Perché i bambini vogliono l’acqua prima di dormire?

Spesso, ai bambini capita di avere sete prima di coricarsi, altre volte invece la richiesta di un bicchiere d'acqua non coincide con la necessità di bere: ecco 10 cause possibili.

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Pubblicato: 29 Dicembre 2023 11:06

Molti bambini e molte bambine, prima di andare a dormire, vogliono bere un bicchiere d’acqua. Si tratta di una richiesta comune in molte famiglie con bambini più o meno piccoli, ed a prescindere da ciò che si è mangiato a cena! Non è solo questione di sete. Il bambino che cerca la mamma o il papà, dicendo di aver bisogno di acqua, in realtà vuole anche e soprattutto appagare la necessità di essere rassicurato.

I nostri figli, crescendo, sviluppano una serie di paure tipiche dell’età e del periodo che stanno affrontando e molte di queste si presentano in modo più prepotente proprio quando si va a letto e durante eventuali incubi. Dunque, oltre la sete, ci sono almeno altre 10 cause possibili che spingono i bambini a chiederci di bere, prima e durante la nanna: 5 sono cause psicologiche ed altre 5 sono di altra natura. La richiesta di acqua, dell’ennesimo bicchiere, non va sottovalutata ma soddisfatta, vediamo ora come.

Bambini che hanno sete prima della nanna
Fonte: iStock
Bambini che chiedono di bere prima di addormentarsi

Perché i bambini vogliono l’acqua prima di dormire

Prima di tutto, occorre individuarne le cause. Se si tratta di una richiesta manifestata una tantum, è necessario capire cosa abbiamo mangiato a cena, o se la temperatura della camera non fosse troppo alta. In tali casi, è opportuno anche mettere direttamente a disposizione dei bambini dell’acqua, accanto a letto, in quanto potrebbe averne bisogno più volte durante la notte. Una piccola borraccia termica potrebbe aiutare i piccoli che avessero sete a letto. Se, invece, fosse consuetudine chiedere ai genitori un bicchiere d’acqua, una volta messi a letto, le principali cause potrebbero essere due. La natura psicologica di alcune cause è quella che certamente rischia di essere sottovalutata.

Cause psicologiche:

  1. paura di fare incubi,
  2. timore di essere abbandonato,
  3. necessità di stare con i genitori,
  4. primi litigi con gli amici,
  5. paura di qualcosa che si è visto in tv.

La richiesta di avere dell’acqua, quindi, non è legato ad un capriccio da prendere sottogamba, o da risolvere aprendo il rubinetto. Se non scaviamo alla radice del problema, ogni sera e più di una volta, nostro figlio/a avanzerà la sua richiesta.

In molti bambini, ad esempio, si manifesta la paura di una storia che hanno ascoltato o guardato in un cartone animato, quando le luci si spengono e piomba il silenzio. In tali casi, se il bambino è in grado di esprimersi correttamente, chiediamogli di quale storia si tratti, ad esempio, raccontiamogli delle nostre paure da piccoli, e aiutiamoli a superare queste angosce con dei libri della buona notte, ad hoc. Per prevenire questi tipi di timori, sarebbe anche opportuno scegliere insieme che video o cartoni animati da guardare, per appurare che siano adatti all’età e alla sensibilità di nostro figlio.

Sappiamo che anche la scuola, che sia la primaria o quella dell’infanzia, possa essere contesto nel quale si sviluppano i primi scontri, le piccole liti, e che a volte possono segnare la serenità dei bambini che le subiscono. Inoltre, anche il passare poco tempo con mamma e papà, come succede sempre più spesso durante la settimana, in molte delle nostre famiglie, fa scattare nel bambino la voglia di trascorrere qualche momento in più con il genitore che vede meno. È un’esigenza lecita che non deve farci sentire in colpa ma che va affrontata in modo costruttivo. Ad esempio, possiamo programmare delle uscite “ da soli”, nel fine settimana; cercare di accompagnare più spesso nostro figlio a scuola; fargli la sorpresa di farci trovare all’uscita, qualche volta; prendere ogni tanto un giorno libero e così via. Il dialogo è fondamentale in questi casi. Come lo è anche nei casi in cui il bambino, con la richiesta di acqua, prima e durante le ore che sarebbero deputate al sonno, voglia accettarsi che i genitori non lo abbandonino. Tale paura può essere causata, ad esempio, da una separazione in corso. La rassicurazione della presenza di entrambi i genitori che gli portino l’acqua, certamente è solo temporanea, lì dove non si affronti il momento che la famiglia sta vivendo, nel modo adeguato.

