Michela Murgia in terapia intensiva: normalizzare la malattia è la battaglia più grande

La scrittrice confessa di non voler trattare le sue condizioni di salute "come un segreto oscuro o una cosa di cui vergognarmi"

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Redazione

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È arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia della malattia di Michela Murgia. Ma è stata lei stessa a volerla dare, condividendo con i suoi follower e i suoi lettori quanto le sta accadendo.

Così la scrittrice e attivista ha ammesso di essere stata costretta ad annullare gli appuntamenti in programma, tra cui numerosi spettacoli e ha voluto spiegare per quale motivo non potrà tenere fede ai suoi impegni.

Michela Murgia, la malattia e la terapia intensiva

Sui social, sia Instagram e Facebook, Michela Murgia ha affidato a un lungo post i suoi pensieri e l’annuncio della malattia. Pur senza entrare troppo nel dettaglio, la scrittrice sottolinea che in tanti le hanno scritto “per manifestare la delusione per la cancellazione delle date dei miei spettacoli delle prossime settimane e questo mi ha fatta sentire meno sola, perché anche io sognavo di iniziare l’anno nei teatri, incontrando le persone e tornando a guardarle negli occhi”.

Invece – ammette – “l’ho iniziato dalla terapia intensiva, a cui sta seguendo una cura lenta che richiederà ritmi molto diversi da quelli a cui ho sempre vissuto e lavorato”. Poi prosegue: “Certe cose potrò farle, ma altre no e i lunghi spostamenti e le situazioni fisicamente performative per adesso sono fuori dalla mia portata”.

Michela Murgia, perché il suo messaggio è ricco di significato

Il post della scrittrice non vuole attirare commiserazione, ma anzi essere d’ispirazione. “La malattia non è una catastrofe, ma un pezzo della mia vita che vale come gli altri e non voglio trattarla come un segreto oscuro o una cosa di cui vergognarmi”, scrive. E questo è il messaggio più bello che si possa dare, perché troppo spesso ci si chiude in se stessi e si lascia il mondo fuori, annegando nei propri pensieri e in un vortice mentale che taglia fuori gli altri e fa male a tutti.

“Per questo – prosegue – vedrete su questa pagina le cose che ho sempre condiviso, fossero immagini private, battaglie pubbliche o meme sui BTS, ma di tanto in tanto compariranno anche condivisioni della mia cura, che fa parte di me come tutto il resto. Ammalarsi è normale, curarsi è normale e anche scegliere in cosa fermarsi è normale”.

Poi la conclusione, che dà agli altri e a se stessa la speranza e la forza per andare avanti: “Non tornerà tutto come prima, ma quello che verrà dopo potrebbe persino essere meglio. Diamoci il tempo di farlo succedere“.

Michela Murgia, il ritorno della malattia

Non è la prima volta che Michela Murgia parla di come la malattia sia entrata nella sua vita e abbia influenzato il suo modo di essere e il suo lavoro. Già nel 2014 aveva raccontato di essersi curata per un tumore, che aveva scoperto di avere proprio quando aveva iniziato a scrivere il libro “Chirù”: “Per raccontare cose che pensavo di dover invecchiare prima di poter narrare”, aveva detto poi.

Nei giorni scorsi anche un altro scrittore aveva ammesso apertamente di essere malato: parliamo di Alessandro Baricco che sempre sui social aveva svelato di avere una forma di leucemia e di prepararsi per un intervento di trapianto di cellule staminali.