Melania Trump rifiuta l’invito di Jill Biden: la tradizione infranta alla Casa Bianca

Melania Trump declina l’invito di Jill Biden per il tradizionale tè tra first ladies. Un gesto inaspettato che rompe con una consuetudine decennale

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Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 17 Gennaio 2025 12:31

Un rifiuto che ha fatto scalpore. L’invito tradizionale del tè alla Casa Bianca tra le first ladies in carica e quelle entranti, un momento di cortesia e passaggio di testimone, è stato ignorato da Melania Trump.

Jill Biden, attuale first lady, aveva esteso il consueto invito a Melania poco dopo l’elezione di Joe Biden alla presidenza, ma la moglie di Donald Trump ha declinato. Un gesto che rompe una tradizione radicata nella politica americana e che ha acceso un dibattito, soprattutto considerando il contesto che circonda questo rifiuto.

Melania Trump rifiuta l’invito di Jill Biden

Come raccontato dal Washington Post, Jill Biden aveva cercato di mantenere vive le buone maniere istituzionali inviando un invito ufficiale per un incontro alla Casa Bianca, come da prassi consolidata.

Questo momento rappresenta non solo un simbolo di continuità, ma anche un’occasione per le due donne di scambiarsi consigli e creare un legame personale. Tuttavia, Melania Trump ha scelto di non partecipare, rompendo con la tradizione.

La reazione di Jill Biden è stata pacata: “Le ho scritto una nota congratulandomi con lei e offrendole aiuto”. Questa nota è stata poi consegnata a Donald Trump durante una cerimonia alla riapertura della Cattedrale di Notre-Dame.

Nonostante il gesto, Jill non ha ricevuto risposta fino a mesi dopo, quando le due si sono scambiate poche parole durante il funerale di stato dell’ex presidente Jimmy Carter. In quell’occasione, Melania ha ringraziato Jill per la nota, ma il momento non ha dissipato le tensioni.

Dietro il rifiuto: una questione personale e politica

Il rifiuto di Melania Trump sembra avere radici più profonde rispetto a una semplice divergenza di carattere. Uno degli episodi più discussi è il raid dell’FBI a Mar-a-Lago, la residenza dei Trump in Florida, autorizzato dall’amministrazione Biden nell’agosto 2022.

Durante la perquisizione, sono stati sequestrati 300 documenti classificati. Melania ha descritto quell’evento come un’invasione della sua privacy, dichiarando: “Non avrei mai immaginato che il mio governo potesse invadere la mia vita in questo modo”.

Secondo quanto riportato, l’amarezza per quell’episodio avrebbe contribuito alla decisione di non accettare l’invito. Melania, in alcune dichiarazioni, ha lasciato intendere che il gesto rappresentasse una presa di posizione personale e politica, rafforzando la sua immagine di donna riservata e distante dai tradizionali cerimoniali politici.

La reazione dell’opinione pubblica

La scelta di Melania Trump ha diviso l’opinione pubblica. Da una parte, molti hanno visto nel gesto un’affermazione di indipendenza e una risposta alle tensioni politiche che hanno segnato il passaggio di consegne tra le due amministrazioni.

Dall’altra, il rifiuto è stato interpretato come una mancanza di rispetto per una tradizione che trascende le differenze politiche, rappresentando un simbolo di unità nazionale.

In ogni caso, la vicenda ha messo in luce le sfide e le pressioni che le first ladies affrontano nel loro ruolo, spesso sospese tra l’essere figure di supporto e protagoniste di battaglie politiche e sociali.

Un episodio che continua a far discutere e che sottolinea, ancora una volta, quanto la posizione delle first ladies non sia solo simbolica, ma profondamente intrecciata alle dinamiche del potere e della politica.