Come funziona il calore dei cani? La guida completa al ciclo dei nostri amici a quattro zampe

Conosciamo meglio il ciclo del nostro cane (femmina) per capire come assicurarle una vita sessuale felice e serena, in accordo con i suoi ritmi naturali.

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Sabrina Romani

Medico Veterinario

Sabrina Romani è medico veterinario e Istruttore Cinofilo per Cani da Compagnia. Per DiLei scrive articoli di approfondimento sull'educazione e il benessere dei nostri amici a quattro zampe.

La riproduzione dei nostri cani è un argomento che può creare ansia e stress. I nostri amici pelosi hanno modalità di accoppiamento e di gestazione particolari, quindi occorre essere preparati, anche e soprattutto per il loro bene.

La pubertà viene raggiunta con la comparsa del primo estro, tra i 6/7 mesi di età. Le razze di taglia piccola presentano il primo calore verso i 6/10 mesi, mentre le razze giganti anche dopo i 18/20 mesi. Raggiunta la pubertà, se nelle vicinanze c’è una femmina in estro i maschi sono sempre “pronti” all’accoppiamento. Le cagne invece presentano cicli per tutta la vita, anche se la fertilità tende a diminuire dai 7 anni in poi.

Come funzione il ciclo del cane

Il cane femmina è monoestrale stagionale, presenta cioè un solo calore durante tutta la stagione riproduttiva. Il ciclo della cagna si distingue in 4 fasi: proestro, estro, dietro e anestro. Vediamole nel dettaglio.

  1. Proestro: corrisponde ai primi giorni del “calore”, quando la vulva si ingrossa. In questa fase la cagna, seppur non ancora pronta all’accoppiamento, comincia a perdere sangue e ad attrarre il maschio. Le alterazioni osservate durante il proestro, che dura in media 9 giorni con variabilità da 3 fino a 17, sono dovute ad un incremento degli estrogeni prodotti dai follicoli ovarici in fase di maturazione.
  2. Estro: è la fase in cui la cagna diventa fertile e “accetta” il maschio, alzando e spostando lateralmente la coda quando viene annusata. Durante l’estro le perdite ematiche possono continuare o diventare più chiare, sierose, e si registra un aumento del livello di progesterone. La durata di questa fase è in media di 9 giorni, con variabilità da 3 a 21.
  3. Diestro: segue il “calore” se la cagna non è rimasta gravida. Dura circa 2 mesi e da un punto di vista ormonale è molto simile alla fase di gravidanza; per questo, molte cagne in questa fase manifestano la cosiddetta “gravidanza isterica” (“pseudogravidanza” o “pseudociesi”), in cui possono avvenire cambiamenti sia comportamentali (ricerca di giocattoli in sostituzione dei cuccioli, diminuzione dell’appetito e della normale vivacità, aumento dell’aggressività) che fisici (ingrossamento del tessuto mammario, lattazione).
  4. Anestro: è l’ultima fase, quella del riposo dell’apparato riproduttivo con concentrazioni minime di ormoni ovarici. Dura circa 5 mesi con ampia variabilità da 4 a 11 (ad esempio, il Pastore tedesco presenta un calore ogni 4/5 mesi mentre il Basenji una volta all’anno) e termina col proestro successivo. Questo periodo di quiescenza è il più idoneo per l’eventuale sterilizzazione.

Come capire se la tua cagnolina è in calore (ovvero pronta a restare incinta)

coppia di cani piccoli

Il proprietario della cagnolina si può accorgere del calore quando la vulva della quattrozampe aumenta di dimensione, apparendo gonfia ed edematosa. Altri segnali sono perdite di sangue, un comportamento agitato e nervoso, maggiore frequenza ad urinare e inappetenza.

Se lo scopo è quello di far accoppiare la cagnolina, ci sono a disposizione test eseguibili dal veterinario per aumentare la probabilità di successo di una possibile gravidanza. In pratica, il medico esegue tramite un prelievo di sangue la titolazione del progesterone o prepara vetrini per la citologia vaginale.

Circa le tempistiche dell’accoppiamento, in genere, i proprietari che lo desiderano, fanno accoppiare almeno 2 volte le cagne, a 11 e 13 giorni dall’insorgenza del proestro, al fine di assicurarsi che gli spermatozoi (sopravvivono massimo 7 giorni) siano presenti nelle vie genitali femminili al momento dell’ovulazione.

Come comportarsi se si vuole un cucciolo

Se si desidera una cucciolata e non si vuole rischiare di perdere un ciclo riproduttivo è necessario conoscere l’andamento estrale della propria quattrozampe e determinare il momento dell’ovulazione. Mentre le differenze tra una cagna e l’altra sono il più delle volte notevoli, la stessa femmina ha un andamento ciclico pressoché costante.

