Ci sono immagini che valgono più di mille parole. La narrazione di un dramma per certi versi tanto vicino, ma in fondo così lontano. Perché per noi è impossibile pensare che i piccoli possano vivere l’orrore della guerra, eppure le sirene sono diventate il naturale sottofondo nelle città dell’Ucraina e in mezzo al caos dei grandi, a farne le spese sono proprio i bambini. Proprio come quelli dell’orfanotrofio di Kropyvnytskyi, costretti a rifugiarsi in un seminterrato per avere salva la vita.
La foto dei bambini in Ucraina che non dimenticheremo
“Questo è un rifugio in un orfanotrofio specializzato nella città di Kropyvnytskyi in Ucraina. Tutti i bambini sono orfani. Molti sono malati…”, così scrive l’account Twitter ufficiale del Parlamento ucraino, ritwittando a sua volta la foto diffusa dalla Guardia Nazionale dell’Ucraina. “Una foto che tutto il mondo dovrebbe vedere!”, aggiunge e non possiamo controbattere in alcun modo se non restando in silenzio di fronte a un’immagine che fa male.
Sono tanti, tutti vicini e con i pigiamini colorati questi piccoli orfani, circondati dalle tutrici che non li lasciano soli neanche per un momento. La guerra dei grandi gli impedisce di essere bambini: nessun gioco all’aria aperta, né la gioia di rincorrersi tra i corridoi dell’orfanotrofio. Soltanto l’attesa che tutto finisca e vada per il meglio, mentre degli angeli speciali si prendono cura di loro al meglio.
L’orfanotrofio di Kropyvnytskyi è un posto molto particolare, che accoglie bambini senza una famiglia e spesso in condizioni di salute precarie. E da ogni minuto che passano, rannicchiati tutti insieme in quel seminterrato, potrebbe dipendere la loro stessa vita.
Il drammatico appello dell’ospedale pediatrico di Kiev
“Guerra” è una parola che non dovrebbe esistere nel vocabolario di nessun bambino. Dovrebbero esserci giochi, sorrisi, prati verdi e cieli baciati dal sole. Ciò che sta accadendo in Ucraina è il ritratto dell’egoismo e dell’avidità che non guardano in faccia a nessuno, neanche alle creature più fragili.
La foto condivisa su Twitter dalla Guardia Nazionale dell’Ucraina ci ha messo poco a rimbalzare sui social e i giornali di tutto il mondo ed è stata la molla che ha fatto scattare il drammatico appello dell’ospedale pediatrico Okhmadet di Kiev. Lì i medici raccontano una situazione simile a quella dell’orfanotrofio, in cui tanti bambini malati di cancro sono costretti a rifugiarsi negli scantinati, per evitare i bombardamenti russi.
Bambini coinvolti in una guerra che non gli appartiene, già alle prese con la difficile battaglia contro la malattia per cui serve un altro tipo di “munizioni”. I medici dell’ospedale sono preoccupati, mancano le dosi per la chemioterapia e non c’è tempo da perdere: ogni minuto è prezioso per salvare le loro vite. Il personale si sta impegnando con tutte le sue forze per garantire a questi piccoli le cure di cui hanno bisogno, stanno provando a trasferirli al centro medico pediatrico specializzato di Leopoli.
Ma la strada è tanta e lastricata di pericoli. Non è sicuro uscire ma non lo è altrettanto stare rinchiusi in quel seminterrato. E sì, il mondo deve vedere tutto questo. Anche se non impariamo mai dagli errori.