Occhio alle 8 cose da non fare mai ad un matrimonio

Ci sono alcuni errori da non commettere mai a un matrimonio: scopri quali sono

Foto di Rita Paola Maietta

Rita Paola Maietta

Giornalista pubblicista

Giornalista e blogger dal 2010, le piace scrivere di moda, design, casa, matrimonio e lifestyle mentre si destreggia nella vita da mamma.

Pubblicato: 22 Febbraio 2023 11:59

Quando si è invitati ad un matrimonio ci sono delle regole non scritte che andrebbero osservate. Si tratta del galateo o bon ton del matrimonio, che riguarda tutte quelle norme di comportamento che identificano la buona educazione. Praticamente, si tratta di un vero e proprio codice in grado di fissare le aspettative dei comportamenti sociali.

Anche i matrimoni hanno il loro codice di comportamento, più o meno rigoroso, fondato su tradizioni e formalità. A primo impatto, potrebbe sembrare un concetto retrò. In realtà, soltanto seguendo alcune regole che poi si concretizzano con le buone maniere, gli sposi e gli invitati potranno godere di un matrimonio con un atmosfera raffinata.

Di seguito vi sveliamo 8 comportamenti che andrebbero assolutamente evitati quando si è invitati ad un matrimonio. Non si tratta, naturalmente, di verità insindacabili poiché molto dipenderà anche dallo stile che gli sposi vorranno dare al loro ricevimento e dal livello di confidenza che gli invitati hanno con loro. Tuttavia, i suggerimenti che seguono, dagli outfit al regalo da fare agli sposi, gli errori da evitare ti salveranno da possibili figuracce. In linea di massima, vige la regola di farsi guidare dal buon gusto e dalle buone maniere.

1. Applaudire in Chiesa e non rispettare le regole

In Chiesa, la casa di Dio, bisognerebbe osservare un comportamento raffinato e sobrio. Tale comportamento dovrebbe essere osservato sia dagli sposi che dai loro parenti ed ospiti. Per questo motivo, a meno che non lo chieda espressamente il parroco, gli applausi (quelli fragorosi, quasi da stadio) andrebbero categoricamente evitati.

Ci sono, inoltre, altri comportamenti da dover osservare. Tra questi, spicca l’ordine di ingresso. Il primo a percorrere la navata, infatti, sarà lo sposo, accompagnato dalla madre alla sua destra o da un altro parente. Soltanto dopo entrano i paggetti e le damigelle. Fa il suo ingresso per ultima, la sposa, accompagnata a destra, sottobraccio, da suo padre.

Ad accogliere gli invitati ci sarà la madre della sposa che arriva in chiesa prima, con i testimoni. Proprio lei si accomoderà per ultima, poco prima che inizi la cerimonia. Gli invitati dovranno avere cura di lasciare liberi i banchi davanti perché sono riservati ai genitori degli sposi e ai loro parenti più prossimi. Per un matrimonio in chiesa la puntualità per gli invitati è d’obbligo. In chiesa, inoltre, bisognerebbe evitare di portarsi via l’addobbo floreale poiché, molto spesso, il fiorista si occupa di trasferirli al ricevimento o in un altro luogo.

2. Urlare apprezzamenti di ogni tipo

A cerimonia conclusa, dopo che gli sposi hanno fatto la loro uscita trionfale dalla chiesa (o dal Comune) da marito e moglie, molti tra gli invitati potrebbero lasciarsi andare a cori da stadio ed apprezzamenti che potrebbero arrivare al limite della decenza. Certamente gli sposi sono nel massimo del loro splendore. Al massimo un bravi oppure un belli potrebbero bastare.

Chi parla troppo ad alta voce oppure urla potrebbe anche dare fastidio e volersi mettere troppo al centro dell’attenzione che, in un giorno come quello, è senza dubbio riservata agli sposi.

3. Sparare i fuochi d’artificio

Anche sparare i fuochi d’artificio, appena gli sposi hanno varcato l’uscita della Chiesa, non è una buona idea. Il sagrato è sempre parte di un luogo sacro. Meglio riservare i fuochi alla location della festa, magari quando finisce, affidandosi a dei professionisti.

Non si tratta soltanto di una questione di decenza quanto di osservare la legge. In alcuni centri storici, infatti, potrebbe essere vietato far esplodere i fuochi d’artificio perché si tratta di luoghi in cui abitano molte persone, con annessi animali e bambini. Tale comportamento, potrebbe essere punti anche con multe e ammende che potrebbero costare, a chi ha avuto la brillante idea, anche diverse centinaia di euro. Se proprio si volessero sorprendere gli sposi, meglio optare per un’alternativa.

4. Abbigliamento poco consono all’evento

L’errore più comune che si può commettere, quando si è invitati ad un matrimonio, potrebbe essere, sicuramente, quello di sbagliare outfit. A tal proposito, il galateo detta delle regole ben precise, relativamente all’abbigliamento degli invitati. Questi ultimi dovranno scegliere dei look che non sovrastino in alcun modo gli sposi: no agli eccessi, dunque. Inoltre, sarebbero banditi alcuni colori come il bianco ed il rosso ma anche altri troppo fluorescenti o sgargianti. Via libera ai colori pastello per lei e ai classici blu, antracite per lui. Anche il viola non è contemplato poiché non ben augurante. In realtà, anche il nero è bandito dai matrimoni che si celebrano di giorno.

