Chi è Gisella, la veggente di Trevignano e perché è stata condannata

Gisella, ex imprenditrice riscopertasi veggente, è stata condannata a due anni. Il suo nome è legato al fenomeno della Madonna di Trevignano

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Redazione

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Pubblicato: 8 Marzo 2023 15:44

Da imprenditrice a veggente, il destino di Maria Giuseppa Scarpulla (alias Gisella Cardia) è cambiato repentinamente portandola ad inseguire la vocazione religiosa. La donna è infatti celebre per i raduni in massa organizzati attorno alla statua della Madonna di Trevignano che, a suo dire, piangerebbe lacrime di sangue ogni mese. Ora, però, è arrivata per lei una condanna a due anni di reclusione, in riferimento alla sua precedente attività imprenditoriale.

Gisella, la veggente di Trevignano condannata per bancarotta fraudolenta

Maria Giuseppa Scarpulla, alias Gisella Cardia, ha creato un vero e proprio fenomeno attorno alla Madonna di Trevignano, in provincia di Roma. Numerosissimi, infatti, sono i fedeli che la seguono e che ogni giorno si radunano in preghiera attorno alla Madonna che, ogni mese, piangerebbe lacrime di sangue. Ora, però, è arrivata per lei una condanna a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta, in riferimento alla sua precedente attività di imprenditrice portata avanti prima di inseguire la vocazione religiosa e diventare una veggente.

Come riporta Il Messaggero, Gisella Cardia, 53 anni, di origini siciliane, è stata condannata in primo grado dal tribunale di Patti a due anni di reclusione per bancarotta fraudolente, pena sospesa. I fatti risalirebbero al 2013: secondo i capi di imputazione, l’impresa della donna, la “Majolica italiana”, avrebbe stipulato con Giacalone, amministratore unico e liquidatore dell’azienda “Ceramiche del Tirreno srl”, insieme a Caleca, l’amministratore di fatto dell’azienda, un contratto d’affitto d’azienda per un canone annuo di 108 mila euro. Canone ritenuto incongruo e che avrebbe determinato con operazioni dolose il fallimento della società.

Gisella e la Madonna di Trevignano: un fenomeno inspiegabile

La condanna indirizzata a Maria Giuseppa Scarpulla è riferita alla sua precedente attività imprenditoriale, poi abbandonata quando si è scoperta veggente, creando un vero e proprio fenomeno a Trevignano. La donna ha infatti rivelato di parlare ogni mese con la Madonna di questo piccolo comune romano, facendosi conoscere come Gisella Cardia: come riporta Il Messaggero, il nome sarebbe un diminutivo di Maria Giuseppa, mentre il cognome è del marito, Gianni.

Ma le lacrime di sangue che la Madonna di Trevignano verserebbe a cadenza mensile, più precisamente il 3 di ogni mese, da ormai 5 anni, sono finzione o realtà? La veggente è diventata famosa proprio per aver alimentato la curiosità su questi presunti contatti che avrebbe con la Madonna, al punto che seguaci e fedeli arrivano ogni giorno in massa per rivolgerle preghiere, sul promontorio dove sorge la statua. Intanto verrà istituita una commissione diocesana per far luce sul fenomeno, come rivelato dal vescovo di Civita Castellana, mons. Marco Salvi, all’Adnkronos: “Sono arrivato da un mese. Sto istituendo una commissione diocesana per una indagine previa“.

E anche il sindaco di Trevignano Claudia Maciucchi, sempre per Adnkronos, è intervenuta sulla questione: “Speriamo che la Chiesa e il Vaticano prendano in mano la situazione e chiariscano”. Il comune è una meta ricca di turisti e, quanto alle attenzioni dei media, “in paese non ci sono né scompiglio né disagi, tantomeno problemi di sorta, anche perché la statua si trova fuori dal paese, che quindi è coinvolto solo marginalmente”.