Dicevamo che le cause psicologiche sono quelle che tendono ad essere sottovalutate, perché richiedono una maggiore attenzione ed un maggiore dialogo cose che, considerate le nostre giornate, a volte latitano soprattutto dal tramonto in poi!

Ma le cause potrebbero essere anche di altra natura:

  1. emulazione,
  2. il bambino non beve durante il giorno,
  3. cena e nanna sono troppo ravvicinate,
  4. il pigiama è troppo pesante,
  5. a temperatura della stanza è alta.

Partendo dalla prima voce dell’elenco (che è puramente esemplificativo), pensiamo al piccolo di casa che veda bere spesso i genitori o i fratelli maggiori, prima di andare a letto. Non è davvero sete ma la voglia di fare quello che vede dare ai grandi.

Passando poi al bambino che non beve di giorno, è chiaro che non si può recuperare la sera, la mancata idratazione diurna. Cerchiamo, in questi casi, di appurare che si beva almeno durante i pasti che facciamo insieme e, quando il piccolo è fuori, dotiamolo di una piccola simpatica borraccia e verifichiamone il residuo, quando lei o lui torni a casa. A volte, i bambini/e non bevono perché sono presi dai giochi, dalla compagnia e, rimandando, dimenticano di farlo fino a quando la sete non sia più un bisogno da ignorare.

L’orario della nanna vicino a quello della cena, invece, è un’abitudine che dovremmo cercare di cambiare, perché non fa bene al lavoro di digestione, neanche per noi adulti. In tali casi è normale chiedere dell’acqua, soprattutto se non si è bevuto a tavola.

Bambini che hanno sete prima della nanna
Fonte: iStock
Bambini che chiedono di bere prima di addormentarsi

Acqua prima della nanna: cosa fare

Cosa fare, quando nostro figlio ha l’abitudine di chiedere l’acqua prima di fare la nanna, lo abbiamo già un po’ anticipato in alto. La strategia dipende dalla causa che genera la sua richiesta.

L’importante è non ignorare le esigenze dei piccoli, solo perché sono piccoli, ciò può incidere sull’autostima dei nostri bambini che poi si rassegnano all’idea di non avere riscontri alle loro richieste.

Ciò premesso, ci sono piccoli accorgimenti che possono aiutarci e che sono validi trasversalmente, di fronte a qualunque ragione per la quale nostro figlio chieda di bere prima di andare a letto e quando spegniamo le luci.

Prima di tutto, creiamo un rituale della nanna che permanga negli anni, anche se ovviamente modificato in base all’età, fino a quando non capiamo che il bambino/a non ne abbia più bisogno.

Cerchiamo di cenare presto ed evitiamo che i piccoli stiano davanti angli schermi (troppo) prima di andare a letto. Verifichiamo il tenore dei cartoni animati, in modo da evitare storie che possano turbare, prima di andare a dormire.

Rispettiamo più o meno sempre lo stesso orario per andare a dormire, come anche la durata del tempo che trascorriamo con loro, tra coccole, favole, e canzoncine.

Verifichiamo sempre la temperatura della cameretta, accertiamoci che l’ambiente non sia secco. Come anche che lenzuola, coperte, pigiami siano adeguati alla temperatura e che siano semplici, per evitare che, intralciando i movimenti, possano svegliare più volte il piccolo/a.

Anche se grandicello/a nostro figlio potrebbe avere paura del buio, quindi usiamo una piccola luce notturna, anche vicino alla porta, che potrebbe aiutarlo nel tragitto verso il bagno, la notte.

Infine, cerchiamo, se possibile, di trascorrere qualche momento/ora con lui, prima che vada a dormire. Del tempo dedicato al gioco o al dialogo, lontano dai cellulari. In questo modo, saremo in grado di capire se, dietro la richiesta del famoso bicchiere d’acqua prima della nanna, ci sia un problema, una domanda che cerca risposta, un desiderio mal celato.