Alla scoperta di Nemo: tutto sul Pesce pagliaccio, tra colori vivaci e anemoni

Esplora il mondo del Pesce pagliaccio, star di "Alla ricerca di Nemo", e impara a curarlo nel tuo acquario.

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Eleonora Toresi

Veterinaria

Amante sin da bambina degli animali, a 16 anni decide di diventare veterinaria. Si trasferisce in Spagna a studiare, prima a Lugo poi a Madrid, specializzandosi in medicina felina. Per DiLei scrive nella sezione Pets.

Il Pesce pagliaccio, con la sua buffa livrea arancione a strisce bianche, ha saputo catturare il cuore di tutti nel film d’animazione “Alla ricerca di Nemo”.

Tuttavia, l’interesse per questo affascinante pesciolino, abitante delle calde acque tropicali e delle barriere coralline, va oltre la sua rappresentazione cinematografica; si tratta, infatti, di una creatura intrigante che merita di essere ammirata e conosciuta nelle sue diverse sfaccettature.

Nel corso di questo articolo, ti guideremo attraverso la storia e le origini del Pesce pagliaccio, esplorando i dettagli del suo carattere e dandoti preziosi consigli su come prenderti cura di lui all’interno del tuo acquario.

Le origini del Pesce pagliaccio

I Pesci pagliaccio, in natura, popolano le calde acque dell’oceano Indo-Pacifico, spingendosi attraverso le correnti oceaniche per raggiungere le coste di diverse nazioni. Queste affascinanti creature sono presenti in regioni come Australia, Cina, Giappone, Indonesia, Taiwan, Thailandia, India, Malesia e Filippine.
La zona più densamente popolata è quella che circonda la Nuova Guinea, in particolare nella zona di Madang, dove si possono contare ben dieci varietà di Pesce pagliaccio.

Caratteristiche distintive

Il Pesce pagliaccio, con una lunghezza che varia dai 7 ai 15 centimetri, rappresenta un concentrato vibrante di colori che spaziano tra il nero, l’arancione, il giallo e il rosso.

Una peculiarità intrigante di questi pesci è che alla nascita sono ermafroditi, il che significa che ogni individuo nasce con entrambi i sessi, maschile e femminile.

Quando si tratta di riprodursi, i pesci pagliaccio formano gruppi sociali in cui vige una gerarchia ben precisa: il pesce dominante diventa la femmina superiore, mentre il secondo pesce diventa il maschio. Gli altri elementi del gruppo restano subordinati e non si riproducono.
Se la femmina dominante muore, il maschio si trasforma in una femmina e il pesce subordinato più grande diventa il nuovo maschio dominante.

I Pesci pagliaccio non sono particolarmente delicati e richiedono attenzioni limitate, a patto che siano mantenuti in un ambiente di acqua salata e nel rispetto delle regole che vedremo poco più avanti. Tuttavia, la loro gestione non è raccomandata per i principianti, in quanto, oltre ai Pesci pagliaccio, l’attenzione richiesta si concentra soprattutto sull’anemone, protagonista indispensabile per il loro benessere.

Quante specie di pesce pagliaccio esistono?

Queste vivaci creature appartengono alla famiglia dei Pomacentridi e si distinguono in ben 29 varietà, raggruppate in cinque sottogeneri: Actinicola, Amphiprion clarkii, Amphiprion ephippium, Paramphiprion e Phalerebus.

Tra le diverse specie, l’Amphiprion percula e l’Amphiprion ocellaris emergono come le più riconoscibili, contribuendo in modo significativo alla fama del Pesce pagliaccio che abbiamo conosciuto nel film Disney.

Vi sono però altre varianti degne di nota, per esempio il Pesce pagliaccio pomodoro, lungo circa 12 cm, che sfoggia una singola striscia bianca delimitata sulla testa dal nero.

Altrettanto particolare è il Pesce pagliaccio bifasciato, di colore marrone aranciato e lungo circa 10 cm, originario del Mar Rosso.

Senza dubbio, l’universo variopinto di queste simpatiche creature marine sa offrire un incredibile spettacolo, rendendo i Pesci pagliaccio una scelta affascinante per gli appassionati di acquariologia.

Pesce pagliaccio caratteristiche

Adorabile e astuto: il carattere del Pesce pagliaccio

Il comportamento del pesce pagliaccio può presentare leggere variazioni in base alla specie e all’ambiente circostante.

Generalmente, vive in gruppo all’interno delle anemoni, con una gerarchia sociale ben strutturata.

