Alla scoperta del pesce Combattente, il guerriero dell’acquario

Tutte le informazioni sulle origini del Betta Splendens, le sue caratteristiche, il comportamento combattivo e come prendersi cura di questo affascinante pesce in un acquario domestico.

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Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

Il pesce Combattente, noto scientificamente come Betta Splendens, è una vera e propria opera d’arte della natura. La sua straordinaria bellezza, espressa nei colori accesi e nella forma sinuosa, lo ha reso una delle stelle dell’acquariofilia.
In questo articolo, esploreremo le sue peculiarità, osservandone le caratteristiche e le esigenze da considerare per garantirgli totale benessere in un ambiente domestico.

Storia e origini del pesce Combattente

L’allevamento del Betta Splendens ha radici storiche molto profonde, risalenti alla Thailandia dell’Ottocento. In quel periodo, i pesci venivano impiegati in combattimenti legali, eventi in cui due maschi venivano collocati in una piccola vasca, dando vita a duelli spesso cruenti.

Nello specifico, il pesce Combattente nasce nei territori del fiume Mekong, Questi luoghi, apparentemente estremi per la vita ittica, comprendono stagni, risaie e canali d’irrigazione, caratterizzati spesso da assenza di movimento o ricircolo d’acqua.

Il Betta Splendens è così amato e celebre in Thailandia, da essere stato nominato ufficialmente “pesce nazionale” nel 2019.

Caratteristiche distintive

I Betta Splendens condividono con poche altre specie ittiche la distintiva capacità di respirare attraverso il “labirinto”, un organo a forma di spugna, situato nella testa del pesce e ricoperto da capillari sanguigni che assorbono l’ossigeno.

Come abbiamo visto, questi esemplari sono originari di acque stagnanti; dunque, la possibilità di respirare aria permette loro di sopravvivere in condizioni sfavorevoli.

La dimensione dei Betta Splendens si attesta tra i 5 e i 7 centimetri, anche se le femmine sono generalmente più piccole rispetto ai maschi. La loro forma affusolata e robusta è caratterizzata da pinne dorsali, caudali e anali, oltre a due pinne ventrali e due pettorali.

L’aspetto dei Betta Splendens è sorprendente, i colori spaziano dal rosso al blu, dal bianco al viola, con esemplari che brillano come se fossero metallizzati. Le code possono essere a velo, corte o doppie, garantendo un vero spettacolo visivo durante la nuotata.

In totale, esistono circa 70 varietà di Betta Splendens, ma la continua pratica degli allevamenti intensivi e degli incroci potrebbe portare, in futuro, alla scoperta di ulteriori varianti.

L’indole guerriera del pesce Combattente

Il comportamento del pesce Combattente è una delle peculiarità più riconoscibili e affascinanti di questo esemplare, tanto da aver contribuito ampiamente alla sua fama planetaria. Il Betta, infatti, si distingue per la natura altamente aggressiva e belligerante, un tratto che si manifesta sia nei confronti dei maschi della sua specie, sia nei confronti di esponenti di altre varietà. La sua eccessiva territorialità gli ha conferito il nome originale di “Pla Kat,” traducibile come “pesce che morde.”

Tuttavia, in natura, raramente si arriva a scontri veri e propri tra maschi di Betta Splendens. Piuttosto, essi adottano un comportamento minaccioso, affiancandosi e mostrando le pinne tese in un atteggiamento di sfida. Nella maggior parte dei casi, consapevoli del potenziale esito negativo di uno scontro, uno dei contendenti si ritira. Questo atteggiamento difensivo è un’espressione della saggezza innata di tali esemplari.

Le femmine di Betta Splendens in acquario possono mostrare comportamenti di punzecchiamento reciproco, sebbene sia molto più frequente una condizione di convivenza pacifica. In generale, i pesci Combattenti sono creature poco propense alla socializzazione.

Nonostante la loro natura combattiva, i Betta Splendens dimostrano vivacità, giocosità e una notevole curiosità anche in solitudine, specialmente se sono ospitati in un ambiente adeguatamente allestito.

Betta Splendens

Cure e problemi frequenti

I Betta Splendens, pur essendo considerati esemplari resistenti in cattività, sono suscettibili a diverse malattie. Le patologie che possono colpire i Combattenti possono essere suddivise in batteriche, fungine e parassitarie, ognuna con le proprie cause e sintomi distintivi.

Le infezioni fungine spesso derivano da condizioni di salute preesistenti e possono essere prevenute migliorando la qualità dell’acqua. Nel caso della cornea torbida, una malattia che causa pellicole biancastre sugli occhi, l’igiene dell’habitat è cruciale. Sebbene non si tratti di un problema fatale, questa malattia può compromettere la vista del pesce, aumentando il rischio di infezioni. Per questo, il trattamento con antibiotici è raccomandato.

La foruncolosi è un altro problema frequente e si manifesta con ulcere cutanee e piaghe rosse. Può essere prevenuta garantendo ai pesci un ambiente acquatico di qualità. La foruncolosi risulta letale se non curata tempestivamente, per questo è bene rivolgersi a un veterinario specializzato a fronte di eventuali dubbi.

L’idropisia, un disturbo mortale che colpisce i reni dei Betta, presenta sintomi come l’addome gonfio, squame rivolte verso l’esterno e occhi infossati. Non esiste una cura nota, ma alcuni farmaci possono fornire un sollievo temporaneo. La prevenzione si basa su un ambiente pulito e su un’alimentazione composta da cibi ricchi di vitamine.

Il disturbo della vescica natatoria, noto anche come flipover o SBD, porta i Betta a galleggiare. Questo problema può derivare da costipazione, cattive condizioni dell’acqua o infezioni da parassiti o batteri.

