Cosa hanno a che fare i problemi sentimentali di una coppia con le relazioni instaurate con i propri bambini? Potremmo dire tutto, volendo, o niente se diamo un’occhiata a tutti quei genitori che non scaricano il peso dei fallimenti di coppia sui propri figli.
Indipendentemente da come i genitori scelgono di affrontare questo momento in famiglia c’è un collegamento meno evidente che riguarda il rapporto madre e figlio. E vi anticipiamo che, almeno in questo caso, ha più benefici che svantaggi.
Secondo una recente ricerca condotta dagli esperti dell’Università di Cambridge, infatti, le mamme afflitte dai problemi di cuore tenderebbero a creare un legame ancora più forte con i propri figli, a patto che questi siano maschi.
I problemi di cuore aumentano il dialogo tra madre e figlio
A presentare i risultati di questa nuova ricerca sono stati gli esperti del Center for Family Research dell’Università di Cambridge. Dopo aver studiato un campione di 93 mamme, e le loro conseguenti interazioni con i figli di pochi mesi, è emerso che le donne meno soddisfatte della loro relazione impiegano più sforzi ed energie quotidiane per dedicarsi ai loro bambini.
Tutti i dati raccolti hanno fatto emergere una verità inaspettata: più la coppia dichiarava di avere problemi, seppur differenti tra di loro, più la madre aumentava il dialogo con il suo bambino. Una correlazione, questa, che è emersa solo con i figli maschi e non con le femmine.
Di cosa hanno parlato le mamme con i loro figli non possiamo saperlo dato che i contenuti non sono stati resi pubblici, quello che è certo è che è stato rilevato un incremento del dialogo tra il genitore e il figlio.
Nessuna differenza, invece, per i papà che sempre secondo la ricerca, hanno comunque un dialogo nettamente inferiore rispetto alle madri, questo perché probabilmente le donne hanno più momenti per restare sole con i loro figli. Tuttavia questo dato non sembra variare nel caso di problemi di cuore.
Perché questo accade?
Quello che è stato scoperto dai ricercatori dell’Università di Cambridge è un fatto sicuramente nuovo che merita un approfondimento. Gli esperti si sono chiesti a lungo da dove nascesse l’esigenza di aumentare il dialogo con i figli maschi e non con le femmine, avanzando delle ipotesi.
La più quotata riguarda la possibilità, da parte di una mamma, di compensare le mancanze della relazione e quelle del partner dedicando tempo, energie e risorse con l’altro maschio della famiglia. Le bambine, invece, sarebbero viste come una versione femminile di se stesse e quindi non direttamente collegate alla figura del partner.
Indipendentemente dai risultati e da ciò che si nasconde dietro a questo atteggiamento inconsapevole, quello che evidenziano gli esperti della ricerca è che il dialogo ha un impatto fondamentale nella vita del bambino, già dai primi mesi dalla nascita.
L’incoraggiamento da parte degli esperti è quello di continuare a parlare con i propri bambini, sia che siano maschi che femmine. La conversazione, infatti, aiuta lo sviluppo cognitivo dei figli e non solo, permette un migliore sviluppo del linguaggio del bambino.