Il Natale ci avvolge nel suo mood soffice e gioioso manifestandosi anche attraverso alcune figure iconiche la cui importanza simbolica e culturale è tutta da scoprire, ma è anche legata alla nostra personalità. Ad esempio, sapevate che…
Babbo Natale: da santo a icona pop
La figura di Babbo Natale deriva da San Nicola di Myra, vescovo bizantino vissuto tra il 200 e il 300 d.C. in Turchia, generoso con i bisognosi a cui donava anonimamente il necessario. Si narra che salvò tre fanciulle dalla prostituzione, a cui voleva avviarle il padre poverissimo, donando loro tre sacchi di monete d’oro che costituirono la dote con cui sposarsi. Siamo nel IV secolo, ma la dote come “ricchezza della sposa” è un’usanza ancora attuale in diverse parti del mondo.
- San Nicola, venerato in molti paesi, si celebra il 6 dicembre. Dal Medioevo nacque l’usanza di scambiarsi dei doni la notte tra il 5 e il 6 dicembre, in memoria della sua generosità.
- A portare doni ai più piccoli è anche Odino, leggendario re divino della mitologia nordica ririsalente al periodo pre-cristiano. Quando di notte andava a caccia con gli altri dei e i guerrieri trapassati, Odino lasciava regali ai bimbi che offrivano carote e frutta ai suoi cavalli.
- Nella mescolanza di culture, tradizioni, religioni che portarono alle usanze che oggi condividiamo, San Nicola passò dall’olandese Sinterklaas, che divenne Santa Claus nei paesi anglosassoni, Nonno Gelo in Russia, Babbo Natale per noi.
- Il look di Babbo Natale era stato più o meno descritto nello Spirito del Natale Presente, il personaggio che appare a Scrooge nel racconto “Canto di Natale” di Charles Dickens del 1843, anche se l’abito era verde e la barba scura.
- Santa Claus con la lunga barba bianca e l’abito e il berretto rosso apparve per la prima volta nel 1863 in una vignetta di una prestigiosa rivista di moda americana.
- Nel 1931 arrivò la pubblicità della Coca Cola che raffigurò l’uomo robusto dalla lunga barba e l’abito rosso con la nota bibita in mano, per dimostrare ai consumatori che poteva essere bevuta in ogni occasione. Da lì nacque l’icona pop di Babbo Natale che è diventata il simbolo mondiale di questa festa.
Insomma, origini antichissime ma immagine moderna: è questa la chiave del fascino del dinamico vecchietto che porta i regali a tutti in una sola notte. Generoso, simpatico, buono e perfettamente organizzato nella sua incredibile missione, ci rassicura e ci regala quella magia che a Natale è d’obbligo.
Gli Elfi di Santa Claus: creature magiche e romantiche
Gli Elfi di Babbo Natale arrivano dalle mitologie nordiche. I popoli scandinavi davano loro una connotazione positiva: gli Elfi erano portatori di luce e purezza.
- Dall’alto medioevo queste creature fantastiche assunsero connotazioni negative: si riteneva che provocassero malattie e follia, tramite le loro frecce stregate scagliate sugli umani.
- Gli Elfi ebbero la loro rivincita quando, dalla metà del 1800, la letteratura colta riportò la loro immagine verso la figura positiva dell’Elfo bellissimo e valoroso, esaltata dagli Elfi del “Signore degli Anelli” di Tolkien (1954).
- Sempre dalla metà dell’800 gli Elfi si erano già conquistati il loro posto accanto a Babbo: grazie a una poesia sul Natale che li nominava, essi cominciarono a comparire nei libri e nelle illustrazioni come suoi piccoli aiutanti vestiti di verde simili a gnomi o folletti.
Queste creature volenterose e allegre sono il “motore” dell’attività di Babbo Natale che senza di loro non sarebbe mai diventato la superstar di oggi! E come per lui, le loro radici affondano in un passato ancestrale e magico.
La Stella Cometa: all’inizio non aveva la coda
È il simbolo più evidente e luminoso del messaggio di pace e amore di cui Gesù è portatore. È lei che indica a tutti (ricchi e colti come i re Magi o poveri e semplici come i pastori) dove cercare la grotta adibita a stalla in cui nasce il bimbo.
- Alcune interpretazioni ipotizzano che si trattasse della Cometa di Halley, altre affermano che il fenomeno fosse la congiunzione dei tre pianeti Giove, Saturno e Marte nella costellazione dei Pesci che apparivano quasi immobili e brillanti su Betlemme nell’autunno del 7 a.C.
- La cometa, inizialmente, era rappresentata solo come una stella. Il pittore Giotto aggiunse per primo la coda luminosa dopo essere rimasto impressionato dalla cometa di Halley che vide passare nell’ottobre del 1301. Dopo di lui, le stelle delle natività raffigurate da altri artisti ebbero tutte loro bella coda.
- In realtà la cometa è un corpo celeste simile a un asteroide composto da gas ghiacciati (acqua, metano, ammoniaca, anidride carbonica), frammenti di rocce e metalli.
La Stella Cometa di Betlemme è il simbolo del Natale più spirituale e celeste, portatrice di novità, speranza e illuminazione, ma anche di movimento e cammino: significati importanti per la vita di tutti, credenti o no.
Il Grinch: brutto, scontroso e odia il Natale
Diventato un super-protagonista di film, cartoni, fumetti, merchandising di ogni tipo, il Grinch è l’anti-eroe del Natale: infatti lo odia. In questo somiglia a molte di noi che, di fronte all’obbligo dei regali e degli auguri forzati, preferirebbero sparire in un anfratto inaccessibile.
- Interpretato da Jim Carrey nel film del 2000 diretto da Ron Howard, il Grinch è un essere verde e peloso, il corpo a forma di pera, gli arti lunghi e sottili, che vive da solo col cane Max. Vittima di bullismo da bambino proprio durante il Natale, si rifugia in una grotta lontano dagli abitanti cinici e gretti della sua città. Il suo piano è rovinare loro il Natale una volta per tutte.
- Grinch significa “persona con un caratteraccio, scontrosa, scorbutica”. Il personaggio è stato inventato del 1957 dal fumettista e pubblicitario americano Dr Seuss (pseudonimo di Theodor Seuss Geisel) in un racconto per bambini intitolato “Come il Grinch rubò il Natale!”.
- Grinch, capostipite del “politicamente scorretto” in un ambito in cui regnava fin troppa bontà, ha avuto subito un grande successo. Amatissimo da grandi e piccoli, ha una linea di capi a lui ispirati prodotti da una famosissima azienda irlandese di abbigliamento.
- Questa figura sgradevole e buffa simboleggia l’insofferenza verso la commercializzazione del Natale e gli obblighi convenzionali del periodo, in favore di una dimensione più intima e sincera che non ha bisogno di regali o di sfarzo per essere comunicata.
Ora che sai tutto su quattro immagini fondamentali per il Natale, a quale di esse sei più vicina? Per scoprirlo gioca con il test che ti svela a quale dei “simboli” di questo periodo assomigli e perché: il risultato ti stupirà.