Perché a essere una “brava ragazza” non c’è nulla di male

In un’epoca dove la cattiveria e l’arrivismo sembrano essere le fonti primarie di sopravvivenza, la gentilezza potrebbe invece cambiare le cose

Spesso si sente dire “Le brave ragazze vanno in Paradiso, le cattive dappertutto”. È sicuramente vero, ma c’è un “però”.

Nell’immaginario collettivo le “bad girl” sono le ragazze inavvicinabili che tutti rispettano, stimano e di cui ognuno vuole essere amico o partner di vita. Sono state le protagoniste di moltissimi film, canzoni, nonché star indiscusse dello show business: pensate un po’ a Courtney Love. Quanti di voi preferiscono il suo fascino da rockstar e la sua vita sregolata rispetto a quella – ad esempio – di un’algida e tenerissima Audrey Hepburn? Senza contare che, soprattutto in questi tempi moderni, sta prendendo molto piede l’idea che se si è una brava ragazza non si arriverà lontano nella vita. Mentre se si appartiene alla categoria delle “bad girl”, sì.

Innanzitutto partiamo sfatando un mito: essere una brava ragazza non vuol dire essere una fessacchiotta ingenua che si prendere in giro dal primo che capita. O che non risponde male a chi, provocandola, se lo merita. O che non ottiene quello che vuole. O che sta con la testa bassa obbedendo a ciò che le viene detto. Assolutamente no. La brava ragazza è quella che non si mette in secondo piano, ma nemmeno usa gli altri come pezze da piedi. È quella che tratta tutti con rispetto e gentilezza (tranne chi non se lo merita), perché sa che chiunque ha dei trascorsi di cui magari non si è a conoscenza. La brava ragazza è quella che non ferisce gli altri per sentirsi migliore, ma quella che non lo farebbe mai. Perché migliore lo è già. E che è sempre sincera, anche a costo di sembrare brutale.

Qualche tempo fa girava una frase molto evocativa sui social network. “In an age of performative cruelty, kindness is punk as fuck. Be punk as fuck”. “In un’epoca di crudeltà performativa, la gentilezza è f*********te punk. Sii f*********te punk”. Ecco, questo è vero. Il contesto storico che viviamo oggi è estremamente duro: le persone spesso sono frustrate, stressate, stanche. Si trattano male l’una con l’altra e non hanno considerazione del prossimo. Si scavalcano e pugnalano alle spalle senza battere ciglio. Questo vuol dire essere delle cattive persone. Volete essere così? Speriamo di no. Ecco perché non c’è nulla di male a essere delle brave ragazze. Gli altri sono crudeli? Problemi loro. Il karma, prima o poi, funziona con tutti.