Mio figlio si mette tutto in bocca: perché?

A molte di noi, alle prese con bimbi piccoli, viene consigliato di eliminare orecchini, collanine e ogni piccolo gingillo che il bambino potrebbe mettere in bocca. Ecco qualche consiglio per affrontare serenamente la fase orale.

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Pubblicato: 25 Agosto 2010 00:00Aggiornato: 21 Febbraio 2023 11:36

Mio figlio mette tutto in bocca, devo sempre tenerlo sotto controllo. Quante volte lo abbiamo detto e quante mamme hanno un bambino che si mettere tutto in bocca, con conseguente e comprensibile ansia! I piccoli giochini del fratellino maggiore, i rifiuti che trovano a terra, i pezzi di cibo troppo grandi, solo per fare qualche esempio.

C’è da dire che, per quanto sia comune a tutti i bambini, questa esplorazione del mondo esterno attraverso la bocca, non si manifesta sempre nello stesso modo. Ci sono famiglie che hanno vissuto la fase orale diversa da bambino a bambino. Una fortuna sicuramente, soprattutto per chi ha figli di età assai vicina e che si vedrebbe costretto a non distogliere mai lo sguardo sia durante i momenti dedicati al gioco, che a quelli della pappa.

Cos’è la fase orale e quando comincia

Abbiamo parlato di fase orale, ma esattamente cos’è e da quando comincia? Risponderemo a questo quesito, che è spesso oggetto di confronto fra genitori di bambini particolarmente “famelici”, attraverso le parole della dottoressa Elisabetta Valtorta, psicologa clinica e psicoterapeuta.

“Il periodo della nascita è definito da Freud “fase orale”. In questa fase della vita di un bambino la bocca è la parte del corpo più sensibile, nonché fondamentale per esplorare il mondo esterno. Il riflesso della suzione permette al neonato di attaccarsi al seno/biberon, di nutrirsi e di provare piacere. Proprio attraverso questa esperienza il neonato comincia a conoscere il mondo.

Sempre con la bocca può esprimere anche le prime pulsioni aggressive (pensiamo ai piccoli morsi durante l’allattamento), di fronte alle piccole frustrazioni create dall’inevitabile alternarsi della presenza e assenza della madre”.

Quando diciamo che nostro figlio mette tutto in bocca, quindi, dobbiamo pensare quanto sia un modo naturale di rispondere alla propria fame, per nutrirsi non solo di latte e dei primi alimenti, ma anche di conoscenza. Così dobbiamo interpretare i suoi gesti, anche se da parte nostra è assolutamente lecito e normale averne paura, in alcune circostanze che potrebbero avere un certo fattore di rischio sia per il soffocamento che per le infezioni che potrebbero prendere.

bambini che mettono tutto in bocca
Fonte: iStock
I pericoli della fase orale, nei bambini

Pericoli a cui fare attenzione e accorgimenti da prendere

Quando nostro figlio mette tutto in bocca la paura principale è che possa correre il rischio di soffocare con qualcosa che non riesca più a tirar fuori. Non a caso, sino ai tre anni/36 mesi di vita spesso le aziende produttrici di giochi per bambini raccomandano di tenerli lontani bimbi così piccoli. Pensiamo alle sorprese dei classici ovetti di cioccolata, ad esempio. Ma è davvero residuale quello che i bambini di età inferiore ai 3 anni possano maneggiare in tutta sicurezza. Proprio perché il bambino metterà tutto in bocca senza alcuna distinzione o valutazione. Spesso noi mamme e papà, se ci sono fratelli e sorelle molto più grandi, li assoldiamo, qualora avessimo l’esigenza di assentarci un attimo, perché i pericoli a cui fare attenzione sono moltissimi. Quando i bambini sono così piccoli i pericoli sono tanti, per cui dobbiamo mettere in campo più accorgimenti possibili.

Pericoli a cui fare attenzione,  quando nostro figlio mette tutto in bocca:

  • I giochi dei fratellini e delle sorelline: è buona norma verificare che i giochini piccoli, i mattoncini, le palline non siano accessibili senza l’intervento di un adulto;
  • La cancelleria di casa e dei bambini: pensiamo all’attrazione che si possa provare per una gommina profumata e colorata, dall’aspetto grazioso ed invitante o al cappuccio di una penna;
  • Tutto quello che si può smontare: sono molti i giochi, e non solo, che possono scomporsi in più pezzi, dobbiamo verificare sempre che ciò che il piccolo maneggia non sia smontabile;
  • il cibo, le bevande ed i liquidi nocivi: portiamo a tavola il cibo già sminuzzato e teniamo lontane tutte le bevande, eccetto l’acqua ovviamente, e soprattutto i liquidi, come i detersivi, che potrebbe essere davvero letali.
bambini che mettono tutto in bocca
Fonte: iStock
I pericoli della fase orale, nei bambini

Quando finisce questa fase

Abbiamo appena imparato che, quando una mamma ci dice “mio figlio mette tutto in bocca”, possiamo tranquillizzarla, consigliandole di far sparire un po’ di elementi potenzialmente pericolosi e di essere sempre all’erta, ma senza impazzire, se ha eliminato tutti gli elementi di rischio. La buona notizia è che se, da un lato, mai smetteremo di vigilare sui nostri figli, dall’altro,  quel tipo di attenzione ansiogena legata alla fase orale, passerà presto.

La fase orale termina intorno alla fine del secondo anno di vita, dunque all’alba di quei fatidici 36 mesi il cui logo sbarrato in rosso abbiamo imparato a conoscere non appena abbiamo avuto un neonato fra le braccia. Il rischio di soffocamento, come per noi adulti, esisterà sempre mentre mangia, ma almeno lo abbiamo eliminato sotto l’aspetto di tutto quello che non sia commestibile.

Proprio per il potenziale rischio di soffocamento, sarebbe sempre buona norma frequentare un corso di disostruzione pediatrica, non appena abbiamo partorito.