Perché la tradizione vuole che le spose si vestano di bianco

Scoprite dove ha origine la tradizione che vuole le spose vestite di bianco e cosa significa indossare un abito di questo colore

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Tra le immagini più associate ad un matrimonio, c’è senza alcun dubbio quella di una sposa di bianco vestita. Eppure non tutte le culture prevedono che le future mogli indossino un abito candido, ed anche in Occidente la tradizione è in realtà piuttosto recente.

Se quindi avete iniziato la ricerca del vostro abito nuziale, potrebbe rivelarsi utile conoscere le origini dell’usanza. In questa guida vi spieghiamo perché le spose vestono di bianco e quali alternative potete trovare al classico outfit matrimoniale.

Da dove ha origine la tradizione dell’abito bianco da sposa

In passato i matrimoni erano principalmente una questione familiare ed economica, e spesso venivano celebrati più per siglare delle alleanze politiche che delle unioni romantiche. I festeggiamenti, quindi, erano solitamente riservati alla nobiltà, e rappresentano il nostro principale punto di riferimento per tracciare le origini di diverse tradizioni nuziali.

Sebbene già nell’Antico Egitto, a Roma e in Grecia si potevano indossare abiti in lino bianco nel giorno del sì, nella maggior parte dei casi le spose si limitavano a sfoggiare per l’occasione il loro miglior vestito, assicurandosi che comunicasse ricchezza e opulenza.

Il primo abito bianco da sposa di cui abbiamo traccia fu indossato da Philippa d’Inghilterra, che sposò Eric di Pomerania nel 1406 e divenne Regine di Danimarca, Norvegia e Svezia. Fu comunque solo con le nozze tra la Regina Vittoria e il Principe Alberto che divenne un’usanza alla moda: fino a quel momento, infatti, i colori più utilizzati erano l’oro e l’argento, in quanto simbolo di prestigio. Sebbene per la sua incoronazione nel 1837 la sovrana avesse indossato lussuosi tessuti in rosso, oro ed ermellino, per il matrimonio le sue scelte furono molto diverse. Decisa a mettere in rilievo il suo ruolo di futura moglie rispetto a quello di imperatrice, indossó una coroncina di fiori d’arancio abbinata ad un abito bianco. Questa scelta diede avvio ad una tradizione utilizzata ancora oggi.

Vittoria si sposò agli albori della Rivoluzione industriale, e la crescente middle class delle grandi città inglesi si ispirò proprio a lei per le proprie nozze, complici soprattutto le immagini presenti dovunque sui giornali. Vestendosi meno come una regina e più come qualsiasi altra ragazza di buona famiglia, Vittoria organizzó delle nozze a dimensione familiare, restituendo a tutti l’impressione di poter vivere qualcosa di simile. La Regina spinse anche le figlie e la nuora Alessandra, che sarebbe diventata lei stessa sovrana nel 1901, a vestirsi di bianco nel giorno del sì.

Si dovette comunque attendere fino agli anni della Seconda Guerra Mondiale perché diventasse una vera e propria tradizione per le spose vestire di bianco. Fino all’inizio degli anni 50, infatti, gli abiti nuziali tendevano ad imitare lo stile e i modelli di quelli quotidiani. Quando la moda divenne più audace, casual e gender-fluid negli anni 60 e 70, l’abito nuziale passó ad identificare più un omaggio alle antiche usanze. Sempre più donne, infatti, nella vita di tutti i giorni indossavano pantaloni, ed un vestito bianco non rifletteva quindi il loro abbigliamento quotidiano: rappresentava un vero e proprio rituale.

Oggi gli abiti bianchi da sposa sono un mix di moda e tradizione, essendo molto influenzati da quanto si ammira sul red carpet e in passerella. L’usanza di indossarli unicamente nel giorno del sì è rimasta comunque invariata, e molte spose scelgono di tramandare il modello anche alle figlie o alle future generazioni.

Qual è il significato dell’abito bianco

L’abito bianco è da sempre associato ad eleganza, raffinatezza e, soprattutto, purezza. In passato, infatti, le donne erano chiamate a preservare la propria verginità fino alla prima notte di nozze.  Oggi, ovviamente, la situazione è molto cambiata: si può scegliere di indossare un abito candido a prescindere dalle proprie scelte sessuali, così come si può scegliere di sfoggiare un outfit di un altro colore. Possono optare per il bianco anche spose al loro secondo sì, così come mamme o future mamme con il pancione. L’unica regola, è sentirsi a proprio agio con se stesse e con ciò che si è scelto di indossare.

Allo stesso modo, pur optando per un modello di colore bianco, gli abiti si possono adattare allo stile di molti tipi di cerimonie: potete scegliere un modello casual se avete organizzato una cerimonia conviviale, oppure puntare su un classico maxi dress per le nozze più eleganti. L’unica limitazione, da questo punto di vista, riguarda invece gli ospiti. La tradizione vuole che il bianco sia riservato alla sposa, e quindi né gli invitati né le damigelle dovrebbero vestire total white.

Idee alternative ad un abito bianco da sposa

Se la maggior parte delle spose ancora oggi sceglie di affidarsi ad un classico abito bianco, esistono anche delle alternative per quante vogliano puntare su altri colori. A seconda del tipo di cerimonia organizzata, potreste valutare:

  • Un abito rosa. Nell’ultimo decennio il pink e tutte le sue sfumature hanno riscosso grande successo. Si può optare per un sobrio color cipria, nel caso di cerimonie raffinate ed eleganti, oppure per un classico rosa confetto per chi sogna un look da principessa.
  • Panna, avorio o champagne. Il giusto compromesso tra la tradizione e la voglia di non omologarsi, è quello di scegliere un abito di una tonalità più scura del bianco, ma comunque affine.
  • Una jumpsuit o un tailleur potrebbero rivelarsi la perfetta soluzione per chi voglia distinguersi in fatto di originalità, restando comunque elegante. Anche in questo caso, è preferibile optare per nuance chiare come il beige, magari con accenti più vivaci.
  • Oro e argento. Gli abiti metallici potrebbero rivelarsi dei validi alleati per i matrimoni serali, soprattutto nella stagione invernale o autunnale. I colori gioiello, da sempre elegantissimi, si sposano bene sia con abiti corti che lunghi, meglio se a sirena o a colonna.
  • Stampe e dettagli floreali su un fondo chiaro. Un’ottima soluzione per chi ha scelto di sposarsi in primavera o estate. Soprattutto se si tratta di un matrimonio botanico o cottagecore.
  • Il nude. Un abito di questo colore resta un’intramontabile alternativa per le spose più minimal. Attenzione alla vostra palette: questa nuance non si adatta a tutti i tipi di carnagione, e potrebbe rivelarsi molto insidiosa.