A condizionare la tipologia di look incide anche l’orario in cui si svolgeranno le nozze. Stando al galateo, infatti, l’abito lungo non è indicato per le cerimonie di giorno. Per l’uomo, invece, meglio evitare lo smoking, a meno che non sia espressamente richiesto dagli sposi. Se ancora non si sa bene cosa si vuole indossare, meglio lasciarsi guidare dalla legge del less is more che adottava anche Coco Chanel. In pratica, prima di uscire bisognerebbe guardarsi allo specchio e togliere un accessorio.

L’abbigliamento e la mise da scegliere cambieranno anche in base al ruolo ricoperto dall’invitato. La mamma dello sposo, infatti, dovrà scegliere un look più curato ed importante rispetto alla zia, ad esempio. Come pure i testimoni. In ogni caso, sarebbe meglio lasciarsi guidare dal buon senso. Non ci si potrà certo recare ad un ricevimento di nozze con canottiera e pantaloncini, non importa quanto caldo faccia. Attenzione anche ad essere aderenti al contesto: dei sandali raso terra, ad esempio, saranno perfetti per un matrimonio in spiaggia ma non per uno in una lussuosa dimora storica.

5. Prendere in giro gli sposi

I giochi e gli scherzi goliardici agli sposi dovrebbero essere sapientemente dosati in base al contesto. Se espressamente richiesti dai due piccioncini allora ok, pur mantenendo la sobrietà. Bisognerebbe mettere al bando i cartelloni da stadio o le prese in giro in stile festa di laurea. Da evitare anche i video celebrativi che ricordano note del passato che, magari, uno dei due sta cercando di dimenticare.

Spesso le prese in giro nascono dal fatto che gli ospiti che ne sono protagonisti hanno bevuto un po’ troppo. Meglio tenere giù il gomito per evitare di essere banditi dai prossimi matrimoni.

Piuttosto, l’invitato perfetto è quello che ha cura di interagire con gli altri ospiti, di divertirsi, ballare e partecipare alle attività (se previste).

6. Addobbare la macchina degli sposi in modo esagerato

Qualsiasi sia il mezzo di trasporto prescelto dagli sposi per lasciare insieme il ricevimento, auto d’epoca, motocicletta che dir si voglia, potrebbe essere decorato. Se gli sposi se ne sono dimenticati, puntualmente potrebbero pensarci gli invitati o gli amici più giocherelloni. Questi ultimi, però, non dovrebbero dimenticarsi il decoro: ci si trova pur sempre ad un ricevimento. Meglio dissuaderli, dunque, dal tappezzare la macchina degli sposi con foto hard per augurare un matrimonio prolifero.

Piuttosto, se non ci si vuole accontentare della semplice scritta Oggi sposi, ci sono altre decorazioni carine ed efficaci da poter adottare: fiocchi, post-it e, perché no, le classiche lattine. Attenzione ad informarsi prima se la macchina è a noleggio. Meglio evitare di danneggiare la macchina irrimediabilmente, sia essa a noleggio oppure no.

7. Calcare la mano con gli scherzi

Si potrebbe dare sfogo alla propria creatività in fatto di scherzi durante l’addio al nubilato/celibato e riservare, quelli molto più sobri, al giorno delle nozze. A meno che non siano gli sposi ad aver dedicato una parentesi dedicata agli scherzi sarebbe meglio tenere a freno il proprio spirito d’iniziativa. Alcuni scherzi, soprattutto al Sud, riguardano la preparazione del talamo nuziale. Ciò può avvenire anche nella camera d’hotel dove gli sposi trascorreranno la prima notte. Danneggiare lenzuola, coperte o moquette non è proprio un’ottima idea se poi a pagare sono anche i due neo sposi.

Non sempre, ad esempio, la zia o la nonna potrebbero prendere di buon grado un inaspettato tuffo in piscina di tutta la combriccola. Con scherzi troppo elaborati o di cattivo gusto, ad esempio, si potrebbe anche intralciare il lavoro di fotografi e videomaker.

8. Regali di cattivo gusto

Se è pur vero che a caval donato non si guarda in bocca, alcuni regali andrebbero evitati. Certamente, ogni invitato potrà fare il regalo che gli consentono le proprie tasche ma ci sarebbero delle piccole regole da seguire. Ad esempio, il regalo varia al variare del ruolo che l’invitato svolge durante le nozze. Il testimone generalmente dovrà donare un regalo più importante. Un grande classico è costituito dalle fedi.

In generale, andrebbero evitati i regali troppo personali, troppo ingombranti o che potrebbero non abbinarsi alla casa degli sposi. Un altro regalo da evitare è quello che potrebbe urtare la sensibilità dei presenti, sposi compresi. Rispettare la volontà degli sposi dovrebbe essere la norma. Se hanno inserito una lista nozze nella partecipazione, ad esempio, bisognerebbe fare il regalo da lì, in base alle proprie possibilità.