Giulia Cecchettin, la nonna Carla: “Domani sarà una giornata molto dolorosa”

La signora Carla Gatto, nonna di Giulia Cecchettin, si è collegata con Pomeriggio Cinque e ha ricordato la nipote a poche ore dai funerali a Padova

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Nicoletta Fersini

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“Era una rosa che stava sbocciando”. Con queste parole la signora Carla Gatto ha ricordato la nipote Giulia Cecchettin in collegamento a Pomeriggio Cinque. Il nome di Giulia continua a risuonare nelle orecchie e nei cuori di tutti gli italiani: il suo omicidio per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta ha smosso le coscienze e saranno tante le persone pronte a rendere omaggio alla giovane donna in occasione dei funerali, in programma martedì 5 dicembre a Padova. La città in cui Giulia stava per laurearsi, prima che la vita le fosse strappata via da un uomo che non ha mai accettato la fine della loro relazione.

Giulia Cecchettin, le parole della nonna Carla a Pomeriggio Cinque

I nonni sono persone speciali che nella gran parte dei casi rappresentano un vero punto di riferimento per i nipoti, pronti a confidarsi con loro anche su tutte quelle questioni che spesso si ha qualche remora ad affrontare con i genitori. Il rapporto tra Carla Gatto e Giulia Cecchettin era proprio così: nonna e nipote erano molto legate ed è difficile, anzi impossibile, capacitarsi del fatto che non potranno più vedersi, abbracciarsi, lasciarsi andare alle solite confidenze.

La nonna di Giulia è stata ospite di Pomeriggio Cinque e con Myrta Merlino ha parlato a cuore aperto della nipote, ancora una volta ricordando quanto fosse una giovane donna speciale: “Era una ragazza forte ma allo stesso tempo aveva un animo buonissimo, ed era eternamente allegra, per lei andava sempre tutto bene. Era come una ragazzina, amava i pupazzi, era una rosa che sta sbocciando“, ha detto in collegamento con il talk show.

Parole che arrivano a poche ore dai funerali della Cecchettin, in programma martedì 5 dicembre nella basilica di Santa Giustina in Prato della Valle a Padova, città in cui aveva frequentato l’università e si stava per laureare, poco prima di essere uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. “Domani sarà una giornata molto dolorosa – ha detto la nonna di Giulia -. Comunque noi il dolore lo viviamo con la mente, con il cuore e con il corpo, nel nostro intimo, nel nostro modo di rapportarci agli altri. Il fatto di essere delle persone serie, con il nostro modo di essere anche in altre occasioni in cui abbiamo dovuto affrontare cose”.

La nonna di Giulia Cecchettin solidale coi genitori di Filippo Turetta

Il pensiero della signora Gatto è andato inevitabilmente anche ai genitori di Filippo Turetta, l’uomo che ha ucciso Giulia privandola della chance di realizzare tutti i suoi sogni, di laurearsi dopo tanti anni di studio e sacrifici e di scoprire cosa le avrebbe riservato il futuro. L’ennesima tragedia, l’ennesimo femminicidio.

Mi dispiace molto per i genitori perché penso sia un dolore terribile per loro sapere cos’ha fatto loro figlio – ha detto la nonna della Cecchettin a Myrta Merlino -. Un pensiero per lui? Non lo so, non lo conoscevo, l’ho intravisto una volta sola. Giulia era innamorata all’inizio, era il suo primo amore, era una gioia per lei. Poi, quando ha manifestato qualche scontento ho detto che aveva fatto bene a lasciarlo, che avrebbe dovuto costruire la sua vita andando avanti per la sua strada e che avrebbe trovato l’uomo giusto per lei”. Cosa che qualsiasi nonna o nonno si augura per il proprio o la propria nipote.

Mentre Turetta si trova nel carcere di Verona, la famiglia di Giulia Cecchettin si appresta a celebrarne i funerali con l’auspicio che la morte di questa ragazza “solare, espansiva” sia “di esempio”: “Speriamo che non ci siano troppi emuli, questi ragazzi sono così superficiali, che vogliono fare la stessa cosa. Sono due le cose o serve per incentivare a qualcosa di buono, di meglio, qualche cambiamento nella società sperando che non ci siano emuli. Sto parlando con il cuore, non solo con la bocca, questo è vero. Io l’ho consigliata vai hai una bella strada, fai quello che ti piace perché quando uno ama fare le cose che gli danno felicità si troverà sempre bene nella vita”, ha concluso la signora Gatto.