Incidente pullman Mestre: chi sono le vittime della tragedia

Un bilancio devastante quello delle vittime dell'incidente dell'autobus precipitato a Mestre. Molti stranieri, molti giovanissimi

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Giorgia Prina

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21 morti e 15 feriti. È questo il terribile bilancio dell’incidente avvenuto a Mestre la sera di martedì 3 ottobre. Tra le vittime due bambini. 5 le persone in bilico tra la vita e la morte. Un pullman, noleggiato da 40 turisti che alloggiavano nel camping Hu di Marghera, è precipitato da un cavalcavia della bretella che da Mestre porta all’autostrada A4. Dopo aver sfondato il parapetto, il velivolo ha fatto un volo di 15 metri, schiantandosi tra un magazzino e i binari della stazione. Poi ha preso fuoco, lasciando ancora meno possibilità di sopravvivenza ai passeggeri.

Incidente Mestre: chi sono le vittime

La caduta dal cavalcavia del pullman a Mestre e il successivo incendio, che ne è scaturito, non hanno concesso, purtroppo, alcuna via di fuga ai passeggeri del mezzo. Le 21 vittime della catastrofe sono state tutte identificate e si tratta prevalentemente di giovani vite, spezzate dal tragico incidente.

Il bilancio è drammatico, si tratta di 9 ucraini, 4 rumeni, 3 tedeschi, una croata, due portoghesi, un sudafricano e un italiano, quest’ultimo è l’autista del mezzo Alberto Rizzotto.  Tra gli ucraini sono state identificate 3 amiche che viaggiavano insieme, tutte della stessa età, appena 30 anni: Liubov Shyshkarova, Iryna Pashenko e Yuliia Niemova. Della stessa nazionalità anche Vasil Lomakin, di 70 anni e Tetiana Beskorovainova, di 65 anni.

L’unica vittima croata era una giovane donna incinta al settimo mese di gravidanza in viaggio di nozze, Antonela Bakovic di 24 anni. Il marito Marko Bakovic, suo coetaneo, è ancora ricoverato in rianimazione. I due si conoscevano fin da bambini e si erano sposati lo scorso 10 settembre. Marko era centrocampista dell’Hnk Sloga Mravince. Una delle vittime di nazionalità tedesca, invece, aveva 28 anni e si chiamava Siddarta Jonathan. 15 sono i feriti ancora ricoverati in ospedale, tra cui diversi minori e il figlio di una delle vittime ucraine.

Alberto Rizzotto: chi era l’autista del pullman precipitato dal cavalcavia

Tra le vittime del pullman precipitato a Mestre c’è anche l’autista del mezzo. Si chiamava Alberto Rizzotto ed “era molto esperto”, come hanno dichiarato i colleghi sotto choc dopo l’accaduto. Aveva 40 anni ed era originario di Tezze di Piave in provincia di Treviso. Rizzotto era un dipendente della Martini Bus srl che aveva noleggiato il mezzo alla società “La Linea” la quale aveva il contratto di trasporto per i turisti del campeggio in gita a Venezia.

L’ipotesi al vaglio degli esperti per il momento sostiene che Rizzotto si sia sentito male mentre imboccava il cavalcavia dell’Elettricità e per questo il bus è poi finito, dopo aver rimbalzato sul guard rail, nella sottostante ferrovia. Svolgeva l’attività da 7 anni e sono tanti i messaggi che nelle ore successive alla tragedia sono comparsi in rete per ricordarlo.

La dinamica dell’incidente di Mestre

Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente che ha coinvolto Alberto Rizzuto e i 40 passeggeri dell’autobus precipitato a Mestre. A causarlo potrebbe essere stato un malore del conducente, oppure di una manovra sbagliata in un punto in cui erano in corso dei lavori di rifacimento del cavalcavia. Gli inquirenti sono al lavoro per capire le cause. La polizia stradale sta effettuando i rilievi: c’è da verificare la traiettoria della caduta, le condizioni del manto stradale. Segni di frenata sull’asfalto pare non ce ne siano. E per ora il malore sembra l’unica spiegazione di questa tragedia.

Il mezzo, ad alimentazione ibrida metano-gasolio, potrebbe aver preso fuoco dopo aver toccato i cavi dell’elettricità. Il sindaco Luigi Brugnaro: “Un’immane tragedia. Il pullman coinvolto nell’incidente stava andando da Venezia a Marghera. È uscito completamente di strada, è volato giù dal ponte. Siamo in lutto”.