Nico, all’anagrafe Christa Päffgen (1938), fu colei che rivoluzionò la vita di molti artisti del panorama culturale degli anni ’60 e ’70. Da Andy Warhol a Jim Morrison, passando per Fellini. Attrice e cantante di talento, divenne presto famosa per il suo essere una performance vivente. La sua abilità era essere, essere Nico. Il suo magnetismo era irresistibile, tutti la volevano e desideravano averla vicina per respirare la chimica che sapeva sprigionare.
Le origini della carriera di Nico
Sin da giovane entra nel mondo dello spettacolo, affascinando fotografi e uomini di successo, cavalcando le riviste più gettonate del dopoguerra. Stanca dell’austera vita dell’alta moda parigina, Nico iniziò il suo viaggio. Dopo un periodo come attrice nella Dolce Vita di Fellini, si trasferì a Londra, innamorandosi di rock star come Brian Jones e Jimmy Page, che le dedicarono canzoni e album indimenticabili.
L’incontro con Andy Warhol
L’apice della sua carriera lo raggiunse a New York, quando Bob Dylan la presentò ad Andy Warhol, pop star del panorama culturale dell’epoca. Con lui iniziò a frequentare la Factory e il Chelsea Hotel, stringendo legami con artisti di ogni tipo.
Vera amica, oltre che musa di Andy, instaurò con lui sin da subito una collaborazione anche professionale. L’artista provava una sorta di adorazione nei sui confronti, per via del suo aspetto e dei suoi modi. Infatti, Nico e il figlio Ari, furono tra i protagonisti del lungometraggio Chelsea Girls, diretto da Warhol.
Andy disse, ricordando il loro primo incontro: “Non avevo dubbi che fosse la creatura più bella mai esistita sulla terra.” E poi: “Nico rappresenta un nuovo tipo di superstar […] Non era tipo da salire su un tavolo e mettersi a ballare; in effetti era più facile che si nascondesse sotto il tavolo piuttosto che danzarci sopra. Era misteriosa ed europea, una vera dea lunare”.
Nico e i Velvet Underground
In quegli anni in casa Warhol bazzicavano i Velvet Underground. La band scrisse la storia dell’alternative rock, con una vita sregolata e al limite. L’intesa tra Warhol e Nico era così forte al punto che Andy decise di produrre il primo album della band incoraggiando Nico a prenderne parte. Così nacque The Velvet Underground & Nico, album sperimentale e rivoluzionario, acclamatissimo dalla critica. La copertina, neanche a dirlo, è la famosa banana di Warhol.
La collaborazione però non fu duratura, poiché Nico desiderava essere solista e protagonista. Nel 1967, infatti, realizzerà il suo sogno pubblicando l’album Chelsea Girl (1967). A questi anni risale la relazione con John Cale, la più proficua sotto ogni punto di vista.
Tra gli amori travagliati, viaggi e il talento che le garantì sempre il successo, Nico ebbe avuto una vita piena di momenti bui. Infatti, fece uso di eroina per oltre 15 anni ed iniziò il figlio all’uso di stupefacenti. Dietro alla patinata vita della musa degli artisti del secolo scorso, si nascondevano demoni e ombre. Il mondo però la ricorda per tutta la bellezza che ha saputo portare con sé.