Saldi invernali 2024, Lombardia: calendario e regole

La durata massima del periodo degli sconti è di 60 giorni: quindi, quest'anno, termineranno lunedì 4 marzo

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Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Pubblicato: 30 Dicembre 2023 18:37

Tutto pronto per i saldi invernali 2024. Nella prima settimana del 2024 a Milano e nel resto della Lombardia inizierà il periodo degli sconti. La data di avvio è stata scelta in base alla delibera della giunta regionale del Pirellone che sancisce che i saldi invernali possono iniziare il “primo giorno feriale antecedente l’Epifania”. Si comincia quindi venerdì 5 gennaio con durata massima di 60 giorni.

Quando iniziano i saldi invernali 2024 in Lombardia

La Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni ha accolto le richieste della maggior parte delle associazioni di categoria più rappresentative a livello nazionale, confermando come data di inizio dei saldi invernali venerdì 5 gennaio 2024 in tutta Italia (Lombardia compresa). L’unica ad anticipare è stata la Valle d’Aosta, che inizierà la stagione degli sconti già dal 3 gennaio 2024, con divieto di effettuare promozioni nei 15 giorni prima dell’inizio dei saldi.

I consumatori possono aspettarsi una vasta gamma di sconti, con ribassi che vanno dal 30% al 70%. Sconti che interesseranno il settore dell’abbigliamento e non solo. L’occasione durerà da 30 a 90 giorni, permettendo a chiunque di pianificare con attenzione i propri acquisti e di beneficiare di offerte convenienti su una varietà di prodotti, sempre con un occhio attento per evitare truffe ed incomprensioni. In Lombardia il periodo degli sconti andrà avanti fino al 4 marzo 2024.

“Ai fini di informazione e tutela dei consumatori, i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. – si legge sul sito della Regione Lombardia – È invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso. L’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto”.

E poi ancora: “I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale e se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare”.

Saldi invernali 2024: il calendario Regione per Regione

Il calendario dei saldi invernali 2024Regione per Regione:

Valle d’Aosta: 3 gennaio

Lombardia: 5 gennaio

Abruzzo: 5 gennaio

Basilicata: 5 gennaio

Calabria: 5 gennaio

Campania: 5 gennaio

Emilia-Romagna: 5 gennaio

Friuli Venezia Giulia: 5 gennaio

Lazio: 5 gennaio

Liguria: 5 gennaio

Marche: 5 gennaio

Molise: 5 gennaio

Piemonte: 5 gennaio

Puglia: 5 gennaio

Sardegna: 5 gennaio

Sicilia: 5 gennaio

Toscana: 5 gennaio

Trentino-Alto Adige: 5 gennaio

Umbria: 5 gennaio

Veneto: 5 gennaio

Saldi invernali 2024: guida all’acquisto sicuro

Per saldi chiari e sicuri la Federazione Moda Italia-Confcommercio ha stilato delle regole di base che è utile conoscere, considerando che negli ultimi anni le multe dell’Antitrust per pratiche commerciali scorrette sono raddoppiate da 5 a 10 milioni.

Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.