti quei posti dove vivono molte specie di volatili. Bisogna però ricordare che questi acari possono colpire anche gli altri mammiferi, tra cui compare perfino l’uomo: bisogna quindi fare molta attenzione!

Il contagio si evince dalla presenza di alcune eruzioni cutanee che tendono a peggiorare con il passare del tempo. Se non si cura il problema, questo può degenerare e richiedere fino a 5 mesi per essere debellato in via definitiva.

Quali problemi causano

Tendenzialmente, quando si pensa ad un acaro non si pensa ad un insetto pericoloso: le sue dimensioni sono contenute e spesso questo parassita non causa danni così gravi da destare preoccupazione. 

Questo discorso però va smentito: un acaro può essere pericoloso soprattutto quando va a colonizzare aree sensibili come quella dell’udito. Il gatto basa gran parte delle sue esperienze sui suoni e sui rumori e un’infezione di questo tipo, se trascurata e non curata, potrebbe incidere negativamente sulla sua capacità di sentire e di vivere. 

Le prime problematiche nascono a seguito del prurito che gli acari vanno a causare nell’orecchio. Il gatto ha solamente le zampe per grattarsi e queste sono dotate di artigli affilati spesso sporchi e infetti. In questo modo il gatto va a grattare una zona che inevitabilmente verrà contaminata dalle unghie sporche. Ecco, quindi, che la probabilità di sviluppare infezioni e gravi problematiche aumentano a dismisura. 

Gli acari poi, sono soliti fare del cerume il nutrimento principale della loro dieta. L’orecchio, quindi, non riesce ad espellere le sostanze di rifiuto e rischia di rimanere secco. Con il passare del tempo anche i tessuti e la pelle verranno compromessi dall’azione dei parassiti e il gatto rischierà di perdere l’udito fino a diventare completamente sordo. 

Sintomi dell’infezione

Esistono dei segnali che possono far presagire la presenza di acari all’interno delle orecchie del gatto. Intervenire in maniera immediata può facilitare la situazione, in quanto la patologia andrà stroncata sul nascere e le possibilità di guarigione saranno più alte e più veloci. 

Uno dei sintomi principali riguarda la comparsa del prurito nella zona delle orecchie. Il gatto si gratta le orecchie senza tregua e non riesce a trovare una soluzione per porre fine a questo grande disagio. Per lo stesso motivo il gattino potrebbe scuotere la testa in maniera continua ed insistente, per placare il prurito senza riuscirci. 

Un’altra avvisaglia da non sottovalutare riguarda l’aumento delle dimensioni delle orecchie, che possono apparire rosse e gonfie. All’interno potrebbero comparire delle macchie e delle croste scure. Queste nascono per via delle unghie del gatto, le quali, facendo pressione sulla pelle delicata, la scorticano e causano ferite e lesioni che potrebbero richiedere molto tempo per guarire. 

Quando le macchie sono bianche invece, rappresentano un agglomerato di acari, motivo per cui molto spesso si possono notare dei piccoli movimenti in presenza delle stesse.  In alcuni casi anche l’orecchio esterno può presentare dei danni da non sottovalutare in quanto, sempre a causa del prurito, il pelo può staccarsi, originando veri e propri buchi. 

Come curare e prevenire l’infezione da acari 

In presenza di uno o più sintomi è necessario recarsi dal veterinario in maniera tempestiva, il professionista valuterà la presenza degli acari attraverso l’esame di un campione di cute o peli precedentemente prelevati tramite raschiati cutanei o scotch test. Si potrà poi prescrivere un trattamento mirato a base di acaricidi, disponibile sotto forma di shampoo, compresse o spot-on da applicare sulla pelle. Se l’infestazione di acari fosse molto seria e si presentino anche infezioni cutanee secondarie, potrebbe essere necessario usare shampoo antibatterici o antibiotici specifici per trattare la pelle del tuo amico a quattro zampe. 

In fase di guarigione, bisognerà prendersi cura delle orecchie del gatto, pulendo con cadenza regolare il condotto uditivo e il padiglione auricolare, la zona dove solitamente si formano le croste.  È raccomandato inoltre ricorrere all’applicazione di soluzioni volte ad eliminare la presenza di acari, pulci e parassiti. Questo passaggio va rispettato in via preventiva poiché non permette agli insetti di colpire la parte interessata dal problema, andando a scongiurare l’infestazione prima che questa vada a verificarsi. 

Se nella stessa casa vivono diversi gatti è importante separare il gatto infetto da tutti gli altri: gli acari sono molto contagiosi e basta pochissimo per scatenare un’epidemia casalinga.

Attenzione, inoltre, alle uova e alle larve, sono insidiose e molto resistenti: possono penetrare i buchi nei muri, ma anche stabilirsi all’interno di coperte e tessuti in attesa della schiusa, pertanto, oltre a igienizzare il tuo appartamento attraverso l’uso dell’aspirapolvere e i tradizionali detergenti, è essenziale applicare un particolare prodotto anti-acaro per purificare l’ambiente. 

Il gatto può trasmettere gli acari all’uomo? 

La risposta a questa domanda è purtroppo affermativa: il gatto può trasmettere questa infezione agli esseri umani con cui vive, in quanto gli spazi condivisi sono gli stessi. Solitamente è proprio l’utilizzo degli stessi oggetti che favorisce il contagio. 

Questo succede perché gli acari camminano e si insinuano nei posti più impensabili. Essendo poi invisibili ad occhio nudo è praticamente impossibile scorgerli e basta qualche piccola disattenzione per facilitare il contagio. 

È proprio in questa fase che riescono a depositare le uova e così l’infestazione può colpire non solo chi vive all’interno della casa, ma anche l’arredamento stesso. Fare prevenzione è sicuramente la miglior possibilità per preservare a nostra salute e quella del nostro gattino. 

Non appena si notano delle anomalie nel comportamento o nel corpo del gatto è necessario correre subito dal veterinario, in modo da godere delle giuste cure nel minor tempo possibile. Bisogna poi curare al massimo l’igiene personale degli abitanti della casa e degli animali che vi abitano, in modo da prevenire ogni tipo di problematica. I controlli periodici dal veterinario sono poi un’ottima forma di prevenzione.