Non sono più considerati dei meri mezzi per catturare topi o badare al bestiame. Cani, gatti e altri animali sono membri della famiglia che vengono accuditi come tali. Per questo motivo le compagnie aeree sono sempre più attente al benessere degli animali in viaggio. Dalla ricerca di AirAdvisor 2025 emerge come l’Europa sia divisa e soltanto cinque sono i vettori che rispettano tutte le regole.
Un risultato non soddisfacente, considerando la sacrosanta attenzione che oggi i proprietari dimostrano nei confronti dei loro amati compagni di vita. Rispetto alle 15 principali compagnie operanti sul territorio, solo un terzo garantisce condizioni meno stressanti per umani, cani e gatti che salgono a bordo per trasferimenti, vacanze e spostamenti di varia natura.
Indice
Compagnie pet-friendly: parametri da rispettare per essere al top
Sono tre i parametri sui quali si è concentrata la piattaforma digitale leader nella tutela dei diritti dei passeggeri. Si tratta della possibilità di viaggiare in cabina, del trasporto come bagaglio a mano o in stiva e dell’accesso alle aree lounge dei vettori. A questi criteri hanno risposto affermativamente soltanto cinque compagnie. Aegean Airlines, KLM, Lufthansa, SAS Scandinavian Airlines e Finnair.
Le italiane ITA Airways e Neos consentono l’imbarco in cabina, imponendo dei limiti di peso, in stiva o come cargo, ma non permettono l’ingresso alle lounge, consentito soltanto ai cani guida. Ancora più deludenti sono le politiche di Ryanair, Wizz Air ed EasyJet che non permettono agli animali di viaggiare sui loro veivoli. Le britanniche si confermano tra le più rigide, permettendo soltanto il trasporto in stiva. Un metodo spesso criticato dalle associazioni animaliste perché mette a rischio la salute psicofisica degli animali e ha causato diversi smarrimenti nel corso degli anni.
Le compagnie aeree sono state valutate anche rispetto alle tariffe da pagare per portare con sé gli animali in viaggio. I costi vanno dai 35 euro con Aegean a 725 euro con SAS. Questo è un dato significativo, che dimostra quanto le regole siano ancora poco uniformi.
La classifica di AirAdvisor: il top in Ue
Al primo posto della classifica c’è Aegean Airlines per i biglietti competitivi dal punto di vista economico. La medaglia d’argento spetta KLM per la possibilità di trasporto cargo fino a un peso di 75 chili, ideale per i cani di taglia grande. Lufthansa è al terzo posto perché consente a due piccoli animali di viaggiare insieme nello stesso trasportino in cabina.
Subito sotto le posizioni da podio, ci sono SAS Scandinavian Airlines che permette il trasporto in stiva fino a 150 chili, uno dei limiti più alti in Europa. Finnair è al quinto posto perché è la prima a considerare anche altre specie animali come ricci, conigli e tartarughe. Tutte e cinque le compagnie, poi, permettono di accedere alle lounge.

I vettori peggiori per viaggiare con cane e gatto
Ryanair finisce in fondo alla lista, dato che non prende in considerazione di trasportare alcun animale sui propri veivoli. Fanno eccezione solo i cani guida con certificato. Lo stesso vale per EasyJet, mentre Wizz Air non accetta cani e gatti né in cabina né in stiva. Le medesime restrizioni coinvolgono tutti i vettori del Regno Unito, un dettaglio che viene preso molto sul serio e condiziona le scelte dei viaggiatori.
Italia sempre più attenta ai diritti degli animali
Il nostro Paese è fra i più pet-friendly. Il 56% delle famiglie, infatti, convive con almeno un animale domestico. “Per molti italiani un animale è a tutti gli effetti un membro della famiglia. Eppure le regole delle compagnie aeree restano molto diverse, le tariffe sono spesso imprevedibili e l’ansia di dover collocare un cane o un gatto in stiva è ancora fortissima – ha dichiarato Anton Radchenko, Ceo di AirAdvisor – Con questa classifica vogliamo dare ai passeggeri informazioni chiare, perché possano viaggiare con maggiore serenità, sapendo che i loro compagni saranno accolti e accuditi”.
La richiesta, quindi, è di lavorare ancora in un’unica direzione: la cura e il benessere psicofisico degli animali in viaggio. Un altro dato che fa riflettere riguarda i ritardi e le cancellazioni, che condizionano non poco i passeggeri con cani e gatti al seguito. “L’Europa ha urgente bisogno di un quadro chiaro e armonizzato che riconosca gli animali domestici come membri della famiglia e ne tuteli il benessere in caso di disagi di viaggio”, ha sottolineato Radchenko, specificando che non esiste ancora uno standard valido a livello Ue, e ogni compagnia stabilisce le proprie regole.