IT Alert, cosa fare quando arriva il messaggio e le date regione per regione

Cosa occorre fare dopo aver ricevuto la notifica di IT Alert e qual è il calendario dei prossimi test in giro per le regioni italiane

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Prosegue la sperimentazione del servizio IT Alert che, regione dopo regione, sta confermando la bontà del proprio servizio e, al tempo stesso, ha garantito un bello spavento a molti cittadini, soprattutto i più anziani. Quel rumore fastidioso che ha spinto molti a saltare dalla sedia, però, è proprio ciò che in caso di pericolo potrebbe risultare salvifico. Vediamo nel dettaglio qual è il calendario delle regioni che mancano all’appello, così come cosa fare nel momento in cui la notifica raggiunge il proprio smartphone.

IT Alert, il calendario

Il processo di verifica del sistema ha avuto inizio a giugno, effettuando i primi test in Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna. Il 12 settembre è poi toccato a un trittico, ovvero Campania, Friuli Venezia Giulia e Marche. Il 14 settembre, invece, spazio a Piemonte, Puglia e Umbria. Mancano ancora alcuni alert all’appello, ed ecco il calendario completo:

  • 19 settembre: Basilicata, Lombardia, Molise;
  • 21 settembre: Lazio, Valle d’Aosta, Veneto;
  • 26 settembre: Abruzzo, Provincia Autonoma di Trento;
  • 27 settembre: Liguria;
  • 13 ottobre: Provincia Autonoma di Bolzano.

A cosa serve l’IT Alert: cosa fare

In molti si sono posti più di qualche domanda in merito al servizio di allerta via notifica sullo smartphone. I complottisti, ovviamente, si sono lasciati andare a teorie molto particolari, e lo stesso hanno fatto i più ansiosi, comprensibilmente. Se qualcosa del genere viene sperimentato, si legge online, vuol dire che qualcosa di devastante è possibilmente in arrivo.

Al di là di questo retropensiero, proviamo a capire cosa fare nel momento in cui il nostro dispositivo inizia a suonare, in maniera di certo fastidiosa, e si legge il testo d’allerta. Lo schermo è completamente colmo di testo ed è impossibile mancare il messaggio, che stavolta non ha un reale valore.

Quindi in questa fase non occorre far nulla, sia chiaro, soltanto cliccare e rimuovere la notifica. Discorso differente, invece, in futuro. Se dovesse giungere una nuova notifica, sarà per un rischio reale e concreto, del quale la Protezione Civile ci mette al corrente. In quel caso la notifica dovrà essere letta con grande attenzione, rispettando esattamente le indicazioni ricevute.

Il servizio IT Alert sfrutta una tecnologia in grado di collegare le CBE, ovvero cell broadcast entity, con i CBC, ovvero i cell broadcast centre degli operatori di telefonia. Si può quindi inviare una notifica a tutti gli smartphone connessi, presenti in determinare aree.

Si ricorda che la notifica rumorosa sul proprio telefono arriverà, secondo il calendario indicato, precisamente alle ore 12.00. Si consiglia di ricordare l’orario, al fine di non essere colti di soprassalto o magari evitare di ritrovarsi in luoghi particolari con il telefono acceso, in cui è richiesto silenzio.

Ricevuta la notifica, si può decidere di compilare un questionario, lasciando il proprio parere sul servizio, soprattutto se qualcosa non è andato per il verso giusto. L’operazione può essere svolta attraverso il sito IT Alert, offrendo un feedback alla Protezione Civile, inserendo i dati richiesti nel form previsto, spiegando il proprio punto di vista in merito all’operazione avvenuta. Tutto ciò avverrà in maniera anonima, con la totale tutela dei dati personali.