La deposizione e la fecondazione delle uova avviene vicino all’anemone, ed è il maschio che se ne prende cura, sorvegliandole, pulendole e ventilandole adeguatamente con le pinne.

Si tratta di pesci prolifici, infatti possono deporre dalle 200 alle 400 uova. Ci vuole all’incirca una settimana per la schiusa, che avviene solitamente di notte.

I pesci pagliaccio comunicano tra loro attraverso suoni variabili in frequenza e intensità. Questa forma di comunicazione è cruciale per stabilire e mantenere l’equilibrio sociale all’interno del gruppo.

Attivi esploratori, questi pesciolini si muovono continuamente tra gli anemoni alla ricerca di cibo e rifugio, ampliando le proprie relazioni simbiotiche con diverse anemoni.

La vita in simbiosi con l’anemone

Una delle caratteristiche più straordinarie dei Pesci pagliaccio è la loro simbiosi con gli anemoni di mare con i quali sviluppano una connessione unica, utilizzandoli come rifugio.

Infatti, mentre gli anemoni sono noti per i loro tentacoli urticanti, il corpo del pesce è dotato di uno strato mucoso che lo protegge dal veleno, permettendogli di creare il proprio nido tra i suoi filamenti.

Il processo di formazione di questo muco è tutt’ora oggetto di studio da parte degli esperti, ma è certo che non sia presente sin dalla nascita, al contrario pare si sviluppi nel corso della vita, aggiungendo un tocco di mistero all’affascinante biologia di queste simpatiche creature colorate.

Alcune specie di Pesce pagliaccio richiedono una fase di adattamento per diventare immuni al veleno dell’anemone, mentre altre possono nuotare nelle zone in cui è presente fin da subito.

In sostanza, la simbiosi con l’anemone fornisce al Pesce pagliaccio una difesa efficace contro predatori agguerriti come i Pesci farfalla e i Pesci lima. L’anemone, a sua volta, beneficia del movimento dell’acqua generato dalle pinne, e della capacità del pesciolino di attirare i predatori, di cui l’anemone si nutre, grazie ai colori sgargianti.

Cure e problemi frequenti

I Pesci pagliaccio possono essere suscettibili a diverse malattie, alcune delle quali comuni tra i pesci d’acquario. Tra le problematiche più diffuse troviamo le seguenti:

  • Ich – Cryptocaryon irritans

Caratterizzata da piccoli puntini bianchi su pelle, pinne e branchie. Questa malattia è causata da un protozoo parassita. Il trattamento implica l’aumento della temperatura dell’acqua, l’incremento della sua salinità e farmaci specifici, prescritti da un veterinario.

  • Velvet – Oodinium

Questa malattia è causata da un altro protozoo e si manifesta con la comparsa di un rivestimento dorato o marrone sulla pelle. I pesci infetti possono sfregarsi contro le superfici dell’acquario per il fastidio. Anche in questo caso, il trattamento richiede farmaci mirati.

  • Funghi o infezioni batteriche

Le infezioni fungine possono insorgere a seguito di lesioni, manifestandosi con crescite bianche o grigie. L’uso di antimicotici è essenziale per il trattamento.
Le infezioni batteriche, invece, sono spesso dovute ferite o stress. Causano gonfiore, ulcere e comportamenti insoliti. Gli antibiotici sono la soluzione preferenziale per una guarigione rapida ed efficace.

  • Parassiti intestinali

Alcuni pesci pagliaccio possono ospitare parassiti intestinali, con lo sviluppo di sintomi specifici come la perdita di peso e cambiamenti nelle feci. In questo caso, un veterinario specializzato saprà indicare la giusta terapia.

Per prevenire queste malattie, è essenziale mantenere un ambiente acquatico sano e pulito. Innanzitutto, i nuovi Pesci pagliaccio dovrebbero essere mantenuti in quarantena prima di essere introdotti nell’acquario principale, permettendo di identificare tempestivamente segni di malattie.
È necessario poi mantenere costanti i parametri dell’acqua e offrire una dieta bilanciata e variegata ai pesciolini, per rafforzare il loro sistema immunitario.
Infine, è essenziale assicurarsi che l’acquario sia ben allestito con nascondigli, spazi aperti e un efficace sistema di filtrazione.

Consigli per un’alimentazione corretta

I Pesci pagliaccio, essendo onnivori, sperimentano una dieta varia in natura, cibandosi di piccoli gamberetti, plancton, alghe e copepodi. Ricreare un regime alimentare simile in un acquario domestico è fondamentale per il loro benessere. Ecco alcuni consigli per garantire loro un’alimentazione corretta.

