È scientificamente provato: chi ha il cane rimorchia di più

Avere un cane sembra non solo migliorare la salute e il benessere dei proprietari, ma anche la loro vita sociale. Recenti studi suggeriscono che chi possiede un cane ha maggiori opportunità di interazione sociale, e, in certi contesti, sembra anche attirare più attenzione dall'altro sesso.

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Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

Pubblicato: 30 Dicembre 2019 06:57Aggiornato: 4 Ottobre 2023 15:20

Quello che i cani portano agli umani è incalcolabile, in termini di benefici fisici e mentali e anche di qualità della vita. Oggi voglio parlare di un lato più prettamente “giocoso” della presenza del cane nella nostra vita: infatti è stato scientificamente provato che chi ha il cane rimorchia di più.

Sorpresi? Non dovreste. Se ci pensate bene qualche tempo fa ci siamo occupati del perché non bisogna avere paura dei cani e ho spiegato che non esistono cani cattivi e che in realtà è l’amore a rendere i cani così speciali. E se è l’amore a farli brillare, non è un po’ prevedibile che di riflesso brilliamo anche noi?

Avere il cane rende più attraenti e semplifica le interazioni sociali. 

Sono innumerevoli i benefici che i cani apportano alla vita dell’uomo coinvolgendo sia la sfera fisica che quella emotiva e psicologica, insomma, l’animale domestico in casa è garanzia di buona salute.  

La presenza quindi di un cane nella propria vita è associata ad un minore rischio di incidenza delle malattie cardiovascolari e ad una minore possibilità di infarto miocardico acuto e di ictus. Oggi però,  ci concentriamo su un aspetto relativamente più “giocoso” di quelli anticipati sopra, che ha comunque la sua rilevanza e la sua incidenza positiva sulla quotidianità.

È scientificamente provato che la presenza del cane semplifica le interazioni in contesti sociali, agendo da catalizzatore e da facilitatore nei rapporti di relazione e scambio verbale. Come concetto generale, le persone accompagnate dai cani hanno un maggiore appeal, ricevono maggiore attenzione sociale positiva, ovvero vengono notate, ed è più facile che le persone si rivolgano più frequentemente a loro rispetto alla frequenza di interazione con persone non accompagnate da un animale.

Uno studio di Harvard ha dichiarato che i proprietari di cuccioli hanno il 60% di probabilità in più di scambiare parole con uno sconosciuto e conoscere nuove persone, rispetto a chi non ha animali domestici. Questo perché la presenza di animali rende più facile la spontaneità nelle persone così da favorirne l’interazione sociale e la conoscenza; è come se gli animali eliminassero ogni tipo di inibizione che ci frena nella conoscenza con altre persone.

Gli animali sull’uomo hanno infatti un effetto catalizzatore dei processi sociali, favorendo le interazioni (verbali e non verbali) autentiche e senza filtri precostituiti. A livello affettivo ed emozionale, un altro fattore importante è l’incremento dell’autostima, della fiducia e sicurezza in sé stessi, esperienza che vive il proprietario di un animale durante queste frequenti interazioni sociali positive. Soprattutto in quelle persone che hanno poca fiducia in sé stesse, la forma di accudimento quotidiana evocata dall’animale stimola il senso di responsabilità, garantendo un’immagine valida e positiva della propria persona, del proprio valore individuale ed una maggior stabilità emotiva che si ripercuote e viene percepita anche nelle relazioni sociali.

I benefici del cane per l’uomo 

La scienza ha dimostrato che basta che un cane entri in una stanza (a volte non serve nemmeno il contatto) perché si abbassi il livello di stress nei presenti, i benefici aumentano, come prevedibile, se ci si avvicina al cane, se lo si guarda e raggiungono il massimo, se lo si accarezza, gli effetti benefici iniziano dopo appena 5-20 minuti dalla vicinanza con il cane e perdurano più a lungo dei medicinali.

Oltre al rilassamento muscolare, durante queste interazioni migliora la pressione sanguigna e aumenta il livello di beta-endorfine nel sangue, favorendo una sensazione generale di benessere e tranquillità; tale effetto sarebbe mediato dall’incremento del livello di ossitocina nel sangue, noto anche come l’ormone dell’amore, che crea i sentimenti di attaccamento e di attenzione verso l’altro.

È stato dimostrato che con il cane accanto si dorme meglio poiché concilia il rilassamento e la serenità notturna; altri studi dimostrano che la relazione di stretto contatto con un animale è associata ad una minore incidenza di malattie cardiovascolari e di conseguenza, ad un minore rischio di morte.

Date le premesse potremmo dedurre anche che chi ha un cane, ha più appeal perché, come concetto generale, conduce una vita più sana, sia da un punto di vista fisico che mentale. 

Influenza positiva e stimolante 

È scientificamente provato che chi ha un cane è percepito come più amichevole, più affidabile e più disponibile di chi non ce l’ha, le persone tendono a essere più attente e gentili con chi ha un cane, mostrando apertura, comprensione e sensibilità, soprattutto per quegli animali di colore chiaro e di taglia piccola.

Sicuramente questo aspetto è legato ad un razionale emotivo inconscio dell’uomo: tendenzialmente si associa il colore nero a qualcosa di “cattivo” ed il colore chiaro al suo opposto benigno; quindi, qualsiasi sfumatura più tenue del mantello genera più interesse rispetto alle tonalità cupe e scure. Per quanto riguarda la taglia invece, gli animali più piccoli destano maggiore interesse poiché sembrano più innocui, più prevedibili, più gestibili, rispetto ad un cane di taglia medio-grande o gigante che incute un po’ di timore solamente per la sua mole. Quasi sempre l’aspetto, la colorazione del mantello e la taglia non danno indicazioni significative sul carattere, sull’indole e sull’atteggiamento dell’animale; è possibile relazionarsi infatti con animali di stazza importante con un carattere docile, come con cani di taglia piccola che si mostrano più ostili e avversi alla relazione.   

Il cane come mediatore sociale 

Il cane ci costringe a distogliere l’attenzione da noi stessi, cattura la nostra attenzione e il nostro interesse, motivandoci ad interagire con lui. Lo psichiatra Aron Katcher  ha affermato che la relazione uomo-animale si fonda su 4 principi fondamentali: sicurezza, intimità, attenzione, costanza relazionale. Gli animali sono in grado di trovare un canale preferenziale per interagire con le persone che gli sono intorno, riescono a generare interesse e ad entrare in contatto anche con quelle più chiuse e disinteressate. Il cane è un essere puro e si pone nella relazione con un atteggiamento non giudicante e di accettazione davanti a qualsiasi tipo di persona, favorisce l’espressione spontanea dei sentimenti e dei comportamenti, facendo cadere maschere e filtri.  

La magica atmosfera che si crea con il cane durante incontri casuali con le persone è mediata e veicolata soprattutto dalla relazione di fiducia semplice e genuina che esiste fra il proprietario ed il cane. Tutti questi aspetti rappresentano elementi chiave nell’interazione con le altre persone, che in fin dei conti, “godono” e traggono vantaggio della relazione che esiste fra il proprietario ed il cane. È stato calcolato che basta mezz’ora in compagnia di un quattrozampe per sentir crescere allegria e benessere interiore; la semplice presenza fisica di un animale domestico rappresenta un vero e proprio arricchimento per chi ne può godere.