Mentre in tutte le specie animali si ha prima il picco degli estrogeni con l’ovulazione e poi l’innalzamento del progesterone, nella cagna il progesterone inizia a salire prima che gli estrogeni comincino a scendere. Ciò ci permette, attraverso il dosaggio del progesterone, di individuare in maniera indotta l’ovulazione ed il periodo di massima fertilità per la cagna (idealmente si cerca di programmare l’accoppiamento ad almeno 2 giorni dall’ovulazione, ricordando che gli ovuli, una volta maturi, restano vitali per almeno 2-3 giorni). Generalmente, si aspetta almeno 8 giorni dall’inizio del calore prima di fare il primo dosaggio del progesterone (eseguendo un prelievo ematico), se poi la cagna è regolare, con almeno 3 dosaggi di progesterone, si arriva alla determinazione dei giorni di massima fertilità.

Cos’è la citologia vaginale

Una tecnica per determinare nelle cagne il giorno dell’ovulazione è la citologia vaginale. Metodo semplice ed efficace, permette di valutare le cellule del tessuto epiteliale che cambiano forma e caratteristiche in relazione alle fasi del ciclo. L’importanza di questa tecnica nella medicina veterinaria è cresciuta nel tempo, in quanto a basso costo, di facile esecuzione e dai risultati rapidi e completi.

Lo studio consiste nell’introdurre nella vagina un tampone pulito e sterilizzato. Bisogna fare attenzione a guidarlo correttamente verso la regione dorsale, evitando di toccare la zona centrale. Molti veterinari preferiscono inumidire il tampone in soluzione salina, favorendo l’adesione cellulare e soprattutto diminuendo il disagio dell’animale. Quando si raggiunge il punto appropriato, il medico adagia il tampone nell’area adeguata.

Successivamente, le cellule epiteliali raccolte vengono analizzate al microscopio per verificare lo stato del sistema riproduttivo della cagnolina. Il proestro è caratterizzato da maturazione follicolare e aumento dei livelli di estradiolo nel sangue, ciò genera un’immagine citologica ricca di cellule parabasali e intermedie, ma povera di cellule superficiali. Possono anche essere presenti alcuni eritrociti o neutrofili. Normalmente, lo sfondo di questa immagine mostra una tonalità blu molto debole.

Se la femmina avesse raggiunto il periodo dell’estro, l’immagine citologica sarebbe composta dal 90% al 100% da cellule superficiali. Di solito, la presenza di neutrofili indica un’infiammazione dell’epitelio. Durante il diestro si osserva la diminuzione delle cellule superficiali. L’immagine citologica ideale è composta per il 50-60% da cellule superficiali e un altro 40-50% da cellule parabasali e intermedie. I neutrofili e gli eritrociti possono riapparire. Nell’anestro l’immagine citologica è caratterizzata dall’abbondanza di cellule parabasali e intermedie. Molto spesso vengono rilevati batteri e alcuni neutrofili. Con l’arrivo della terza età la citologia vaginale nelle femmine rivela scarse cellule superficiali, senza nucleo.

Come funziona l’accoppiamento

cani con occhiali

La prima fase è caratterizzata dal maschio che fiuta il calore della femmina, cominciando a girarle attorno scodinzolando. Una volta presa confidenza, i due iniziano a divertirsi con inseguimenti e inchini. A questo punto, il maschio poggia la sua testa sul dorso della femmina: è una richiesta di consenso all’accoppiamento; se la femmina rimane ferma significa che accetta.

Avviene così la monta, con la penetrazione: entrando nello specifico, il maschio lambisce la vulva per breve tempo, la cagna recettiva resta in piedi e sposta lateralmente la coda permettendo al cane di montarle in groppa. Per via della presenza dell’osso del pene, la penetrazione avverrà senza erezione (ci sarà in un secondo momento).

Dopo l’eiaculazione, il maschio scende dalla groppa rimanendo coda a coda con la femmina: è la cosiddetta fase di nodo, che può durare dai 5 ai 20 minuti (durante i quali continua il passaggio di liquido seminale).

Concluso l’accoppiamento, bisogna attendere che i due cani si separino autonomamente fra di loro (10 minuti circa); se ciò venisse fatto da noi potrebbe creare dolore ai quattrozampe. Ovviamente, il corteggiamento fra cani può variare da situazione a situazione, è possibile anche che il maschio sia più aggressivo e che obblighi la femmina all’accoppiamento.

Come capire se la tua cagnolina è rimasta incinta

Non tutti gli accoppiamenti vanno a buon fine, dunque non è detto che dopo un incontro amoroso l’animale sia in attesa. È difficile capire se la propria cagna sia incinta basandosi solamente sui cambiamenti comportamentali: alcune quattrozampe possono manifestare variazioni dell’appetito, altre possono tendere a isolarsi in apatia in un “nido” protetto, altre ancora possono assumere atteggiamenti diversi nei confronti dei maschi.

Ad oggi non esiste un test di gravidanza precoce per cagnette incinte, la prima cosa da fare quindi quando si sospetta una gravidanza è portare l’animale dal veterinario, che tramite visita ed ecografia confermerà o meno lo stato interessante.

Vuoi approfondire il tema? Ascolta la puntata del Podcast “Come Cani e Gatti” dedicata al ciclo riproduttivo dei nostri amici a quattro zampe!