Innanzitutto, offri una dieta completa composta sia da alimenti di origine animale che vegetale, includendo cibi come gamberetti, piccoli pesci, alghe marine e mangimi specifici per pesci pagliaccio disponibili in commercio.

Assicurati che si tratti di una dieta equilibrata, ciò contribuirà a mantenere la salute generale e il colore vivace dei pesci.

Considera l’istinto dei Pesci pagliaccio di accumulare il cibo in eccesso. Distribuisci, dunque, piccole quantità di cibo più volte al giorno anziché una grande quantità in una sola volta. Questo emula il loro comportamento naturale di ricerca e approvvigionamento. Per un effetto ancora più realistico, posiziona il cibo vicino agli anemoni nell’acquario.

Pesci pagliaccio

Come allevare il Pesce pagliaccio in acquario

I Pesci pagliaccio non presentano esigenze complesse, tuttavia, per garantire il loro benessere, è essenziale considerare diversi aspetti cruciali.

In primo luogo, gli ambienti marini richiedono una gestione attenta dei parametri dell’acqua, tra cui pH, temperatura, ammoniaca, nitriti e nitrati, che devono essere costantemente mantenuti in condizioni ottimali.

In secondo luogo, come abbiamo visto, i Pesci pagliaccio stabiliscono una simbiosi preziosa con gli anemoni di mare, i quali presentano esigenze più articolate che richiedono una conoscenza approfondita e attenta.

La scelta della grandezza dell’acquario è un altro aspetto cruciale da considerare. Le dimensioni ideali dipendono dalla specie di Pesce pagliaccio che si intende ospitare. In questo contesto, è vivamente consigliato consultare un esperto di acquariologia, che sarà in grado di fornire indicazioni precise.

Inoltre, è fondamentale mantenere una sorveglianza costante dei Pesci pagliaccio, osservando attentamente il loro comportamento e la loro interazione con gli anemoni. Questo monitoraggio regolare contribuirà a identificare tempestivamente eventuali segnali di disagio o malattie, permettendo interventi preventivi mirati.

Dove acquistare un Pesce pagliaccio

Se leggendo la nostra breve guida hai deciso che il Pesce pagliaccio è la scelta ideale per te, ti consigliamo di rivolgerti a un negozio specializzato in pesci marini. Qui, potrai ottenere informazioni dettagliate sulla cura e sull’ambientazione necessaria per garantire il benessere ottimale di questo affascinante pesciolino.

Ricorda che, in natura, i Pesci pagliaccio possono vivere fino a dieci anni, mentre in un ambiente d’acquario raggiungono generalmente un’età di circa cinque anni.

In termini di costo, la Amphiprion ocellaris – che è spesso considerata la specie più comune e accessibile – ha un prezzo che varia dai 10 ai 20 euro, a seconda delle dimensioni.

Per gli appassionati, che desiderano esemplari adulti o varietà più particolari, i costi possono salire dai 35 ai 60 euro.

Il Pesce pagliaccio, dunque, si riconferma un protagonista straordinario, non solo sul grande schermo ma anche nella vita di tutti i giorni: con il suo carattere originale e la sua vivace bellezza non può che catturare l’immaginazione di tutti gli amanti della vita marina.

Informazioni Dettagli
Origini Nativi dell’Indo-Pacifico, i Pesci pagliaccio sono noti per la loro convivenza con gli anemoni nelle barriere coralline.
Caratteristiche Lunghezza 7-15 cm, colorazione arancione con strisce bianche, ermafroditi con gerarchia sociale per la riproduzione.
Specie Oltre 29 varietà, incluse Amphiprion percula e ocellaris, con alcune specie specifiche del Mar Rosso.
Comportamento Sociali e gregari, vivono in simbiosi con gli anemoni, comunicando attraverso suoni e proteggendo le uova.
Simbiosi con l’anemone La relazione simbiotica offre protezione e sostegno reciproco tra Pesci pagliaccio e anemoni.
Salute Suscettibili a Ich, infezioni fungine e batteriche, stress da cattura e malattie parassitarie.
Alimentazione Onnivori, preferiscono una dieta varia con cibo vivo, congelato e secco per mantenere la loro salute e colorazione.
Allevamento in acquario Richiedono acquari di almeno 60 litri con ambienti ben allestiti, stabilità dei parametri dell’acqua e compagnia degli anemoni.
Acquisto Disponibili nei negozi specializzati con prezzi variabili in base alla specie e alle dimensioni, da 10 a 60 euro.
Longevità Possono vivere fino a 10 anni in natura, con una vita media di circa 5 anni in acquario.