Il furetto, nome scientifico Mustela Putorius Furo, è un mammifero carnivoro che fa parte della famiglia dei Mustelidi e alla sottofamiglia dei Mustelinae. La traduzione è “donnola ladra” e si riferisce all’abitudine di nascondere il cibo e all’odore forte che emana quando pensa di dover segnare il territorio e difendersi dai predatori.
Si tratta di un animale domestico, che non esiste in natura e che discende dalla puzzola europea. A1i tempi degli Antichi Greci e Romani veniva impiegato nella caccia al coniglio. Fa eccezione solo il furetto dai piedi neri, originario del Nordamerica e in via d’estinzione, dalla forte componente selvatica. A dare valore giuridico allo status domestico è stato l’INFS, l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (dal 2008 ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Indice
Le caratteristiche fisiche del furetto
Il furetto può essere lungo dai 40 ai 60 centimetri. In genere gli esemplari di sesso maschile sono più grandi delle femmine e anche il peso segue questa tendenza: varia dai 500 grammi/un chilo a 1,5/2 chili. Presenta una corporatura allungata e delle zampe corte, a renderlo particolarmente agile nei movimenti è la colonna vertebrale particolarmente flessibile. Questo animale può essere:
- Albino (bianco panna o beige con macchioline attorno agli occhi);
- Chocolate (marrone, con il sottopelo che va dal bianco al dorato);
- Champagne (mantello chiaro, marrone o crema scuro);
- Marked white (bianco con una striscia marrone sulla schiena e fino all’estremità della coda);
- Panda (il manto ricorda quello del panda gigante, ma il muso e le zampe sono beige chiaro);
- Siamese (ha il pelo color caramello, tranne nell’addome tendenzialmente nero);
- Self (nero o grigio scuro);
- Roano (50% bianco e 50% di qualsiasi altro colore).
Contrariamente a quanto si possa immaginare, il furetto non ha né la vista né l’olfatto particolarmente sviluppati. Presenta dei denti affilati e cinque dita munite di cuscinetti. In media, la sua aspettativa di vita va dai setti ai dieci anni ed è strettamente correlata allo stile di vita che conduce.
Un po’ come accade con le puzzole, le ghiandole perianali di questo animale domestico possono emettere un odore molto forte per marcare il territorio e coprire altri segnali. In questo modo si difende dai potenziali predatori. Generalmente si riproduce in primavera ed estate, precisamente da marzo a settembre, e non supera le due cucciolate annuali. Una gravidanza dura circa 40 giorni e possono nascere da quattro a quindici cuccioli alla volta.
Furetto, carattere e temperamento
L’indole predatoria del furetto emerge nella sua curiosità innata e nel suo desiderio di esplorare il mondo che lo circonda. Questo animale domestico passa molte ore a dormire, ma quando è sveglio la sua attività principale è giocare. Ecco allora che necessita di attenzioni costanti e di stimoli psicofisici.
Ha un carattere affettuoso e non aggredisce, a meno che non si senta minacciato. In ogni caso, necessita di un periodo di socializzazione per abituarsi a chi lo adotta e alla sua nuova casa. Essendo crepuscolare, è più attivo all’alba e al tramonto. Di norma, fa amicizia facilmente anche con gli estranei.
L’alimentazione di questo animale domestico
Il furetto deve seguire una dieta sana e bilanciata, che tenga conto del suo fabbisogno quotidiano. In commercio esistono mangimi specifici, ma – su indicazione del veterinario – potrebbe mangiare anche cibo per gatti. Ama in maniera particolare i topi e le quaglie, è meglio che mangi prevalentemente carne magra.
Essendo carnivoro, deve assumere il giusto quantitativo di proteine animali attraverso alimenti di alta qualità. Prima di stabilire il suo piano alimentare, è consigliato parlare con un veterinario specializzato. Ci sono infatti cibi assolutamente vietati perché possono provocargli problemi di salute. Fra questi i cereali, la frutta, le verdure, i legumi, gli sfarinati e i derivati, il latte e i formaggi, i dolci e la carne di maiale. In generale è meglio che non assuma fibre e carboidrati.
Un esemplare domestico deve mangiare due o tre volte al giorno, per una quantità complessiva di 90/130 grammi di cibo umido e di 25/35 grammi di cibo secco. Inoltre deve avere a disposizione acqua sempre fresca e pulita. Se segue un’alimentazione esclusivamente carnivora, deve bilanciare con il giusto apporto di minerali e vitamine per evitare carenze nutrizionali.
Furetto in casa, consigli utili
Un esemplare di cucciolo di furetto può costare dai 100 ai 300 euro. Deve essere tenuto in un appartamento in sicurezza e solo per brevi periodi in gabbia o in una voliera. Deve essere spaziosa, sicura e confortevole, meglio se a due piani e con rampe o scale: l’animale deve potersi muovere tranquillamente, dormire, mangiare e fare i bisogni. Bisogna prevedere un’area nascosta per le ore di sonno, una zona per le ciotole e una per la lettiera. Infine non devono mancare dei giocattoli pensati appositamente per assecondare la sua natura.
Per posizionare la gabbietta è meglio scegliere una stanza silenziosa, lontana da rumori oppure da zone di passaggio. Deve essere un ambiente sicuro e senza pericoli, privo di oggetti che potrebbero essere ingeriti o cavi elettrici che potrebbero essere mordicchiati. È bene evitare fonti dirette di calore o correnti d’aria fredde e prediligere un’area dove sia libero di correre e fare attività fisica sempre sotto la supervisione di un umano.
È bene che passi almeno tre ore al giorno all’aperto. Se non si può muovere in un ambiente protetto, è bene abituarlo al guinzaglio. Non va mai dimenticato che il grado di addomesticamento non può essere mai totale e che non ama stare da solo molto a lungo.
Essendo un animale domestico, il furetto non rientra nelle specie tutelate della Legge 157 dell’11 febbraio 1992, che regola le norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. A salvaguardarlo è invece l’articolo 727 del Codice Penale – modificato con la legge 473 del 22 novembre 1993 – che si esprime in materia di maltrattamento sugli animali. La norma punisce qualsiasi detenzione che non tenga conto della natura dell’animale e proibisce l’abbandono. Inoltre, dall’ottobre 2004, l’Unione Europea – con il regolamento CE n.998/2003 – rende obbligatori il passaporto, il microchip e l’iscrizione all’anagrafe per tutti gli animali domestici (compresi quindi il furetto, il cane e il gatto).
Fonti bibliografiche