Marjane Satrapi: tra Persepolis e Iran

È l'autrice di Persepolis e il suo obiettivo è quello ribattere ai pregiudizi del suo Paese senza essere interrotta

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 31 Gennaio 2023 12:53

Il nome di Marjane Satrapi è direttamente e inequivocabilmente collegato a quello di Persepolis, una graphic novel irriverente e appassionante che racconta la vita di una ragazza e quella di un Paese in rivolta, distrutto da conflitti e consumato da contraddizioni. Quel Paese è lo stesso che ha dato i natali alla fumettista, illustratrice e sceneggiatrice naturalizzata francese: l’Iran.

È attraverso questo racconto, poi diventato protagonista di una straordinaria trasposizione cinematografica, che Marjane Satrapi indaga sul rapporto che da sempre la lega al suo luogo di nascita. È affezionata all’Iran, ma è stanca di tutto ciò che succede in quel Paese che mina la libertà e i diritti delle donne. È attratta dall’Europa eppure non riesce a tagliare quel filo ombelicale che la lega alla sua terra.

La ama e poi la odia, ma non la giudica. Non lo fa mai, anzi prova a comprenderla e a raccontarla agli altri senza pregiudizi, perché quelli fanno sempre male.

Chi è Marjane Satrapi

Marjane Satrapi nasce a Rasht, nella regione dell’Iran che si affaccia sul Mar Caspio, il 22 novembre del 1969. È conosciuta soprattutto per Persepolis, il suo capolavoro autobiografico più celebre, trasformato poi in un film candidato agli Oscar.

Marjane cresce a Teheran, circondata dall’affetto di papà Ebi e di mamma Tadji, ma la sua infanzia non è spensierata come le altre bambine del mondo. È piccola, Marjane, ma deve già fare i conti con un destino fatto di restrizioni e di privazioni della libertà scritto per le donne. Vive così, in prima persona, il complicato periodo del passaggio dell’Iran da monarchia a repubblica teocratica, assistendo alla rivoluzione islamica.

Nel 1983 i suoi genitori decidono di mandarla via da quel Paese diventato sempre più oppressivo e di concedere alla figlia adolescente una possibilità lontano dall’Iran. Così Marjane, all’età di soli 14 anni, si trasferisce a Vienna, senza mai smettere però di pensare alla sua terra natale.

Lo racconta proprio in Persepolis, in quella autobiografia a fumetti dove descrive gli anni trascorsi nella capitale austriaca, e poi il ritorno in Iran, in un Paese che è diventato ancora più difficile, ancora più faticoso. Così nel 1994 se ne va di nuovo, questa volta per sempre. Si trasferisce in Francia, e più precisamente a Parigi, e inizia a lavorare come fumettista e illustratrice.

Persepolis

“Nella vita incontrerai molti stronzi; se ti feriscono, pensa che è la stupidità che li spinge a farti del male. Ti eviterà di ripagarli con la stessa moneta, perché non c’è niente di peggio del rancore e della vendetta. Resta sempre integra e coerente con te stessa.” (Persepolis)

Marjane Satrapi ha acquisito fama e successo mondiale proprio grazie a Persepolis, la graphic novel autobiografica, pubblicata nel 2001, che racconta la sua infanzia in Iran, la sua adolescenza in Europa e tutti quei sentimenti contrastanti che nutre nei confronti del suo Paese d’origine.

Il romanzo a fumenti segue uno stile semplice e immediato nel disegno, ma impattante e intenso, perché è questo il suo significato. L’obiettivo di Satrapi, infatti, è quello di poter “Ribattere ai pregiudizi sull’Iran senza essere interrotta”, attraverso una serie di riflessioni sulle apparenze e sulla superficialità, ma anche sulla mancanza di libertà e sul clima di repressione del Paese.

Nel 2006 Persepolis è stato trasformato in un film d’azione scritto e diretto dal regista Vincent Paronnaud e dalla stessa Satrapi, candidato poi all’Oscar e nominato come Miglior film d’animazione. Nonostante la pellicola abbia scatenato diverse proteste da parte del governo iraniano, è stata considerata dalla critica un capolavoro.