In generale, il mantenimento di un acquario pulito e di un’alimentazione equilibrata sono essenziali per la prevenzione di questi disturbi, così come la tempestività nel notare eventuali sintomi iniziali.

Linee guida per un’alimentazione adeguata

I pesci Combattenti, predatori naturali e carnivori, in libertà si nutrono di piccoli insetti, vermi, crostacei e zooplancton. Nell’acquario, è consigliabile somministrare loro alimenti specifici per Betta in diverse forme: come scaglie, granulati, liofilizzati o gel, alternando i vari prodotti disponibili sul mercato.

Nonostante la sua proverbiale resistenza, il Betta Splendens è poco tollerante a diete non adeguate. Il suo stomaco piccolo, per esempio, lo rende suscettibile a problemi come occlusione intestinale e obesità, se alimentato in modo scorretto o in eccesso.

La dieta dei pesci Combattenti dovrebbe essere varia, proteica, e contenere quantità moderate di grassi. È consigliabile fornire alimenti vivi come artemia salina, tubifex, microworms, daphnie e anguillole dell’aceto. Gli alimenti congelati come bloodworms, krill, larve rosse, larve bianche e cyclops sono, allo stesso modo, opzioni valide.

Per quanto riguarda il cibo secco, è preferibile limitarne l’uso, offrendolo non più di una volta a settimana. Anche se sul mercato sono disponibili prodotti di qualità, l’eccessivo consumo di alimenti di questo tipo potrebbe causare l’espansione nello stomaco del pesce.

Si consiglia, infine, di integrare l’alimentazione con un pasto a base vegetale una volta a settimana, per favorire la pulizia del tratto gastrointestinale.

Come ospitare un pesce Combattente nel tuo acquario

Accogliere un pesce Combattente nell’acquario di casa richiede un’attenzione particolare alle esigenze specifiche di questa specie. Contrariamente a molte credenze dell’acquariofilia, per i Betta Splendens, la regola “più grande è l’acquario, meglio vivrà” non risulta valida. Dato il loro habitat naturale, fatto di acque stagnanti e basse, l’allestimento di un acquario per il Combattente deve cercare di attenersi a tali caratteristiche.

Dunque, per ospitare al meglio un Betta, è consigliata una vasca di dimensioni contenute, da 15 a 20 litri al massimo, con una colonna d’acqua alta da 10 a 20 cm. Un elemento cruciale è il coperchio, fondamentale per due motivi principali: in primo luogo, i Betta Splendens appartengono al sottordine dei labirintidi e, come abbiamo già accennato, salgono in superficie per respirare aria atmosferica. In secondo luogo, in natura, questi pesci hanno sviluppato la capacità di saltare da una pozza d’acqua all’altra durante periodi di siccità, comportamento che potrebbe essere riprodotto in acquario senza un motivo specifico, portandoli alla morte prematura.

L’acquario ideale dovrebbe essere ricco di piante come Vallisnerie, Cryptocoryne e Anubias, con anfore o tane in cui i Betta possano rifugiarsi. Legni come rami, tronchi o radici sono essenziali, in quanto capaci di rilasciare tannini ed acidi umici di cui beneficiano i pesci.

Quando si ospita un pesce Combattente in un acquario, è importante considerare le interazioni con altre specie ittiche. I Betta Splendens sono noti per il loro comportamento territoriale e aggressivo, quindi è consigliabile evitare la coabitazione con pesci dal temperamento simile o con pinne lunghe e vistose, che potrebbero scatenare conflitti.

Infine, la filtrazione dell’acqua è cruciale, ma il movimento del ricircolo dovrebbe essere lento, simile alle condizioni delle acque stagnanti in cui vivono naturalmente.

Curiosità

Il costo di un pesce Combattente varia a seconda della sua provenienza e della sua razza. In generale, un esemplare di pesce Betta costa dai 5 ai 10 euro. I Combattenti di razza, come i Betta Splendens Plakat, i Betta Splendens Dumbo e i Betta Splendens Halfmoon, possono costare anche oltre i 20 euro.

La vita media di questo pesce guerriero è di circa 2-3 anni, ma può arrivare anche a 5 anni se viene curato correttamente. Per garantire una buona longevità al proprio Betta Splendens, è importante fornirgli il giusto habitat.

Il pesce Combattente si erge come un’icona dell’acquariofilia grazie alla sua bellezza vibrante e al comportamento unico. In questo articolo abbiamo esaminato le sue origini, le caratteristiche distintive, il comportamento belligerante e le cure necessarie per garantirgli una vita sana.

Ospitare un Betta Splendens richiede un approccio mirato, considerando le dimensioni dell’acquario, la filtrazione adeguata, e la creazione di un ambiente che rispecchi le sue condizioni naturali. In definitiva, il pesce Combattente si presenta come una scelta affascinante per gli amanti dell’acquario, richiedendo cura, attenzione e una profonda comprensione delle sue esigenze.

Argomento Contenuto
Nome Scientifico Betta Splendens
Origini Thailandia dell’Ottocento, utilizzato in combattimenti legali, nominato “pesce nazionale” nel 2019
Caratteristiche Respiro attraverso il “labirinto,” dimensioni 5-7 cm, varietà di colori e code
Comportamento Naturalezza aggressiva, sfide tra maschi, comportamento territoriale
Cure e Problemi Malattie batteriche, fungine, parassitarie; alimentazione adeguata; sintomi e prevenzione
Alimentazione Predatori carnivori, dieta varia, proteica, evitare eccessi e alimenti secchi
Ospitare in Acquario Vasca di 15-20 litri, coperchio, piante, legni, filtrazione lenta, compatibilità con altre specie
Curiosità Costo variabile, vita media 2-5 anni, icona dell’acquariofilia