Nella quarantesima settimana di gravidanza la donna è ormai giunta al nono mese di gravidanza. Il momento del parto si avvicina sempre di più e presto la mamma potrà finalmente stringere fra le sue braccia il piccolo. In questo periodo le visite dal ginecologo si fanno più frequenti e si potrebbe decidere addirittura di indurre il parto. Presto compariranno le contrazioni, sempre più regolari e finalmente sarà il momento di partorire.
I sintomi della quarantesima settimana di gravidanza
Nella quarantesima settimana di gravidanza la mamma è ormai arrivata alla fine di questo meraviglioso viaggio chiamato gestazione, che ha cambiato il suo corpo e la sua vita, regalandole sensazioni uniche. In questo periodo il corpo, fra nausea frequente e stanchezza, inizia a prepararsi al parto. L’ostetrica e il ginecologo praticano diversi monitoraggi per controllare lo stato di salute del bambino e del collo dell’utero. Il primo sintomo dell’arrivo del piccolo sarà la perdita del tappo del muco, una sostanza situata all’ingresso della cervice che ha come scopo quello di proteggere dalle infezioni il feto. La perdita del tappo del muco è il segnale che la gravidanza è finita e che il bambino sta per nascere. In questo caso è opportuno contattare il proprio ginecologo e correre in ospedale. Il momento di entrare in sala parto cambia a seconda se la donna ha già partorito oppure no. Nelle primipare, ossia le donne al primo parto, solitamente si attende che la dilatazione raggiunga i 10 cm, nelle pluripare invece la mamma viene fatta entrare in sala parto un po’ prima.
Com’è il bambino nella quarantesima settimana di gravidanza
Nella quarantesima settimana di gravidanza il bambino è ormai giunto al termine della sua crescita, è lungo 50 cm e pesa fra i 3 ei 3,3 kg. I riflessi sono coordinati e nelle viscere si trova il meconio, una sostanza di colore verde e nero formata dal liquido amniotico deglutito durante la gravidanza, che verrà espulsa con le prime feci.