Tra gli incubi più ricorrenti in età adulta c’è quello di sognare di dover rifare l’esame di maturità e di non essere affatto preparati. Per gli alunni della quinta A del liceo scientifico Galileo Galilei di Spadafora, in provincia di Messina, in Sicilia, l’incubo si è trasformato in realtà. Gli studenti avevano sostenuto, così come tutti gli altri scolari d’Italia, l’esame durante l’estate appena trascorsa ma adesso, molti già iscritti all’università o impegnati a costruire il proprio futuro, sono dovuti tornare alla scuola superiore per ripetere di nuovo la maturità. Il loro esame è stato annullato per via del ricorso di una compagna bocciata la prima volta.
“Un vero incubo”: la paura di chi ha rifatto la maturità
Le ultime tre settimane – la richiamata ai banchi è arrivata infatti meno di un mese fa – sono state dure per gli ex alunni della quinta A. Tornare sui banchi di scuola per rifare la maturità, mentre magari si studiava già all’università, con un’estate in mezzo ad annebbiare quello studiato in precedenza, non è stato affatto facile. “Ora cercherò di concentrarmi sul mio percorso di studi e di dimenticare questo terribile sogno che considereremo come una delle cose della nostra vita da non ricordare” ha ammesso, sincera, Jolanda.
Ansia anche per Giulia, che si portava addosso una brutta sensazione: “Per mesi ho pensato all’eventualità di dover rifare l’esame, ed è accaduto”. Tanto stress, che si è disciolto una volta portato a termine il nuovo esame orale (che i ragazzi svolgeranno in sessioni separate fino alla fine di questa settimana). Tira un sospiro di sollievo Erica: “Mi sono tolta un peso e finalmente mi sento più libera. Inizialmente ero un po’ in ansia perché la preparazione non era più la stessa rispetto a quando è finita la scuola”. E lo stessa fa Andrea: “Mi sento più rilassato e tranquillo anche se l’ansia c’è stata”. In bocca al lupo per il futuro a questi stoici maturandi bis.
È possibile dover rifare la maturità?
Quello del liceo di Spadafora è un caso più unico che raro. Dopo aver scoperto di essere stata bocciata, una studentessa ha fatto ricorso al Tar, denunciando irregolarità nella prova d’esame. Durante le sue ricerche, il Tribunale ha rinvenuto, in una chat di studenti, un messaggio inviato dalla prof di storia e filosofia, in cui si anticipavano alcuni quesiti dell’esame. Il messaggino d’aiuto arrivò a tutti, tranne alla studentessa bocciata.
Così, nonostante il ricorso di tutti i compagni di classe, il Tar ha dato ragione alla studentessa definitasi parte lesa, ha cambiato d’istituto la prof incriminata e ha annullato i voti dell’esame precedente, facendo tornare tutti sui banchi. Secondo i colleghi professori, però, la docente non agì in malafede ma la sua, “è stata una leggerezza per aiutare i ragazzi”.
Perché continuiamo a sognare l’esame di maturità?
Quello di dover rifare l’esame di maturità e di non essere affatto preparati è uno dei sogni più ricorrenti, anche quando la scuola si è ormai finita da anni. E, quasi per tutti, è un vero e proprio incubo, in cui si percepisce tutta l’ansia e la preoccupazione di non essere preparati. La neuroscienza spiega che è come se il nostro cervello continuasse a sentirsi in colpa per aver in qualche modo “barato” all’esame – perché magari non si era studiato proprio tutto o si era ricorsi ai suggerimenti del compagno.
È un incubo che ritorna nelle occasioni in cui ci sentiamo di nuovo sotto “esame”, magari prima di un colloquio per un nuovo posto di lavoro, e crediamo di non essere all’altezza. Così, il nostro inconscio torna al primo grande esame della vita adulta, quello impossibile da dimenticare, specie per i ragazzi di Spadafora.